Cosa vedere a Torino barocca propone un percorso cittadino tra edifici religiosi, palazzi, vie e piazze che rappresentano il centro storico della città.
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La città di Torino è nota per il suo centro storico sorto in epoca Barocca. Infatti, proprio nel 1563, Torino diventò Ducato di Savoia e per dare un aspetto appropriato alla città furono chiamati importanti architetti. Tra questi, i due più noti sono Guarino Guarini e Filippo Juvarra che progettarono le Chiese e i Palazzi che ancora oggi si possono ammirare.
Torino capitale del Cinquecento
Torino, nel 1563, diventò la capitale del Ducato di Savoia. Al tempo Torino era una borgo racchiuso nel castrum romano.
Il primo ampliamento urbanistico di Torino nel Seicento
Carlo Emanuele I di Savoia (1580-1630) promosse il primo ampliamento urbanistico della città.
Giovanna Garzoni, Ritratto di Carlo Emanuele I di Savoia, 1600/ 1670, post 1632 – ante 1637, pergamena (pittura a tempera), altezza 39.5 cm x larghezza 31 cm, Numero di inventario: 5206, Torino, Palazzo Reale Approfondisci sul ritratto di Carlo Emanuele I sul sito di Palazzo Reale di Torino
L’architetto Ascanio Vitozzi (1539-1615) ottenne l’incarico di progettare il primo ampliamento con la sistemazione di Piazza Castello. Intorno a questa piazza si svilupparono i nuovi quartieri della Torino del Seicento.
Piazza Castello è di forma squadrata, Al centro si trova il complesso architettonico di Palazzo Madama, prima Casaforte degli Acaja. Il perimetro della piazza è occupato da palazzi seicenteschi con portici. Intorno al I secolo d.C. si trovavava l’ingresso est dell’antico castrum romano di Julia Augusta Taurinorum.
Carlo di Castellamonte (1560-1641), subentrò al Vitozzi dal 1621. L’architetto continuò a sviluppare la città di Torino verso sud progettando un sistema di assi ortogonali. Inoltre progettò Piazza San Carlo, allora detta Piazza Reale.
Il progetto di piazza San Carlo deriva dalla place royale francese. Ai lati della direttrice principale sono erette due chiese gemelle.
Ampliamento verso la collina
Amedeo di Castellamonte (1610-1683), figlio di Carlo di Castellamonte, pianificò in seguito lo sviluppo della città verso est.
Via Po
Nel 1673 ebbe inizio la costruzione di una strada, attuale via Po, per unire piazza Castello alla Porta di Po che ora è piazza Vittorio. Lungo via Po sorsero palazzi porticati progettati in modo uniforme. Di fronte al fiume Po la strada terminò con un’esedra che rappresentava all’apertura della città di Torino verso il territorio circostante.
Consulta anche: Torino liberty
Guarino Guarini
L’architetto Guarino Guarini (1624-1683) in questi anni terminò la Cappella della Sacra Sindone, iniziata Castellamonte sul retro del Duomo. Inoltre Guarini tra il 1668 ed il 1680, progettò la chiesa di San Lorenzo che si trova in piazza Castello.
La chiesa di San Lorenzo era detta Real chiesa di San Lorenzo e si trova sul lato nord-ovest di piazza Castello, tra Via Palazzo di Città ed il Palazzo Chiablese, attigua alla Piazzetta del Palazzo Reale.
Il secondo ampliamento Urbanistico di Torino del Settecento
Nel 1714 Filippo Juvarra da Messina venne chiamato a Torino e diventò Primo Architetto Reale di Vittorio Amedeo II – re di Sicilia e dal 1722 di Sardegna. Il sovrano ordinò a Juvarra un importante progetto di sviluppo della città che doveva rivaleggiare con le capitali europee. Di questo periodo sono: la facciata della chiesa di Santa Cristina (1715), la Basilica di Superga (1716-1731), la chiesa di San Filippo Neri e la chiesa del Carmine e molti palazzi residenziali privati.
Palazzo Reale di Torino
Piazzetta Reale, 1
Il 1563 è una data importantte per la città di Torino perché il duca Emanuele Filiberto decide di stabilire la capitale del ducale a Torino. Il duca stabilisce la corte nello storico palazzo vescovile. Nel 1584, Carlo Emanuele I affida all’architetto Ascanio Vitozzi la progettazione di un Palazzo degno del Ducato. Nel 1643 la direzione della costruzione passa all’architetto Amedeo di Castellamonte e, infine, a Carlo Morello. Nel 1713 i savoia acquistano il titolo regio e Vittorio Amedeo II incarica l’architetto Filippo Juvarra di progettare una “zona di comando”.
