La congiura dei Lampugnani di Francesco Hayez racconta un episodio avvenuto il il 26 dicembre 1476 a Milano che coinvolse il duca Galeazzo Maria Sforza.
Francesco Hayez, La congiura dei Lampugnani, 1826, olio su tela, 149 x 117 cm. Milano, Pinacoteca di Brera, Museo
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Indice
Descrizione de La congiura dei Lampugnani di Francesco Hayez
I tre giovani si apprestano a compiere il loro gesto e salutano il loro protettore, Cola Montano che li affida a Sant’Ambrogio la cui statua si trova proprio sopra gradini. Il Santo è patrono di Milano e così l’educatore dei giovani, ispiratore della congiura, chiede in questo modo la sua protezione. Il duca invece entra nella chiesa sul fondo a sinistra.
Interpretazioni e simbologia de La congiura dei Lampugnani di Francesco Hayez
Hayez per suggerire una scenografia medievale, raffigurò l’interno della chiesa in stile Romanico-Gotico. In realtà in quegli anni l’interno di Santo Spirito era in stile barocco. Oltre alla necessità narrativa, questa scelta fu forse condizionata anche dalle teorie del tempo sul restauro ricostruttivo in stile e della progettazione architettonica ispirata alle forme medievali.
La Congiura dei Lampugnani è detta anche Congiura di Cola Montano. Nel dipinto è raffigurato un fatto avvenuto il 26 dicembre 1476. Tre giovani di Milano, Giovanni Andrea Lampugnani, Girolamo Olgiati e Carlo Visconti, organizzarono l’omicidio del tiranno il duca Galeazzo Maria Sforza. La scena è ambientata all’interno della Chiesa di Santo Stefano a Milano.
Nell’insieme il clima emotivo delle opere di Francesco Hayez risulta piuttosto freddo, anche quando affronta temi che sollecitano un velato erotismo come ne Il Bacio o in Ruth. Gli storici però fanno notare che fu proprio l’utilizzo di forme neoclassiche a far accettare al pubblico la novità dei soggetti storico-romantici. Alla diffusione della pittura di Hayez contribuì anche il clima politico del tempo rivolto alla conquista della libertà unitaria del territorio italico.
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La congiura dei Lampugnani di Francesco Hayez è esposto presso la Pinacoteca di Brera di Milano.
L’artista e la società. La storia dell’opera La congiura dei Lampugnani di Francesco Hayez
Il dipinto di Hayez risale al periodo tra gli anni 1826 e 1829. L’artista lo realizzò all’età di circa 35 anni in pieno clima risorgimentale. L’opera riscosse un grande consenso di pubblico oltre che per le qualità pittoriche anche per l’allusione alle lotte dei carbonai spinti dal desiderio di libertà.
I primi moti carbonari ebbero luogo nel 1820. Hayez aveva circa 29 anni e promosse in prima persona le aspettative e i fatti che portarono all’Unità d’Italia. I moti del 1831 fallirono così Giuseppe Mazzini sulla base di una attenta valutazione dei fallimenti, ispirò le insurrezioni che ebbero luogo fra Il 1836 e il 1842 nel Regno di Napoli contro Ferdinando I di Borbone.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile de La congiura dei Lampugnani di Francesco Hayez
Hayez per tutto il primo ventennio dell’Ottocento dipinse opere si stile neoclassico. Lo stile dell’artista cambiò però intorno al 1820 e Hayez si dedicò alla pittura storica di epoca medievale. Nonostante il cambio di soggetto le forme rimasero quelle delle opere neoclassiche che si ritrovano nelle figure accurate dal disegno perfetto.
Inoltre la gestualità dei personaggi, le pose e le fisionomie rimangono quelle degli eroi mitologici, non nudi ma vestiti con abiti medioevali. Anche l’impianto compositivo esprime grande equilibrio e ricerca di una armonica distribuzione delle masse.
La tecnica
La congiura dei Lampugnani di Francesco Hayez è un dipinto realizzato con velature di colore ad olio su una tela di 149 x 117 cm..
Il colore e l’illuminazione
L’opera presenta un forte chiaroscuro che mette in evidenza la scena centrale. Infatti sulla destra e sulla sinistra sono presenti ampie zone di toni molto scuri. La composizione cromatica è calda e i protagonisti in primo piano sono evidenziati da colori più accesi come la calzamaglia rossa.
L’illuminazione interna della chiesa è infine fortemente drammatica.
Lo spazio
La scena dipinta da Francesco Hayez è ambientata nell’interno buio dell’edificio religioso reso con un forte scorcio prospettico. Il primo piano presenta il gruppo di personaggi di grandi dimensioni. Invece le figure del Duca e dei suoi accompagnatori sulla sinistra sono molto più ridotte. Questa differenza di grandezza crea il senso di profondità dell’ambiente.
La composizione e l’inquadratura
Il dipinto è rettangolare e sviluppato in altezza. L’inquadratura racchiude i personaggi al centro e sottolinea i volumi architettonici.
I tre congiurati sono disposti su una diagonale che sale da sinistra in basso che li unisce alla figura del Duca. La composizione è centrale e il gruppo di personaggi in primo piano crea un vortice compositivo che movimenta teatralmente lo spazio.
L’equilibrio compositivo
Infine il blocco architettonico centrale crea una forte stabilità nella struttura compositiva.
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 19 dicembre 2021.
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