Caronte di Salvador Dalí è una illustrazione che fa parte del ciclo creato dall’artista per commentare visivamente la Divina Commedia di Dante Alighieri.
Salvador Dalí, Caronte, 1957, xilografia, misure?. Città?, Museo?
Descrizione di Caronte di Salvador Dalí
Caronte è in piedi sull’imbarcazione che guida e volge le spalle all’osservatore dell’illustrazione. I suoi capelli sono bianchi come la barba e il corpo legnoso e magro rivela il suo instancabile impegno nel traghettare le anime all’inferno. A destra due viaggiatori sono appena accennati seduti sulla traversa di poppa.
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Approfondimento. Dante e la musica
Sappiamo tutti quanto Dante amasse la musica: non per nulla, quando alle pendici della montagna del Purgatorio (Canto II) il poeta incontra l’amico Casella, gli chiede di cantare, per rasserenargli l’animo dopo l’orrore visto e percepito nell’Inferno. E l’amico comincia:
‘Amor che ne la mente mi ragiona’ cominciò elli allor sì dolcemente, che la dolcezza ancor dentro mi suona…
Oggi diremmo: parole di Dante, musica di Casella, visto che il primo verso di questa terzina si riferisce proprio ad una Canzone scritta dallo stesso Alighieri e posta nel Convivio.
E per tutte le ultime due cantiche è un continuo susseguirsi di canti, musiche, suoni, sempre più angelici e rarefatti, fino a giungere all’armonia delle sfere celesti.
Ma se il Paradiso è il regno della Polifonia, non dobbiamo dimenticare che l’inferno è il regno della cacofonia, delle urla , delle bestemmie, dello “stridor di denti”.
“Bestemmiavano Dio e lor parenti, l’umana spezie e ’l loco e ’l tempo e ’l seme di lor semenza e di lor nascimenti. “(Inferno, canto III)
Eppure , anche qui Dante dimostra un senso del ritmo incredibilmente moderno.
Pensiamo a Caronte e alle tre famosissime terzine riportate all’inizio della scheda.. In ogni verso, i tre accenti ricordano il rumore ripetitivo di un remo che ritmicamente percuote i dannati. “Batte col remo qualunque s’adagia”.
E anche le parole che il traghettatore rivolge ai due viaggiatori, seguono un ritmo particolare:
E tu che se’ costì, anima viva, pàrtiti da cotesti che son morti".
Ma subito dopo, con una dolcezza incredibile (e un relativo cambio di ritmo) , Virgilio spiega a Dante chi sono quelle anime così infelici e quale sia il ruolo del vecchio e iracondo traghettatore.
A questo punto Dante sviene ( ovviamente serviva un espediente per spiegare come egli sia riuscito ad attraversare il fiume infernale, senza salire sulla barca di Caronte), ma la chiusa del canto ha nuovamente un fortissimo valore musicale:
e caddi come l’uom cui sonno piglia.
Consulta anche la pagina: Ritratti di Dante Alighieri
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 4 agosto 2021.
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