Argenteuil di Claude Monet è un paesaggio nel quale si coglie un uso della luce simile a quello che si ritrova nelle opere dei paesaggisti romantici inglesi.
Claude Monet, Argenteuil, 1872, olio su tela, 50 x 65 cm. Parigi, museé d’Orsay
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Indice
Descrizione di Argenteuil di Claude Monet
Nel paesaggio dipinto da Claude Monet, gran parte della scena è occupata dal fiume sul quale galleggiano alcune piccole imbarcazioni. Al centro infatti scorre l’acqua che lambisce le due rive erbose, a sinistra e a destra dove si scorge della vegetazione lontana. Al centro, in lontananza, si intavede il centro abitato sul quale spicca il campanile di una chiesa.
Interpretazioni e simbologia di Argenteuil di Claude Monet
Secondo i curatori del Musée d’Orsay di Parigi, Monet realizzò il dipinto all’interno del suo battello adibito ad atelier. Nel paesaggio si intravede la cittadina turistica di Argenteuil a sinistra e le colline di Orgemont sulla destra. Molti pittori di fine Ottocento e futuri impressioni si recarono a Argenteuil per ritrarre i paesaggi e le regate che rendevano famosa questa località della Francia.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
Argenteuil di Claude Monet è custodito a Parigi presso il Musée d’Orsay.
L’artista e la società. La storia dell’opera Argenteuil di Claude Monet
Claude Monet dipise questo paesaggio di Argenteuil nel 1872. L’artista, durante la guerra franco-prussiana del 1870 e successivamente nel periodo della Comune si traferì a Londra con la moglie e il figlio. Negli anni Settanta dell’Ottocento, il pubblico dell’arte fu particolarmente ostile a dipinti come Argenteuil di Claude Monet.
Il mercante di quadri Paul Durand-Ruel, però, riuscì a trovare qualche collezionista interessato a questa pittura. La prima delle otto mostre impressioniste fu organizzata nel 1874 e l’impressionismo in quanto rivoluzione artistica era ancora lontana. La seconda mostra, del 1876, fu organizzata presso la Galerie Durand-Ruel che si trovava in Rue Le Peletier, al largo del Boulevard Haussmann.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile di Argenteuil di Claude Monet
Mentre in Francia si scontravano gli eserciti francese e prussiani, Claude Monet in Gran Bretagna visitava numerosi musei. Tra i maestri preferiti vi erano Constable e Turner. Monet fu attratto dallo stile dei loro dipinti nei quali la luce confonde il contorno delle figure. Quando l’artista tornò in Francia e si stabilì ad Argenteuil, nel dicembre del 1871, iniziò a dipingere paesaggi nei quali si ritrova lo stesso uso della luce tanto ammirato nei due pittori inglesi.
La tecnica
Claude Monet dipinse Argenteuil con impasto di colori ad olio su una tela di 50 centimetri di altezza e 65 cm di larghezza
Il colore e l’illuminazione
I colori di questo paesaggio di Claude Monet sono spenti e tendono al grigio. I dettagli, in primo piano e sullo sfondo, sono dipinti con un’ampia gamma di toni sfumati che contribuiscono anche a rendere le distanze. Infatti, il paesaggio a destra e il paese lontano sembrano immersi nella foschia mentre la superficie del fiume riflette i colori del cielo chiaro. Solo la vegetazione dell’isola Marante presenta un verde più saturo e scuro.
Il dipinto appare così quasi monocromatico, con il cielo bianco lattiginoso e le nuvole leggermente più scure. L’acqua del fiume riflette le nuvole e la sagoma delle barche di colore grigio, chiaro e scuro. Gli alti alberi delle imbarcazioni, privi di vele, proiettano la loro sagoma sull’acqua creando dei riflessi spezzati. In lontananza, infine, il grigio chiaro definisce il borgo lontano appena percepibile contro il cielo chiaro. L’illuminazione proviene dall’alto e dal fondo creando il controluce delle imbarcazioni e della riva di sinistra.
Lo spazio
Gran parte del paesaggio è occupato dalla superficie liquida del corso d’acqua delimitata dalle rive di sinistra e di destra. La profondità è poi suggerita dalla vegetazione di destra e dalle abitazioni che si osservano in lontananza. I toni chiari e smarriti che si osservano nel borgo in lontananza sono lo strumento principale che segna la distanza insieme alle dimensioni degli elementi che digradano.
La composizione e l’inquadratura
I riflessi che si producono sulla superficie del fiume creano dorettrici lineari che Monet ha utilizzato per costruire la struttura del paesaggio. Gli assi principali della composizione corrono anche sugli alberi e sul battello di destra che rappresentano le masse più rilevanti. I riflessi, inoltre, prolungano le linearità formali sull’acqua estendendo le linee di forza sulle quali si regge la struttura.
Argenteuil di Claude Monet al museo de Musée de l’Orangerie di Parigi
Scheda in preparazione.
Claude Monet, Argenteuil, 1875, olio su tela, 56 x 67 cm. Parigi. Musée de l’Orangerie
Consulta la pagina dedicata all’opera di Claude Monet, Argenteuil, sul sito del Musée de l’Orangerie di Parigi.
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Bibliografia
- Claudio Pescio, Claude Monet. La poesia della luce, Giunti, 1999, ISBN 8809013255
- Maria Teresa Benedetti, Monet: i luoghi, n. 151, Giunti, 2001, ISBN 880902057X
- Vanessa Gavioli, Monet, in I Classici dell’Arte, vol. 4, Rizzoli, 2003
- Marco Goldin, Monet, la Senna, le ninfee. Il grande fiume e il nuovo secolo, Linea d’Ombra Libri, 2004, Collana: Grandi mostre, ISBN-10: 8887582831 ISBN-13: 978-8887582833
- Gérard-Georges Lemaire, Monet, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, ISBN-10: 8809994167, ISBN-13: 978-8809994164
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 30 dicembre 2022.
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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Claude Monet, Argenteuil, sul sito del museé d’Orsay di Parigi.
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