Crocifissione di Giuseppe Maria Crespi

Giuseppe Maria Crespi dipinse un Crocifisso dai toni molto drammatici che ricorda le immagini barocche e le opere di Guido Reni.

Giuseppe Maria Crespi, Crocifissione, 1729, olio su tela, 291,5 x 187 cm. Milano, Pinacoteca di Brera

Qui trovi l’immagine dell’opera, vai al sito della del Museo

Indice

Descrizione di Crocifissione di Giuseppe Maria Crespi

Cristo è raffigurato, sulla croce, nel momento della sua morte. Il suo corpo esanime e pallido pende dalla croce. La corona di spine cinge il capo di Gesù mentre un panno avvolge i suoi fianchi. Il paesaggio intorno è scosso dagli eventi atmosferici che, secondo le sacre scritture, accompagnarono la morte di Cristo. Nel cielo, il sole viene oscurato, sulla terra si scatena, intanto, un violento terremoto. Sul terreno i soldati si accasciano a terra terrorizzati dagli eventi sovrannaturali. Infine, alla base della croce, la scala giace a terra abbandonata.

L’analisi dell’opera continua dopo questo avviso!

Scuola 2023-2024

Storia dell’arte. A breve troverai approfondimenti sulle principali epoche della Storia dell’Arte

Inoltre nuovi materiali per aiutarti nel lavoro: La descrizione del ritratto, La descrizione del paesaggio

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Analisi sintetica del dipinto Crocifissione di Giuseppe Maria Crespi

Giuseppe Maria Crespi con questa Crocifissione raggiunse una fase di rinnovamento della sua pittura. Il dipinto è considerato dagli storici un’opera molto impegnativa che segna l’adesione dell’artista alla grande tradizione classico-barocca. Crespi fu, forse, influenzato dalla conoscenza delle opere di Guido Reni.

Il Crocifisso fu commissionato a Giuseppe Maria Crespi dal mercante Giovanni Angelo Belloni. Il dipinto religioso era destinato alla chiesa di Santa Maria Egiziaca a Bologna. La Pinacoteca di Brera di Milano acquisì, poi, il dipinto nel 1811.

L’opera di Giuseppe Maria Crespi fu restaurata nel 1990. Grazie a questo intervento, il dipinto tornò così all’originale cromatismo nella parte bassa della tela.

Il modellato utilizzato da Giuseppe Maria Crespi contribuisce a definire il corpo nudo di Cristo. Il torace è scarno e le fasce muscolari  si intuiscono chiaramente sotto la pelle chiara. Le pennellate di colore ad olio sono fuse tra loro e creano superfici levigate.

Il colore del Crocifisso di Giuseppe Maria Crespi è molto scuro e contrastato. Solamente il corpo livido di Cristo è illuminato pienamente mentre i soldati sono rivelati da zone illuminate parzialmente. Il cielo scuro crea un forte contrasto e un clima drammatico.

La profondità della scena è determinata dalla sovrapposizione dei soldati in basso. Anche la scala, con la sua posizione obliqua, permette di misurare lo spazio dal primo piano al gruppo di soldati.

Il dipinto ha una composizione centrale e simmetrica determinata dalla posizione della croce. Il corpo di Cristo è ancorato alla verticale centrale e le braccia puntano agli angoli superiori del rettangolo. In basso, poi, i corpi e le braccia dei soldati, a destra, e il mantello svolazzante a sinistra, creano un rombo compositivo. Al centro della figura si trovano i piedi inchiodati  di  Cristo.

Articolo correlato

Scheda

© ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci

Bibliografia

  • Testo in preparazione

Scheda in aggiornamento. Torna fra qualche giorno e troverai ulteriori approfondimenti!

La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: giorno mese 2023.

Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Artista intitolate:

  • Testo in preparazione

Leggi La vita e tutte le opere di Artista

Link esterni

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Giuseppe Maria Crespi, Crocifissione, sul sito della Pinacoteca di Brera di Milano.

Grazie per aver consultato ADO

Le immagini pubblicate su ADO sono state prodotte in proprio e quindi sono di proprietà dell’autore.

ADO content