Barca a Giverny (In norvegese) di Claude Monet ritrae le tre giovani figlie del pittore mentre pescano sulla riva della Senna.
Claude Monet, Barca a Giverny (In norvegese), ca 1887, olio su tela, 97,5 x 130,5 cm. Parigi, Musée d’Orsay
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Indice
Descrizione di Barca a Giverny (In norvegese) di Claude Monet
Su una piccola barca ormeggiata sulla riva, prendono posto tre ragazze vestite di bianco. La più giovane di loro è in piedi sulla prua e pesca con una piccola canna. Le altre due invece sono sedute. Quella al centro osserva la superficie dell’acqua mentre la terza pesca a poppa. Accanto alla barca, sull’acqua, si forma il riflesso delle giovani e della parte esterna dello scafo. Infine dietro le protagoniste, le fronde verdi degli alberi fanno da sfondo alla scena.
Interpretazioni e simbologia di Barca a Giverny (In norvegese) di Claude Monet
En norvégienne è il titolo originale, in francese, del dipinto di Claude Monet noto anche come La barque à Giverny. In italiano il titolo è tradotto come Barca a Giverny (In norvegese). Il secondo titolo del dipinto di Monet, En norvégienne (In norvegese), fa invece riferimento al tipo di imbarcazione con la parte poppa di forma squadrata. La poppa è la parte posteriore dello scafo. Le tre ragazze che prendono posto sulla barca ormeggiata sulla Senna sono le tre giovani figlie di Claude Monet.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
En norvégienne, La barque à Giverny di Claude Monet è custodito al musée d’Orsay di Parigi con numero d’inventario RF 1944 20.
Barca a Giverny (In norvegese) di Claude Monet fu parte della collezione della principessa Edmond de Polignac, nata Miss Winnaretta Singer e diventata in seguito contessa de Scey-Montbéliard. Nel 1947 lo Stato francese accolse l’opera donata dalla proprietaria tramite legato testamentario della principessa, destinando l’opera ai Musées nationaux e quindi al musée du Louvre di Parigi. La donazione seguì l’iter burocratico necessario in questi casi passando dal comité del 30 novembre 1944, dal conseil del 3 luglio 1945. La chiusura della pratica (arrêté) avvenne il 19 gennaio 1947.
Barca a Giverny (In norvegese) rismase così dal 1944 al 1947 presso il musée du Louvre di Parigi, in attesa della conclusione dell’iter di legge. Dal 1947 al 1986, l’opera di Claude Monet fu quindi ufficialmente di proprietà delle collezioni del musée du Louvre, esposta presso la galerie du Jeu de Paume di Parigi. Questa sede era destinata infatti alle opere impressioniste destinate al Louvre. Infine, il dipinto, nel 1986, passò al musée d’Orsay, costituito nello stesso anno.
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L’artista e la società. La storia dell’opera di Barca a Giverny (In norvegese) di Claude Monet
Claude Monet nacque a Parigi il 1840 e morì a Giverny, Eure (27) nel 1926. En norvégienne, La barque à Giverny risale al 1887, anno in cui l’artista aveva circa 47 anni. Il dipinto è firmato con la scritta: claude Monet.
Claude Monet dipinse Barca a Giverny (In norvegese) presso la sua residenza-giardino presso la quale si trasferì definitivamente intorno al 18.. Il pittore impressionista, amante della natura e dei fiori, fece deviare parte del fiume locale per creare un laghetto presso la sua proprietà. Arricchì così il corso d’acqua con diverse varietà di ninfee, e alberi lungo le sponde, per creare scenari naturali da ritrarre. Presso la residenza di Giverny, Monet sostava nelle pause dei lunghi viaggi ritrovando la pace necessaria per ispirare le sue ricerche impressioniste.
Il parere della critica
Gli storici dell’arte considerano le opere dipinte nella quiete di Giverny come i veri capolavori di Monet. Questa considerazione è confermata dalla fama mondiale che ancora oggi accompagna i dipinti delle ninfee.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile di Barca a Giverny (In norvegese) di Claude Monet
Monet dipinse en plein-air e concentrò la sua osservazione sugli effetti creati dalla luce riflessa dalla superficie liquida del fiume. Le figure delle giovani sono appena accennate come i loro visi e il disegno crea una sintesi formale priva di dettagli. Non si colgono infatti i lineamenti dei volti ma si intuiscono grazie a pochi tratti essenziali.
