Bacino di San Marco di Carlo Carrà presenta una veduta di Venezia caratterizzata da forme solide e volumetriche illuminate da una luce fredda.
Carlo Carrà, Bacino di San Marco, 1932, olio su tela, 38,5 x 46,4 cm. Milano, Galleria d’Arte Moderna
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Indice
Descrizione di Bacino di San Marco di Carlo Carrà
La veduta di Venezia di Carlo Carrà raffigura il tratto di mare di fronte a San Marco e alcune imbarcazioni che galleggiano sull’acqua della laguna. Sul fondo intorno al bacino sono poi visibili gli edifici di Venezia mentre in primo piano è raffigurato un piccolo molo con alcune costruzioni.
Interpretazioni e simbologia di Bacino di San Marco di Carlo Carrà
Il bacino è una porzione della laguna di Venezia posta di fronte a piazza San Marco. Molti artisti ritrassero questa parte della laguna compresa tra i canali del Lido, il canale della Giudecca e il Canal Grande. Sul bacino si affacciano inoltre il Molo della Piazzetta di San Marco sul quale si trovano Palazzo Ducale, le colonne di San Marco e San Todaro. Da piazza San Marco quindi si possono vedere l’isola di San Giorgio e la Punta della Dogana.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
Il piccolo dipinto di Carlo Carrà fa parte della collezione Vismara conservata presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano. Il collezionista Giuseppe Vismara donò le sue opere alla Galleria civica nel 1975 tramite legato testamentario.
L’artista e la società. La storia dell’opera Bacino di San Marco di Carlo Carrà
Carlo Carrà nacque nel 1881 e dipinse quest’opera nel 1932 all’età di 51 anni.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile di Bacino di San Marco di Carlo Carrà
I tratti del dipinto sono veloci e le pennellate descrivono sommariamente l’acqua, il cielo e gli elementi del paesaggio. L’artista fu protagonista di una pittura futurista negli anni Dieci del Novecento. In seguito affrontò la poetica metafisica e quindi un periodo trascendente a partire dal 1922.
La tecnica
La piccola opera fu dipinta con impasto ad olio su una tela di 38,5 X 46,4 cm.
Il colore e l’illuminazione
L’opera presenta colori freddi come il blu del cielo che diventa più chiaro verso gli edifici e il verde turchese dell’acqua della laguna. Anche gli edifici sono tratteggiati con colori freddi tranne alcune piccole porzioni verso il centro colorate in ocra.
Lo spazio
Lo spazio è prospettico infatti si notano le fughe degli edifici in primo piano e delle architetture a destra verso il fondo.
La composizione e l’inquadratura
Il dipinto è di forma rettangolare e debolmente sviluppato in orizzontale. Al centro un grande spazio quadrangolare è occupato dal bacino delimitato dal molo in basso e dalla città in alto. Prevalgono infine linee oblique orientate verso i lati dell’opera.
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Bibliografia
- Massimo Carrà, Ester Coen, Gérard-Georges Lemaire, Carlo Carrà, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 1987, 1998, EAN: 9788809760066
- Carlo Carrà, La mia vita, (a cura di Massimo Carrà), Abscondita Collana: Carte d’artisti, 2002; 2018, EAN: 9788884166661
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 14 giugno 2020.
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- Manifestazione interventista
- Capanni sul mare
- Bacino di San Marco
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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Carlo Carrà, Bacino di San Marco, sul sito della Galleria d’Arte Moderna di Milano.
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