Autoritratto del 1885 di Paul Gauguin raffigura il pittore in Danimarca poco prima del suo ritorno a Parigi per tentare la carriera di artista.
Paul Gauguin, Autoritratto, 1885, olio su tela, 65.2 x 54.3 cm. Fort Worth, Kimbell Art Museum
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Interpretazioni e simbologia dell’Autoritratto del 1885 di Paul Gauguin
Gli studiosi interpretano l’immagine del dipinto come il sintomo dello stato d’animo cupo e provocatorio nel quale emerge il lato oscuro del pittore. Nel dipinto che lo ritrae poco prima del ritorno a Parigi, Gauguin cercò un confronto con l’osservatore dell’immagine. Infatti concepì l’autoritratto come il riflesso sulla superficie di uno specchio.
Si individua questa scelta, se si osserva la sua mano sinistra che regge il pennello. L’atmosfera cupa e povera è sottolineata poi dall’ambiente, evidentemente una piccola soffitta che si intuisce dalla trave obliqua. L’ambiente inoltre doveva essere parecchio freddo visto che Gauguin nel dipinto indossa una pesante giacca. Lo sguardo però rimane attento e pronto a smuovere l’attenzione dell’osservatore.
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L’artista e la società. La storia dell’Autoritratto del 1885 di Paul Gauguin
Paul Gauguin nacque in Francia nel 1848 e morì ad Atuona, nella Polinesia francese, nel 1903. Questo autoritratto risale al 1885, quindi il pittore lo realizzò intorno all’età di 37 anni. Proprio nel 1885 Paul Gauguin decise di dare una svolta alla propria vita. Infatti in seguito al crollo del mercato finanziario avvenuto in Europa a partire dal 1873 a Vienna, Gauguin perse il lavoro di agente di cambio. Decise così di dedicarsi alla pittura.
La famiglia dell’artista risiedeva, al tempo, a Copenaghen. Dopo la perdita del lavoro Gauguin lasciò infatti la Francia per stabilirsi in Danimarca con i cinque figli e la moglie danese. Gauguin, ormai senza occupazione, cercò di portare avanti la carriera di artista ma senza successo. Decise quindi di tornare a Parigi dove poteva contare su alcune amicizie influenti all’interno del mondo artistico e culturale. Gauguin dipinse l’autoritratto in Danimarca qualche tempo prima di decidere il suo rientro a Parigi.
Le indagini radiografiche e gli interventi di restauro sull’Autoritratto del 1885 di Paul Gauguin
I tecnici hanno esaminato il dipinto avvalendosi della luce infrarossa e con strumenti radiografici. I risultati hanno rivelato che Gauguin cambiò diversi elementi del dipinto in corso d’opera. Inizialmente, infatti, il pittore si raffigurò di profilo e riprodusse alcune sue opere sulla parete di fondo. Inoltre al posto della trave era presente un elemento rettangolare.
I tecnici del museo sono stati costretti a intervenire per ripristinare la protezione della superficie del dipinto. Infatti nel passato, fu steso uno strato di vernice protettiva trasparente e lucida che è stata rimossa perché era ingiallita. Già Gauguin, imitando gli artisti suoi contemporanei, evitava di verniciare la superficie delle opere con resine naturali lucide che nel tempo ingiallivano. Al posto delle resine, il pittore usava cera bianca che proteggeva e rendeva opaca la superficie. I tecnici, rimuovendo la vernice ingiallita, hanno riscoperto uno strato di cera bianca e lo hanno lasciato per non alterare l’apparenza della superficie. Probabilmente si tratta dell’originale steso da Gauguin che si è eccezionalmente mantenuto nel tempo.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
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La tecnica
L’Autoritratto del 1885 di Paul Gauguin è un dipinto ad impasto di colori ad olio applicati su una tela di 65,2 x 54,3 cm.
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Bibliografia
- Fiorella Nicosia, Gauguin, Giunti Editore, Collana: Vita d’artista, 2007, EAN: 9788809052963
- Anna Maria Damigella, Gauguin a Tahiti, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2018, EAN: 9788809990715
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 18 febbraio 2022.
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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Paul Gauguin, Autoritratto, sul sito del Kimbell Art Museum di Fort Worth.
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