Sugli abiti e sullo scafo, le pennellate sono allungate e assecondano i minimi volumi. Invece la vegetazione e il riflesso sull’acqua sono resi con una trama di tratti più brevi e diversamente orientati. Non è presenta la tradizionale costruzione prospettica dello spazio che, invece, è il risultato della composizione di valori cromatici e luministici. Monet, infatti, nelle sue opere mature utilizzò soprattutto i contrasti tra i colori del paesaggio per organizzare lo spazio virtuale dell’immagine. Così, le figure delle giovani sono molto evidenti e in primo piano grazie al contrasto di luminosità con lo sfondo scuro.
La tecnica di Barca a Giverny (In norvegese) di Claude Monet
Barca a Giverny (In norvegese) di Claude Monet è un dipinto realizzato con impasto di colori ad olio applicati su tela. Le dimensioni dell’opera sono 97,5 centimetri di altezza e 130,5 cm di larghezza.
Il colore e l’illuminazione
Le ragazze indossano abiti bianchi, resi con delicate pennellate di colore rosa e azzurro che evocano, con la tecnica impressionista, la luce e l’ombra. Questi colori tenui si intonano con i verdi e i blu della vegetazione, più saturi e intensi. La superficie dell’acqua presenta invece una tonalità verdastra e riflette la luce dello scafo e delle giovani.
Lo spazio
Barca a Giverny (In norvegese) di Claude Monet ritrae le giovani figlie dell’artista immerse in uno spazio naturale. Alle spalle delle protagoniste la fitta vegetazione crea una parete verde mentre la superficie dell’acqua si estende oltre i bordi della tela. Lo spazio concepito da Claude Monet in quest’opera sembra infinito e non offre punti di riferimento ambientali. Si coglie così solo il primo piano dove si trova la barca con le giovani. Infatti, sulla riva non sono visibili particolari evidenti.
La composizione e l’inquadratura
Barca a Giverny (In norvegese) di Claude Monet è un dipinto di forma rettangolare. L’inquadratura orizzontale comprende un’ampia porzione di ambiente naturale che sembra avvolgere completamente le tre giovani in barca. La struttura compositiva, attentamente progettata da Monet, è semplice ed è caratterizzata dalla leggera obliquità della barca allineata all’orizzontale centrale. Il resto del piano dipinto è privo di linee compositive, tranne quella appena percepibile che separa l’acqua dalla riva. In questo modo, lo sfondo diventa un piano indistinto e infinito nel quale galleggiano la barca e le tre figure delle giovani.
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Bibliografia
- Claudio Pescio, Claude Monet. La poesia della luce, Giunti, 1999, ISBN 8809013255
- Maria Teresa Benedetti, Monet: i luoghi, n. 151, Giunti, 2001, ISBN 880902057X
- Vanessa Gavioli, Monet, in I Classici dell’Arte, vol. 4, Rizzoli, 2003
- Marco Goldin, Monet, la Senna, le ninfee. Il grande fiume e il nuovo secolo, Linea d’Ombra Libri, 2004, Collana: Grandi mostre, ISBN-10: 8887582831 ISBN-13: 978-8887582833
- Gérard-Georges Lemaire, Monet, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, ISBN-10: 8809994167, ISBN-13: 978-8809994164
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 6 febbraio 2022.
Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Claude Monet intitolate:
- Barca a Giverny (In norvegese)
- Le Jardin de l’artiste à Giverny
- Salice piangente
- Eglise de Vétheuil
- Cour de ferme en Normandie
- La Seine à Vétheuil
- Camille sur son lit de mort
- Blanche Hoschedé enfant
- Tacchini a Montgeron
- Il giardino di Hoschedé a Montgeron
- Stagno a Montgeron
- Lo stagno delle ninfee, armonia in rosa
- Ville a Bordighera
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Consulta la pagina dedicata all’opera di Claude Monet, Barca a Giverny (In norvegese), sul sito del Musée d’Orsay di Parigi.
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