Neo-primitivismo

Il Neo-primitivismo fu un movimento nato in Russia nei primi anni del Novecento, nel contesto delle Avanguardie storiche.

Pagina aggiornata il: 9 luglio 2021. Torna a visitarci e troverai nuovi contenuti.

Il Neo-primitivismo fu un movimento artistico diffuso in Russia a partire dai primi anni del Novecento, dal 1907 al 1912.

La storia del Neo-primitivismo

Il termine Neo-primitivismo nacque con la pubblicazione intitolata Neo-primitivizm di Oleksandr Ševčenko. Nelle 31 pagine dell’opuscolo l’autore delineò una nuova pittura ispirata alle opere dell’artista francese Paul Cézanne, a quelle del Cubismo e del Futurismo. Inoltre Ševčenko indicò come fonte di contenuti temi della tradizione artistica popolare russa come le icone e il lubok.

La mostra più importante di opere neo-primitiviste fu allestita a Mosca nel 1907 e fu intitolata La Guirlande-Stephanos. L’esposizione organizzata da Bourliouk fu anche la prima mostra di avanguardia russa che si poneva in opposizione all’arte accademica e simbolista molto diffusa all’epoca.

Gli artisti del Neo-primitivismo

Alcuni artisti russi che utilizzarono la poetica del  Neo-primitivismo furono: David Burljuk, Volodymyr Burljuk, Marc Chagall, Pavel Filonov, Natal’ja Gončarova, Michail Larionov, Kazimir Malevič, Oleksandr Ševčenko e Igor’ Stravinskij

Lo stile del Neo-primitivismo

Le teorie espresse nel Neo-primitivismo furono una reazione al Simbolismo.

Una delle fonti di ispirazione formale fu l’arte infantile. I contenuti sociali invece furono ripresi dalla vita quotidiana come il lavoro degli artigiani, dei contadini, dei commercianti e la vita dei soldati.

Stilisticamente gli artisti neo-primitivisti utilizzarono forme semplificate e colori vivi.

Le opere

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Bibliografia

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