Vengono così costruite le Segreterie, il Teatro Regio e gli Archivi di Stato. In seguito l’architetto Benedetto Alfieri, progetta gli apparati decorativi del secondo piano. Inoltre allestisce le nuove camere degli Archivi, affrescate da Francesco De Mura e da Gregorio Guglielmi. Nel corso del Regno di Carlo Alberto (1831-1849), l’architetto Pelagio Palagi rinnova diversi. Nel 1834 re Carlo Alberto commissionò a Palagi, la progettazione di una cancellata monumentale per dividere la piazzetta Reale e piazza Castello. Nel 1862 si costruisce il nuovo scalone d’onore. Nel 1864 in seguito all’unificazione dell’Italia, la capitali viene trasferita da Torino a Firenze e, quindi, a Roma. Infine nel 1946, nasce la Repubblica Italiana e Palazzo Reale di Torino diventa proprietà dello Stato.
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Palazzo Reale sul sito MuseiTorino
Giardini Reali
I Giardini Reali si trovano nella parte posteriore di Palazzo Reale e sono raggiungibili attraverso il passo carraio del Palazzo. Racciudono, complessivamente, una superficie di sette ettari e costituiscono una risorsa ambientale di grande valore per la città. Il primo nucleo dei Giardini risale al 1634, incluso il Bastion Verde, opera di Ascanio Vitozzi. Nel 1673 i Savoia commissionano l’ampliamento del centro cittadino verso il fiume Po.
Si ampliano così anche i giardini con parterres, fontane e un secondo garittone al bastione di San Maurizio. Il francese Duparc trasformò radicamente, in seguito, tra il 1697 e il 1702, le zone verdi sul modello di André Le Notre per i giardini di Luigi XIV di Francia. In epoca Napoleonica i giardini ospitarono vasi e statue provenienti dalla Reggia di Venaria.
Sono organizzati in diverso settori quali il Giardino Ducale, il Bastion Verde e i Giardini Bassi, il Boschetto, di impianto ottocentesco, dove che ospita l’installazione Pietre Preziose dell’artista concettuale Giulio Paolini. Il settore dei Giardini di Levante, è quello più ampio dove si trova la Fontana dei Tritoni e della Nereide, realizzata intorno al 1757 dallo scultore Simone Martinez. Infine, si trovano i Giardini della Cavallerizza.
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Giardini Reali sul sito MuseiTorino
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Cupola della Real Chiesa di San Lorenzo
Piazza Castello, Via Palazzo di Città
L’architetto Guarino Guarini progettò la Cupola della Real Chiesa di San Lorenzo, eretta tra il 1670 e il 1679. Le autorità ecclesiastiche dedicarono La Cappella ducale al santo titolare del giorno in cui il duca Emanuele Filiberto vinse la battaglia di San Quintino, il 10 agosto 1557. L’interno della chiesa è decorato con preziosi marmi policromi. I Teatini, a cui la chiesa era stata assegnata nel 1634, commissionarono l’opera al loro confratello Guarini.
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Facciata e scalone di Palazzo Madama
Piazza Castello
La facciata di Palazzo Madama si può ammirare da piazza Castello, proprio all’imbocco di via Garibaldi, al tempo via Dora Grossa. L’architetto Filippo Juvarra è l’autore del progetto che venne realizzato tra il 1718 e il 1721, come avancorpo dell’antico castello degli Acaia L’interno della facciata è formato da un imponente atrio che racchiude le maestose doppie rampe dello scalone d’onore. La facciata di Palazzo Madama è considerata una delle più importanti realizzazioni dell’architettura del Settecento. I Savoia lo commissionarono nel contesto della riqualificazione urbanistica barocca di Torino. L’intero progetto di ristrutturazione del Castello, però, non fu completato. Il nome di Palazzo Madama deriva dall’uso del Castello ad abitazione delle Madame Reali la prima delle quali fu Cristina di Francia (1606-1663).
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Palazzo Chiablese
Piazza San Giovanni, 2
Palazzo Chiablese si trova tra Palazzo Reale e la chiesa di San Lorenzo. Questi edifici, ai tempi dei Savoia, rappresentavano la zona di comando, e ospitavano le sedi di rappresentanza e amministrazione dei Savoia.
Palazzo Chiablese attualmente si trovano le sede degli uffici della Direzione Regionale per i Beni Culturali del Piemonte, delle Soprintendenze per i Beni Architettonici, per il Paesaggio, per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo di Antichità Egizie. Al piano terra sono presenti le Sale Chiablese, spazi espositivi, destinate all’organizzazione di mostre.
A Palazzo Chiablese sono da segnalare per la rilevanza architettonica lo scalone d’ingresso e gli ambienti interni. Le sale sono decorate riccamente in rocaille opera di capaci stuccatori luganesi diretti da Benedetto Alfieri.
