Crocifissione Corpus Hypercubus di Salvador Dalí

La Crocifissione Corpus Hypercubus di Salvador Dalí è un esempio di Misticismo nucleare, elaborato dall’artista nel periodo della Guerra Fredda.

Salvador Dalí, Crocifissione Crucifixion (Corpus Hypercubus), 1954, olio su tela, 194,3 x 123,8 cm. New York, Metropolitan Museum of Art

Indice

Descrizione della Crocifissione Corpus Hypercubus di Salvador Dalí

Una figura maschile, dal corpo atletico, è sospesa in alto con le braccia aperte e le gambe tese in basso con i piedi sovrapposti. L’uomo volge poi la testa a sinistra e verso l’alto, nascondendo il viso all’osservatore dell’opera. Le sue parti intime sono poi coperte da un triangolo di stoffa bianco fissato da un cordino stretto intorno ai fianchi. Davanti a lui, sono sospesi quattro cubetti dall’aspetto metallico, bronzo lucido, mentre dietro è sospeso nell’aria un ipercubo.

Tutti gli elementi cubici sono di colore giallo bronzo, solo uno in basso ha un colore più scuro. In basso a sinistra, poi una figura femminile, in piedi sopra ad una base geometrica scura, osserva verso l’alto, in direzione del giovane uomo. Con la sua mano sinistra, tiene fermo il mantello di colore giallo, dai riflessi metallici. Il terreno in primo piano è coperto da una grande scacchiera sulla quale si proietta l’ombra geometrica dell’ipercubo. Infine, in lontananza corre una linea di montagne scure, avvolte dal cielo nero e plumbeo.

Interpretazioni e simbologia della Crocifissione Corpus Hypercubus di Salvador Dalí

Crocifissione Corpus Hypercubus è il titolo in italiano del dipinto di Salvador Dalí che presso il museo di New York è indicato come Crucifixion (Corpus Hypercubus). Questo dipinto di Salvador Dalí è un’interpretazione surrealista della Crocifissione di Cristo, narrata nei Vangeli Cristiani. Cristo è raffigurato senza ferite apparenti o segni di sofferenza, infatti il suo corpo muscoloso e teso nello sforzo e la pelle è illesa. Inoltre non sono presenti i tradizionali attributi della passione come i chiodi, la corona di spine e la ferita della lancia sul costato. Il Cristo dell’ipercubo è indenne da ogni ferita e quindi rappresenta Gesù che vince sulla morte e sulle torture, perpetrate dai suoi persecutori. Il suo aspetto sovrumano, lo fa apparire come un essere metafisico anche per via della posizione della testa che nasconde il suo viso.

La figura di Maria Maddalena in Crocifissione Corpus Hypercubus di Salvador Dalí

Gala, la compagna di Salvador Dalí, posò come modella per la figura della devota che prega ai piedi della croce, a sinistra. La donna è raffigurata infatti in molte opere del pittore, anche religiose. Gala è il soggetto principale in Sogno causato dal volo di un’ape e prestò il suo viso alla celebre Madonna di Guadalupe.

In Crocifissione Corpus Hypercubus, Salvador Dalí ha ripreso alcuni elementi surrealisti e onirici già dipinti in altre sue opere. Compaiono infatti, una figura che levita, come Gala nuda nel famoso Sogno causato dal volo di un’ape e un disteso paesaggio arido, come ne La persistenza della memoria e Le visage de la guerre. Compare anche una matrice a cubi sospesi come ne La disintegrazione della persistenza.

La figura di Maria Maddalena, con le fattezze della moglie Gala, indossa abiti eleganti, confezionati con tessuti preziosi dai riflessi setosi. La sua acconciatura non ricorda anch’essa la tradizione ma è assolutamente contemporanea all’esecuzione del dipinto. Il contrasto tra umano e divino è evocato quindi nelle due figure dipinte. Quella maschile, in alto, priva di segni di sofferenza e accostata all’ipercubo è la dimensione divina, mentre quella in basso, femminile, rappresenta la dimensione umana che contempla il divino.

L’ipercubo simbolo del divino

Nell’opera, Dalí ha rappresentato Cristo in sospensione davanti ad un ipercubo, cioè una forma geometrica complessa. L’ipercubo o n-cubo è una forma geometrica regolare immersa però in uno spazio di quattro o più dimensioni. L’ipercubo è un politopo cioè un analogo multidimensionale del concetto geometrico di poligoni e poliedri. In particolare, la croce raffigurata da Dalí, in termini geometrici, si definisce tesseratto cioè ipercubo quadridimensionale.

Si può comprendere meglio questa complessa figura geometrica se si immagina che il tesseratto si può sviluppare in 8 cubi, similmente al cubo che si può sviluppare in 6 quadrati. Comprende 16 vertici, 32 spigoli, 24 facce quadrate e 8 facce tridimensionali cubiche. Occorre anche considerare che nella dottrina cristologica il numero 8 rappresenta la figura di Cristo, come spesso si verifica nella pianta ottagonale di molti battisteri. Inoltre, l’ottavo giorno rappresenta la trasfigurazione e il Nuovo Testamento, l’eternità, la Resurrezione di Cristo e dell’umanità.

Dalí accosta i temi dell’arte sacra a quelli della geometria, generando significati che appaiono confondere l’osservatore. Infatti, la sostituzione della croce con l’ipercubo produce una sensazione di freddezza, che si discosta dalla tradizionale condizione di patos religioso. Il corpo di Cristo diventa quello di un atleta, robusto e privo dei segni della passione.

