Carica di lancieri di Umberto Boccioni rappresenta un manifesto celebrativo nei confronti della potenza bellica, propagandata dai futuristi.
Umberto Boccioni, Carica di lancieri, 1915, tempera, vernice, collage su carta intelata, 33,4 x 50,3 cm. Milano, Museo del Novecento
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Indice
Descrizione di Carica di lancieri di Umberto Boccioni
L’immagine elaborata da Umberto Boccioni presenta una composizione di linee scure che delimitano forme frammentate. Al centro, prevalgono spesse linee oblique orientate nel medesimo senso. A destra, si colgono poi linee curve mentre a sinistra e in basso sono dipinte campiture circolari. Come suggerito dal titolo, al centro dell’immagine è possibile identificare un gruppo ordinato di soldati che procedono a cavallo verso sinistra con le lance abbassate. In basso, in prossimità dell’angolo sinistro, i soldati nemici sono addossati al bordo del dipinto. Nello sfondo, si intravedono stralci di carta stampata.
Interpretazioni e simbologia di Carica di lancieri di Umberto Boccioni
Carica di lancieri rappresenta l’interpretazione di Umberto Boccioni di un’azione bellica della Prima Guerra Mondiale. Il piccolo dipinto fa parte di un serie di opere che gli artisti futuristi dedicarono alla celebrazione della guerra. In particolare gli aderenti al movimento futurista si schierarono a favore della partecipazione dell‘Italia alla Prima Guerra Mondiale, combattuta dal 1914 al 1918. Il promotore del Futurismo, l’italiano Filippo Tommaso Marinetti, autore del primo manifesto e di molti scritti, definì la guerra “Unica igiene del mondo“. Nella poetica futurista un ruolo importante era infatti riservato all’esaltazione delle qualità eroiche dell’uomo, eroismo, coraggio e forza.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
La rivista di Pescara “La Grande Illustrazione” pubblicò il collage di Boccioni il 13 gennaio 1915. Carica di lancieri, fa parte della Collezione Jucker e si trova a Milano al Museo del Novecento.
L’artista e la società. La storia dell’opera Carica di lancieri di Umberto Boccioni
Umberto Boccioni dipinse Carica di lancieri, una delle sue ultime opere, nel 1915. Boccioni nacque a Reggio Calabria nel 1882 e realizzò, quindi, questo lavoro intorno all’età di 33 anni. L’artista, come molti altri giovani pittori e scultori, si arruolò volontario in un battaglione riservato ma morì nelle retrovie dei combattimenti in seguito ad una caduta da cavallo nel 1916 a Verona.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile di Carica di lancieri di Umberto Boccioni
Il gruppo serrato di lancieri procede in avanti per caricare il nemico. La scena rappresentata da Boccioni ricorda uno scatto fotografico sovrapposto che restituisce l’impressione di movimento. In questo modo l’artista introdusse la dimensione temporale che arricchisce dinamicamente le tre dimensioni dello spazio, altezza, larghezza e profondità. Questo espediente adottato dal lnguaggio futurista permette di evocare la sensazione di una falange inarrestabile che travolge il nemico, schiacciato in basso a sinistra in uno spazio limitato.
La tecnica
Carica di lancieri di Umberto Boccioni è un dipinto realizzato con tempera, vernice, collage su carta intelata di 33,4 centimetri di altezza e 50,3 cm di larghezza.
Il colore e l’illuminazione
Nel dipinto futurista di Umberto Boccioni sono presenti principalmente due colori. Il giallo che colora parti dello sfondo e dei cavalieri in secondo piano e il grigio utilizzato per i soldati e i loro cavalli. Anche le parti del dipinto coperte da collages di fogli di quotidiano sono ingiallite e mostrano una colorazione ocra gialla. Le forme riconducibili ai cavalli e ai lancieri sono invece realizzate con gradazioni di colore che vanno dal nero al grigio chiaro.
L’immagine non ricostruisce l’illuminazione di un ambiente reale e le forme sono realizzate attraverso l’uso di spesse linee nere. Si nota poi l’uso di un chiaroscuro che segna le forme semi-astratte ma con un intento scultoreo e non ambientale. I particolari che si possono interpretare come più lontani sono appena accennati da linee più sottili. Sono quindi colorati con toni di giallo e grigio medio e definiti da campiture bidimensionali, come le groppe dei cavalli e i soldati nemici.
Lo spazio
L’opera futurista di Umberto Boccioni non propone la rappresentazione di uno spazio prospettico, costruito secondo le indicazioni rinascimentali. Infatti le figure sono difficilmente riconoscibili e la loro sovrapposizione si limita a suggerire la disposizione spaziale che assumerebbero se osservate nel mondo reale. Questo riferimento si coglie nella ripetizione formale dei profili degli animali sulla destra che presuppone file allineate di cavalli in profondità. Anche la moltiplicazione delle lance in primo piano contribuisce a indicare l’assetto spaziale delle figure. Boccioni, quindi, compì una mediazione tra la necessità di creare un nuovo linguaggio per esprimere il movimento e il bisogno di riprodurre un minimo di spazialità ambientale.
La composizione e l’inquadratura
Carica di lancieri di Umberto Boccioni è un dipinto di forma rettangolare, sviluppata in orizzontale. La sua inquadratura incornicia il gruppo di cavalieri che occupa quasi interamente il piano dipinto.
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Bibliografia
- Gabriella Di Milia, Boccioni, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2017 EAN: 9788809992078
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 16 marzo 2022.
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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Umberto Boccioni, Carica di lancieri, sul sito del Museo del Novecento di Milano.
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