La toilette del mattino di Telemaco Signorini

La toilette del mattino di Telemaco Signorini ritrae l’interno di una casa di tolleranza, al centro di Firenze, illuminato dal sole primaverile.

Telemaco Signorini, La toilette del mattino, 1898, olio su tela, 120 x 170 cm. Milano, Collezione privata

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Indice

Descrizione de La toilette del mattino di Telemaco Signorini

Il dipinto di Telemaco Signorini ritrae un’ampia stanza, illuminata dalla luce del sole che filtra dalle finestre della parete di destra. Lunghe ombre infatti si proiettano sul piastrellato di terracotta della stanza verso sinistra. La scena è animata da diversi personaggi e da un gatto bianco accucciato accanto della sedia al centro della stanza.

In primo piano, si vede una giovane di spalle, seduta su una divano foderato con tessuto dal colore rosso intenso. La ragazza, che indossa un abito lungo, ha le spalle nude e si protende verso una figura femminile sulla sua destra. Al centro, invece, una giovane è seduta davanti a un tavolino di colore azzurro. La ragazza si acconcia i capelli osservando il suo riflesso in uno specchio. Una sua compagna e un giovane in abiti informali la osservano in piedi, accanto al tavolino.

In fondo alla stanza una donna di spalle si rivolge ad un uomo seduto su un divano. Altri sedili sono addossati lungo le pareti. Infine, l’intensa luce del mattino illumina la parete di fondo lasciando quella di destra in leggera ombra.

Interpretazioni e simbologia de La toilette del mattino di Telemaco Signorini

Nel dipinto è raffigurata una scena ambientata probabilmente in un bordello al centro di Firenze. La produzione artistica di Telemaco Signorini spaziò dal paesaggio e la veduta urbana alle scene di figura in interno come quella della toilette. In questo caso l’attenzione del pittore si rivolge al ritratto psicologico dei protagonisti di una narrazione sociale.

Il tema della toilette mattutina fu molto presente nelle opere degli artisti della seconda metà dell’Ottocento. Si tratta infatti di un tema rappresentativo della vita delle case chiuse delle grandi città dell’epoca. Questo soggetto offriva agli arristi la possibilità di dipingere nudi femminili o ritratti di giovani donne in atteggiamenti disinvolti e colte nei momenti di intimità.

Per toilette si indicava il momento che segue il risveglio, o le fatiche notturne, quando le giovani si sistemavano per affrontare la gionata. Le donne sposate e borghesi potevano sistemarsi e curare la propria immagine nell’intimità della loro stanza, nel caso, assistite dal personale di casa. Invece, nelle case chiuse la toilette avveniva anche in spazi comuni per offrire momenti di condivisione con i clienti più affezionati.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Signorini era consapevole del forte impatto che il suo dipinto avrebbe avuto in pubblico. Per questo lo tenne nascosto nel suo studio, rivolto verso una parete e non lo inviò ad alcuna esposizione. La toilette del mattino fu riscoperta però dopo la sua morte e apprezzata come un’importante testimonianza artistica e sociale. La prima esposizione al pubblico di questa scomoda opera avvenne a Venezia nel 1909.

Arturo Toscanini collezionista

Il celebre direttore d’orchestra italiano Arturo Toscanini acquistò La toilette del mattino di Telemaco Signorini nel gennaio del 1930, prima di partire per il suo nuovo incarico a New York. Infatti, Toscanini lasciò la direzione dell’orchestra del Teatro alla Scala di Milano per quella della Philharmonic Symphony di New York.

La galleria Pesaro di Milano aveva messo in vendita la tela, insieme ad altri dipinti rimasti nello studio fiorentino di Signorini in piazza Santa Croce, dopo la morte del maestro.

Toscanini si dichiarò sempre molto orgoglioso di possedere questo dipinto di Signorini e gli destinò un posto d’onore nella sua collezione. Inizialmente la moglie del maestro dimostrò qualche disappunto nei confronti dell’opera ma come sempre i due trovarono un accordo. Toscanini a differenza di Signorini non tenne nascosto il dipinto ma lo espose nel soggiorno della casa di via Durini a Milano per mostrarlo a tutti i suoi visitatori.

Il commento di Arturo Toscanini

Il giornalista italiano e critico d’arte Ojetti in seguito all’acquisto del dipinto, raccolse le testimonianze di Arturo Toscanini:

“(…) Il danaro? A che serve il danaro? A vivere in pace? Voglio dire senza fare niente? Che dite? La mia raccolta di quadri? State a sentire. A Milano, lo sai, mi sono comprato in un’asta la Toeletta mattutina di Telemaco Signorini. Quella luce dalle persiane verdi socchiuse, la donna che si pettina davanti allo specchio, l’amico che sbadiglia sul divano… Dovevo privarmi d’un quadro così? Mia moglie (lasciami dire tutto, che è la verità), mi ha rimproverato, m’ha fatto promettere in iscritto che avrei fatto due dischi. E’ vero o non è vero? Dunque ho ragione io. Le mie passioni sono tre: i quadri, quelli, s’intende che piacciono a me, le lettere di Leopardi, le lettere di Mozart”

(cfr. pp. 203-204). E. Palminteri Matteucci in catalogo della mostra Biblioteca di via Senato, Toscanini tra note e colori, Milano, 31 marzo-7 ottobre 2007, pp. 114-115, n. 30

La toilette del mattino di Telemaco Signorini è proprietà di una collezione privata di Milano.