Il Manifesto dell’antimateria, il Misticismo nucleare e la Crocifissione Corpus Hypercubus

Oltre alla dimensione matematica, Salvador Dalí fece riferimento, in alcune sue opere, al mondo della scienza, in particolare della fisica. Questo interesse, nacque in seguito al tragico bombardamento del Giappone con ordigni nucleari da parte dell’esercito statunitense. La paura del nucleare, nel mondo, aumentò poi nel secondo dopoguerra con la crisi politica internazionale definita Guerra fredda. Dalí colse l’occasione per ribadire ancora una volta il suo eclettico protagonismo sulla scena internazionale, ed elaborò la sua poetica del misticismo nucleare.

Per sostanziare questa sua presenza, nel 1958, il pittore catalano scrisse il Manifesto dell’antimateria, nel quale si professò allievo di Heisenberg, il fisico tedesco Premio Nobel per la fisica nel 1932, per la creazione della meccanica quantistica. Heisenberg negli anni della seconda guerra mondiale, fu uno dei principali scienziati autori del programma tedesco sulle armi nucleari.

Questo passaggio poetico di Dalí, dai temi delle teorie di Sigmund Freud, alla questione nucleare, testimonia quanto l’artista riuscisse a cavalcare gli interessi dei media a favore della sua arte. A questa poetica appartiene anche il conseguente concetto di misticismo nucleare, una contaminazione tra dottrina cattolica, matematica e scienza. Un atro esempio di applicazione della teoria di Dalí si può osservare ne La disintegrazione della persistenza.

I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Crocifissione (Corpus Hypercubus) rimase di proprietà di Dalì negli anni 1954 e 1955. L’opera apparve per la prima volta in mostra a Roma nel 1954. Quindi il 7 gennaio 1955 la Carstairs Gallery, di New York, ne trattò la vendita a favore del collezionista Chester Dale di New York. La Chester Dale Collection donò così l’opera, nel 1955, al Metropolitan Museum of Art di New York, dove è custodita con numero d’inventario 55.5.

Dopo quasi 25 anni, il dipinto fu prestato al Centre Georges Pompidou di Parigi, al Daimaru Museum di Osaka e alla Tate Gallery di Londra da dicembre 1979 a giugno 1980. Diversi musei nel mondo, tra i quali in Giappone, Messico e Spagna, nel corso dei primi anni Ottanta del Novecento, ospitarono questa Crocifissione.

L’artista e la società. La storia dell’opera Crocifissione Corpus Hypercubus di Salvador Dalí

Salvador Dalí nacque a Figueres nel 1904 e morì nella stessa località nel 1989. L’artista dipinse Crocifissione (Corpus Hypercubus) nel 1954, quindi intorno all’età di 50 anni. Dalí firmò il dipinto, in basso a destra con l’iscrizione: Salvador Dalì. Dalí fu molto attivo nella promozione della propria pittura, soprattutto negli Stati Uniti, dove si impegnò in un ciclo di conferenze finalizzate a divulgare la teoria del misticismo nucleare. Questi incontri furono anche l’occasione per promuovere il ritorno del classicismo spirituale. Quindi, con grande enfasi preannunciò la realizzazione di un grande Cristo ipermoderno ed esplosivo, capolavoro metafico, da realizzarsi nella futura estate, seguente alle conferenze.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile della Crocifissione di Salvador Dalí

L’opera di Salvador Dalí è un esempio di iperrealismo descrittivo. Inoltre, le caratteristiche del disegno e della rappresentazione dello spazio, ricordano lo stile classico rappresentativo dei canoni del Rinascimento, come dichiarato dallo stesso artista. La superficie dipinta è levigata, le fiigure sono riccamente dettagliate e le superfici descritte nei loro materiali come si nota soprattutto nei tessuti che indossa Maria Maddalena.

La tecnica

Crucifixion (Corpus Hypercubus) è un dipinto che Dalí realizzò con velature di colori ad olio applicate su tela. L’opera misura 194,3 di altezza e 123,8 cm di larghezza.

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Bibliografia

  • Carolina Brook, Dalí, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art Anno edizione: 2000;2002, EAN: 9788809016071
  • Fiorella Nicosia, Dalí, Giunti Editore, Collana: Vita d’artista, 2010, EAN: 9788809052956
  • Salvador Dalí, Les dîners de Gala. Cene di Gala. Il ricettario surrealista di Salvador Dalí, Taschen, Collana: Varia, 2016, EAN: 9783836539753
  • Salvador Dalí, I cornuti della vecchia arte moderna, Abscondita, Collana: Miniature, 2008; 2017, EAN: 9788884166166
  • Salvador Dalí, 50 segreti magici per dipingere, Abscondita, Collana: Carte d’artisti, 2018, EAN: 9788884167279
  • Salvador Dalí, Il mito tragico dell’Angelus di Millet, Abscondita, Collana: Carte d’artisti, 2019, EAN: 9788884167903
  • Salvador Dalí, La mia vita segreta, Abscondita, Collana: Carte d’artisti, 2020, EAN: 9788884168580

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 20 febbraio 2025.

Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Salvador Dalí intitolate:

Leggi La vita e tutte le opere di Salvador Dalí

Consulta la pagina dedicata all’opera di Salvador Dalí, Crocifissione, sul sito del Metropolitan Museum of Art di New York.

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