Il Busto di Vincenzo Monti di Abbondio Sangiorgio rappresenta uno dei maggiori protagonisti della letteratura neoclassica italiana.
Abbondio Sangiorgio, Busto di Vincenzo Monti, 1833, Bronzo, 53 x 5 x 76 cm. Milano, Pinacoteca di Brera
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Indice
Descrizione del Busto di Vincenzo Monti di Abbondio Sangiorgio
Vincenzo Monti è raffigurato con le fattezze di un uomo maturo dall’espressione determinata e sicura. I capelli poi sono riuniti in ciocche mosse e morbidamente disposte intorno al capo. Il naso del personaggio è descritto in modo realistico gli occhi sono segnati da borse che ne appesantiscono l’espressione. Infine il busto è troncato a livello del torace ed è privo di abiti.
Interpretazioni e simbologia del Busto di Vincenzo Monti
La scultura di Abbondio Sangiorgio riproduce le fattezze di Vincenzo Monti, uno dei più importanti letterati del Neoclassicismo italiano.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
La scultura è custodita presso la Pinacoteca di Brera di Milano. Esiste anche una versione in marmo del 1834 esposta presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano. Nel 1873 venne poi realizzata un’altra copia dal titolo Erma di Vincenzo Monti in occasione di una mostra. L’esemplare in gesso infine si trova presso le Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna a Busto Arsizio (VA).
L’artista e la società. La storia della scultura Busto di Vincenzo Monti di Abbondio Sangiorgio
Lo scultore neoclassico divenne famoso per aver realizzato la grande Sestiga in bronzo che si trova al di sopra dell’Arco della Pace. Il busto di Vincenzo Monti invece faceva parte del monumento dedicato al letterato che si trovava nel loggiato dell’Accademia di Belle Arti di Brera. L’intero monumento era infatti un cenotafio in bronzo realizzato da Luigi Manfredini. Il monumento funebre privo dei resti del poeta era composto anche da una stele. Su di essa era scolpita l’allegoria della Poesia dolente. Il progetto è del pittore Palagio Palagi mentre il modellato di Sangiorgio. La lastra in terracotta si intitola Musa dolente con cetra ed è conservata presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano.
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Lo stile del Busto di Vincenzo Monti di Abbondio Sangiorgio
Il personaggio è privo di abiti e richiama la scultura greca antica anche per la posizione rigidamente frontale del personaggio. Lo scultore inoltre realizzò le statue di Castore e Polluce poste sulla cancellata del Palazzo Reale di Torino. Infine scolpì alcuni ritratti funebri he si trovano al Cimitero Vantiniano di Brescia. Nella ritrattistica Abbondio Sangiorgio seppe superare la rigidità del Neoclassicismo a favore di uno schietto realismo.
La tecnica
Il busto conservato presso la Pinacoteca di Brera è una fusione in bronzo di medie dimensioni. Le due altre versioni invece sono in marmo e in gesso.
La luce sulla scultura
Il bronzo risente della superficie scura e lucida. Infatti la luce crea profondi chiaroscuri e mette maggiormente in risalto i volumi ben delineati e precisi. Nelle due versioni in marmo e in gesso le ombre sono più chiare e il modellato risulta quindi più morbido.
Rapporto con lo spazio
Lo scultore ha progettato il busto come parte di un monumento più articolato. Per questo la sua fruizione isolata risulta condizionata alla rigida frontalità del viso.
La struttura
Il Busto di Vincenzo Monti è composto dalla testa del poeta realizzata in posizione frontale e allineata alla verticale che divide simmetricamente il viso. In basso, inoltre il torace è troncato al centro poco sotto la fossetta giugulare e lateralmente in corrispondenza del capo esterno delle clavicole.
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Bibliografia
- Sandrina Bandera, Luisa Arrigoni, La Pinacoteca di Brera, Skira, Guide artistiche, Luoghi d’arte, 2010, ISBN: 885720453
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 19 luglio 2019.
Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Abbondio Sangiorgio intitolate:
- Busto di Vincenzo Monti
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Abbondio Sangiorgio, Busto di Vincenzo Monti, sul sito della Pinacoteca di Brera di Milano e sul sito dei Beni Culturali della Lombardia.
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