La storia di Palazzo Chiablese
Bernardino di Savoia, monsignor di Racconigi, fu il primo proprietario di Palazzo Chiablese. Dal 1585 il duca Carlo Emanuele I (1562-1630), ne riprese poi il possesso e lo fa restaurare dell’architetto e ingegnere militare Ascanio Vitozzi (1539-1615). Maurizio di Savoia (1593-1657), con la moglie Ludovica, figlia di Vittorio Amedeo I (1587-1637), lo trasforma nella sua residenza nella prima metà del Seicento. In origine il palazzo è costituito da un edificio costruito su piazza San Giovanni e da una testata che si affaccia su piazza Reale.
Dal 1753, Carlo Emanuele III (1701-1773) commissiona al Primo Architetto Regio Benedetto Alfieri (1699-1767) il progetto che trasforma in palazzo in destinata al figlio Benedetto Maurizio, duca del Chiablese (1741 – 1808). L’operazione trasforma l’intero isolato che comprende piazza San Giovanni, piazza Reale, via Palazzo di Città e via XX Settembre. Dopo la morte di Benedetto Alfieri nel 1767, architetto civile Giuseppe Battista Piacenza (1735-1818) continua i lavori che terminano verso il 1770. Nel dopoguerra, il Demanio dello Stato è subentrato nella proprietà alla famiglia Savoia. L’amministrazione ha condotto importanti resaturi alla fine degli anni Novanta del Novecento. Quindi, alcune delle sale più importanti e ricche di arredi sono state aperte al pubblico.
Palazzo Chiablese sul sito MuseoTorino
Palazzo Chiablese sul sito Musei Reali Torino
Chiesa di San Francesco da Paola Chiesa e convento di San Salvario
Chiesa e convento di San Michele
Chiesa dell’Immacolata Concezione
Chiesa di Santa Teresa
Chiesa di Santa Maria di Piazza
Santuario della Consolata
Ex ospedale dei Santi Maurizio e Lazzaro
Palazzo Cavour
Palazzo Provana di Collegno
Palazzo Isnardi di Caraglio
Palazzo Carpano
Palazzo Asinari di San Marzano
Palazzo Dal Pozzo della Cisterna
Palazzo Birago di Borgaro
Palazzo Coardi di Carpeneto
Ex caserma Chiaffredo Bergia (già Collegio delle Province), ora Comando Carabinieri Regione Piemonte
Ospedale Maggiore di San Giovanni Battista e della città di Torino oggi Museo Regionale di Scienze Naturali
Palazzo Roero di Guarene
Palazzo Tapparelli d’Azeglio
Palazzo Graneri della Roccia
Circolo degli artisti
Palazzo dell’Università degli Studi, già Regia Università
Seminario metropolitano
Quartieri Militari – ex caserme negli isolati dei Santi Celso e Daniele
Palazzo Saluzzo Paesana
Palazzo di Città
Palazzo Barolo
Palazzo Lascaris
Contrada di Po
Villa della Regina, già Vigna del Cardinal Maurizio di Savoia
Piazza San Carlo
Chiesa di San Filippo Neri
Chiesa di Sant’Uberto
Santa Maria al Monte dei Cappuccini
Archivi di Corte – Archivio di Stato di Torino, sezione Corte
Chiesa del Corpus Domini
Chiesa Madonna del Carmine
Castello del Valentino
Chiesa di Santa Cristina
Basilica di Superga e convento
Castello di Rivoli
Palazzina di Caccia di Stupinigi
Chiesa di San Lorenzo
Palazzo Carignano
Collegio dei Nobili Venaria Reale
Reggia di Diana Palazzo Reale, già Ducale
Chiesa di San Francesco d’Assisi
Ex caserma Podgora (già monastero di Santa Croce), ora dipartimenti dell’Università degli Studi
Bibliografia
- Joan Blaeu, Theatrum statuum regiae celsitudinis Sabaudiae ducis, Pedemontii principis, Cypri regis. Pars prima, exhibens Pedemontium, et in eo Augusta Taurinorum, & loca viciniora, Vol. 1, apud heredes Ioannis Blaeu, Amstelodami 1682
- Vittorio Viale, Mostra del Barocco piemontese, Arti grafiche Pozzo-Salvati-Monti, Torino 1963
- Andreina Griseri, Le metamorfosi del Barocco, Giulio Einaudi editore, Torino 1967
- Rudolf Wittkower, Arte e Architettura in Italia, 1600-1750, G. Einaudi, Torino 1972
- Michela Di Macco, Giovanni Romano (a cura di), Diana trionfatrice: arte di corte nel Piemonte del Seicento, U. Allemandi, Torino 1989
- Gritella, Gianfranco, Juvarra. L’architettura, Panini, Modena 1992
- Millon, Henry A. (a cura di), I trionfi del Barocco. Architettura in Europa 1600-1750, Bompiani, Milano 1999
- 50 luoghi del Barocco a Torino, Associazione Torino Città capitale europea, Torino 2000
- Dardanello, Giuseppe – Klaiber, Susan – Millon, Henry A. (a cura di), Guarino Guarini, U. Allemandi, Torino 2006
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