Il Christus patiens fu un modello iconografico della religione cristiano-cattolica che rivela la sofferenza di Cristo sulla croce.
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Christus patiens è un appellativo latino utilizzato nell’iconografia cristiano-cattolica per indicare un modello di crocifissione. in alcuni casi si può trovare anche il termine vir dolorum. La traduzione in lingua italiana è Cristo dolente e indica la condizione di sofferenza espressa dalla figura di Cristo sulla croce.
Il modello che precede cronologicamente il Christus patiens è il Christus triumphans, cioè trionfante sulla morte.
Periodo storico di diffusione del Christus patiens
Nonostante la sua diffusione durante il XIII secolo in Europa, durante il periodo Romanico, il Christus patiens era tema già noto durante l’epoca bizantina introdotto in Italia proprio durante il XIII secolo attraverso canali di scambio commerciale. Gli storici infatti indicano come prima testimonianza di un Christus patiens la Croce dipinta n. 20 in legno, opera di un artista bizantino operante in Toscana.
Giunta Pisano e Cimabue furono autori di Croci in legno dipinte con la figura del Christus patiens commissionate dagli ordini poveri.
Descrizione del Christus patiens
Gesù è fissato sulla croce morto e con un’espressione estremamente sofferente. I suoi occhi sono chiusi e la testa è abbandonata su di un lato sul braccio, reclinata, in genere, a sinistra dell’osservatore. Il corpo è piegato perché le ginocchia non reggono il peso che lo spinge verso il basso. La raffigurazione delle ferite agli arti e al costato rivela l’umanità di Cristo morto sulla croce.
Stile del Christus patiens
La figura di Cristo presenta già un anticipo del chiaroscuro che modella il corpo anatomicamente e ne rivela i volumi. Infatti la muscolatura è disegnata correttamente anche se non sono rappresentate le conseguenze della morte sull’anatomia del corpo.
Significato del Christus patiens
Questa raffigurazione drammatica fu promossa dagli ordini poveri, francescani e domenicani che preferivano sottolineare l’umanità di Gesù. Inoltre il modello del Christus patiens suscitava la compassione del fedele e favoriva una maggiore identificazione con la figura di Cristo. Attraverso questo meccanismo i religiosi volevano stimolare la partecipazione empatica alla Passione di Gesù.
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