L’artista e la società. La storia dell’opera La toilette del mattino di Telemaco Signorini

La toilette del mattino è un dipinto di Telemaco Signorini che risale al 1898.

L’accoglienza della critica

Signorini dipinse opere che si potrebbero definire impegnate socialmente, anche se il loro contenuto non era esplicitamente schierato politicamente. Sicuramente l’artista macchiaiolo affrontò temi vicini al realismo sociale che mettevano in luce la vita del popolo e le condizioni dei meno fortunati. Signorini trattò il tema della detenzione nell’opera intitolata Bagno penale a Portoferraio e la realtà della malattia mentale ne La sala delle agitate nell’ospizio di San Bonifacio. In questi dipinti ricorrono temi scomodi per il pubblico borghese dell’epoca. Le tre opere sono considerate quasi un trittico naturalista-umanitario sulla condizione umana.

La rappresentazione della vita che si conduceva nelle case chiuse, i bordelli, era ancora più sconveniente nella realtà culturale italiana intrisa di cattolicesimo. Diversamente, le opere dipinte all’interno dei bordelli parigini di Henri de Toulouse-Lautrec ebbero un’accoglienza più favorevole. Gli storici dell’arte riconoscono a Signorini una grande abilità nel rappresentare un argomento tanto imbarazzante con disinvoltura e eleganza.

Il regista italiano Luchino Visconti prese spunto da La toilette del mattino di Telemaco Signorini per una scena del suo film Senso, del 1954, dai forti toni melodrammatici. La critica e gli storici attuali considerano la pittura di Telemaco Signorini un esempio di Naturalismo e denuncia sociale. Questo aspetto si coglie soprattutto nei tre dipinti considerati un trittico naturalista-umanitario.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile de La toilette del mattino di Telemaco Signorini

Telemaco Signorini è ricordato dagli storici come un importante esponente dei Macchiaioli. La sua pittura è quindi un esempio dell’uso della macchia, l’elemento principale del linguaggio di questo gruppo di artisti. Il teorico e critico dei Macchiaioli fu Diego Martelli, ammiratore anche del realismo francese del gruppo di Barbizon.

L’utilizzo della macchia si apprezza soprattutto nei paesaggi di Telemaco Signorini dove si possono cogliere le piccole campiture di colore privo di chiaroscuro, dette appunto macchie. In generale i Macchiaioli utilizzavano la macchia per rappresentare colpi di sole brillanti all’interno delle ombre scure. Abolirono così le sfumature e quindi le mezze tinte a favore dei colori locali.

La tecnica

La toilette del mattino di Telemaco Signorini è un dipinto realizzato con impasto di colori ad olio stesi su tela. Le dimensioni dell’opera sono 120 centimetri di altezza e 170 cm di larghezza.

Il colore e l’illuminazione

L’interno della stanza dipinto da Telemaco Signorini è caratterizzato dai colori caldi prodotti dalla luce del sole che si riflette sulla terracotta del pavimento e sulle pareti. Nella scena si coglie soprattutto il rosso della seduta in primo piano e nella gonna della giovane in piedi al centro della stanza. Gli abiti delle ragazze e delle figure maschili sono invece di colori freddi, grigi e azzurri come lo specchio e il tavolino. Anche la parete di destra, in controluce, è in ombra e fredda.

La luce penetra nella stanza da destra e illumina soprattutto la parete di fondo. Anche la giovane seduta in primo piano è illuminata quasi in controluce.

Lo spazio

Lo spazio prospettico, costruito con un’attenta progettazione da parte di Signorini, rivela la volontà del pittore di organizzare razionalmente l’ambientazione.

La disposizione delle piastrelle di cotto del pavimento suggerisce un forte senso di profondità e contribuisce alla fuga prospettica. Anche la parete di destra e le fughe modulari delle travi che sorreggono il soffitto con le loro linee di fuga permettono di cogliere la geometria dell’ambiente. Si aggiunge poi la disposizione dei tre gruppi di figure che rafforza la profondità della scena grazie alla progressiva dimunuzione delle loro grandezze. Il punto di convergenza delle linee di fuga si trova in prossimità del bordo di sinistra vicino al piccolo dipinto affisso alla parete di fondo.

La composizione e l’inquadratura

Il dipinto di Signorini è di forma rettangolare. L’inquadratura verticale, che ricorda le riprese fotografiche, permette un’ampia visione della stanza e dei gruppi di figure. La struttura compositiva è organizzata con linee oblique visibili nelle fughe del pavimento della parete e del soffitto. Anche la disposizione dei gruppi di personaggi è disposta su una direttrice obliqua che coincide con la diagonale del rettangolo che sale da destra.

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Bibliografia

  • Telemaco Signorini e la pittura in Europa. Catalogo della mostra (Padova, 19 settembre 2009-31 gennaio 2010), Marsilio, Collana: Cataloghi, 2009, EAN: 9788831798402
  • S. Condemi (a cura di), Firenze negli occhi dell’artista, da Telemaco Signorini a Ottone Rosai, Sillabe, 2012, EAN: 9788883476495S
  • Tiziano Panconi, Telemaco Signorini, Catalogo generale ragionato delle opere dipinte, Museo archives Giovanni Boldini Macchiaioli, Pistoia, 2019, ISBN-A10.979.12200/51149

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 20 novembre 2022.

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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Telemaco Signorini, La toilette del mattino, sul sito del Museo Civico Giovanni Fattori di Livorno.

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