Un valido approccio all’arte nella scuola primaria deve considerare le proposte di didattica laboratoriale pubblicate nelle Indicazioni Nazionali del 2012.
Pagina aggiornata il: 18 marzo 2020
La maestra Daniela Braidotti, ci offre un ampio contributo sugli approcci all’opera d’arte possibili nella scuola primaria.
Salta l’introduzione e leggi l’articolo di Daniela Braidotti.
Introduzione. L’arte nella scuola primaria
L’opera d’arte offre un’importante occasione di approfondimento culturale nell’adulto. Inoltre le molteplici possibilità di turismo artistico permettono momenti di svago costruttivo a famiglie e comunità. In ambito educativo poi l’arte è una disciplina che rappresenta un hub multidisciplinare. Infatti le vicende esistenziali di un artista e i contenuti delle opere rappresentano un’interpretazione e una traccia del momento storico-culturale.
Vediamo quindi come presentare l’opera d’arte agli studenti delle scuole primarie e quali sono gli approcci più efficaci. In ambito scolastico il Ministero dell’Istruzione Italiano ha diffuso le proprie linee guida attraverso le Indicazioni Nazionali pubblicate nel 2012.
Consulta le Indicazioni Nazionali
Una condizione indispensabile per coinvolgere lo studente è quella di utilizzare un approccio laboratoriale. Condizione non solo utile a un adolescente ma anche a un adulto che voglia descrivere o comprendere l’opera d’arte. Infatti la pratica artistica permette di sperimentare diverse tecniche e procedure creative che si ritrovano nei dipinti e nelle sculture osservate.
Occorre così partire dalle indicazioni tracciate dagli esperti del Ministero per adeguare attività utili ad avvicinare i più piccoli all’osservazione e all’interpretazione di un testo figurativo.
Approfondisci con seguenti i progetti:
La Indicazioni Nazionali, Arte e Immagine
di Daniela Braidotti
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo affidano agli insegnanti un compito importante, poiché attraverso la disciplina Arte e immagine essi devono sviluppare e potenziare in ogni alunno queste diverse capacità:
- esprimersi e comunicare in modo creativo e personale;
- osservare le immagini e le diverse creazioni artistiche per leggerle e comprenderle ;
- acquisire una personale sensibilità verso il bello;
- acquisire un atteggiamento di attenzione consapevole e di cura del patrimonio artistico.
Le Indicazioni considerano l’approccio di tipo laboratoriale alle immagini e le diverse creazioni artistiche le classi come il più adatto: non solo per produrre testi visivi, ma anche per osservare, descrivere, leggere e comprendere criticamente le opere d’arte. Chiedono di progettare esperienze dirette delle classi nel territorio e nei musei, in modo che gli alunni possano conoscere e comprendere attivamente il rapporto dell’arte con il territorio e con la storia.
I traguardi per la scuola primaria
Le Indicazioni Nazionali declinano i traguardi della scuola primaria in modo coerente alle finalità indicate nella premessa della disciplina:
“ L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc.) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.). Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
Interrogarsi sull’arte nella primaria
Uno dei rischi che si corrono operando con i più piccoli è di declinare la disciplina Arte e immagine come sola produzione di testi visivi, individuali e collettivi. Un’altra tentazione è quella di pensare che illustrare dettati, testi scritti o letti, o cartelloni sia sufficiente.
L’esperienza diretta di approccio all’opera d’arte nel territorio e nei musei è discontinua: dipende dall’organizzazione oraria delle classi, dalle disponibilità economiche dei genitori, dalla vicinanza dei luoghi alle scuole.
Nella mia carriera di maestra elementare ho partecipato a esperienze laboratoriali extra scuola , come i laboratori Iter a Torino, o il progetto Muse: permettevano agli alunni di confrontarsi con tecniche e strumenti inusuali (es. manufatti in argilla, stop motion, perfomances complesse in cui l’arte si univa alla musica e alla danza).
La scuola in cui ho lavorato ha collaborato con musei, enti e associazioni, ma anche con artisti singoli che ci proponevano progetti complessi e arricchenti. Ho visto però ridursi progressivamente la sperimentazione di tecniche e strumenti, che ora devono essere soprattutto a prova di sicurezza.
Come per la musica, a volte penso che sia la passione personale dell’insegnante di scuola primaria per l’Arte a renderla davvero parte fondante dello sviluppo dell’alunno. Quando ciò avviene si superano la scarsa formazione, le difficoltà di organizzazione di orari e spazi e persino quelle economiche degli alunni.
Porsi le domande giuste
Negli anni mi sono spesso interrogata su come predisporre una valida didattica di Arte e immagine; ho sperimentato molteplici percorsi per calare i traguardi e le finalità indicate dalle Indicazioni Nazionali al contesto reale. Ho progettato il mio lavoro rileggendo il testo delle Indicazioni Nazionali per interrogarmi sul significato di:
- sviluppare e potenziare le capacità di esprimersi (ognuno ha una sua capacità di espressione: compito dell’insegnante è individuarla e dare all’alunno i mezzi per svilupparla e potenziarla. Che cosa implica questo per me? Forse di osservare gli alunni e scoprire qual è il loro modo preferito di esprimersi e comunicare? )
- sviluppare e potenziare le capacità di comunicare ( Che cosa comunicano? E come?)
- in modo creativo e personale? (so che cosa significa “creativo”?)
- osservare per leggere le immagini – osservare per comprendere le immagini (che cosa significa osservare? quale differenza tra le due azioni proposte?)
- acquisire una personale sensibilità estetica (che cosa vuol dire? in che modo si favorisce questa sensibilità estetica?)
- atteggiamento di consapevole attenzione verso il patrimonio artistico (di che cosa è fatto questo consapevole atteggiamento?)
A tutte queste domande tenterò di rispondere con i molti esempi di eccellenza che ho sperimentato personalmente e che ho avuto modo di conoscere.
L’autrice del contributo
Sono Daniela Braidotti, maestra in quiescenza da settembre 2019. Ho insegnato per più di quarant’anni in una scuola primaria di Torino, occupandomi prevalentemente dell’area linguistico- espressiva e, in tempi recenti, di progettazione per competenze. Collaboro con il Cidi Torino.
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