Effetto di sole di Vincenzo Cabianca è un angolo di strada assolato realizzato con forti contrasti di luce come solito nei dipinti macchiaioli.
Vincenzo Cabianca, Effetto di sole, ca 1868/1870, olio su tela, 30,6 x 19,5 cm (31 x 20,5 cm). Firenze, Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti
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Indice
Descrizione di Effetto di sole di Vincenzo Cabianca
La veduta sulle case del borgo dipinta da Vincenzo Cabianca è caratterizzata dai riflessi del sole sulle facciate dei palazzi in pietra. La scena dipinta mette al centro un angolo di strada che unisce due palazzi affiancati. Le ombre scure e profonde nello stipite delle finestre aumentano il senso di intensa luminosità e le persiane verdi chiuse evocano un’atmosfera deserta e torrida.
Il suolo della via sterrata, sul quale si proietta da sinistra la lunga ombra, lascia intuire la presenza di un palazzo a sinistra. I mattoni delle mura del palazzo in primo piano affiorano tra l’intonaco distaccato mentre il palazzo in secondo piano è in condizioni migliori e la facciata è coperta da intonaco bianco. Infine, un piccolo brano di cielo offre un’apertura visiva verso l’alto.
Interpretazioni e simbologia di Effetto di sole di Vincenzo Cabianca
La pittura macchiaiola è caratterizzata da paesaggi e vedute di angoli di borghi e cittadine. Cabianca si dedicò alla pittura di figura, ambientata nel paesaggio, che evidenzia l’influenza del Realismo. Le sue opere rappresentano la realtà dei piccoli centri abitati che il pittore ha visitato o i pasaggi delle località nelle quali ha vissuto. La rappresentazione di un semplice angolo di strada ha consentito a Cabianca di studiare gli effetti della luce solare sulle superfici naturali. Inoltre, i piani architettonici, diversamente orientati, diventano un pretesto per organizzare la composizione con valori formali e cromatici.
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Effetto di sole di Vincenzo Cabianca si trova a Firenze presso la Galleria d’Arte Moderna, ospitata a Palazzo Pitti con numero d’inventario [Cat. Generale] 240 (1936/ 1937) | [Comune] 121 (1912).
L’artista e la società. La storia dell’opera Effetto di sole di Vincenzo Cabianca
Vincenzo Cabianca nacque a Verona nel 1827 e morì a Roma nel 1902. Nel 1853 si trasferì a Firenze all’età di 27 anni e rimase in Toscana nei dieci anni successivi. In questo periodo dipinse una serie di vedute di borghi, paesaggi delle campagne e scorci della città toscane. Dal 1863 al 1870, Cabianca si spostò poi a Parma dove continuò la sua ricerca di soggetti ambientali. Il dipinto intitolato Effetto di sole, non datato, secondo gli storici risale quindi agli ultimi anni del soggiorno emiliano, dipinto tra il 1868 e il 1870. Gli esperti hanno ipotizzato questa datazione facendo un confronto stilistico con altre opere del periodo.
L’opinione della critica
L’evoluzione stilistica che portò Vincenzo Cabianca ad adottare una pittura più corposa, durante il soggiorno a Parma, è stata interpretata dalla critica come la concretizzazione di un’inquietudine esistenziale. Il disagio del pittore fu dovuto alla perdita di fiducia nella realtà culturale e politica del suo tempo e alla delusione nei confronti dei valori del positivismo. Cabianca decise così, consciamente o altrimenti, di riflettere il suo disagio nei paesaggi dipinti. L’impasto cromatico denso e corposo, quindi, rappresenta la sua pesantezza di vivere.
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Lo stile di Effetto di sole di Vincenzo Cabianca
Vincenzo Cabianca è considerato dagli storici dell’arte un importante esponente dei Macchiaioli. Cabianca, nel periodo in cui visse e lavorò a Parma, condusse nuove sperimentazioni che portarono ad una evoluzione della sua pittura di macchia del primo periodo. Infatti l’impasto cromatico si fece più denso e corposo. Il titolo di Effetto sole Cabianca indica il valore di indagine sperimentale degli effetti creati dalla luce solare intensa sulla superficie muraria.
La pittura dei Macchiaioli e quindi anche quella di Vincenzo Cabianca si rifà alla poetica del Realismo. Nella veduta dell’angolo di strada si coglie inoltre l’interesse ad indagare l’effetto della radiazione luminosa sulle facciate di pietra.
Anche Giovanni Fattori, attento osservatore di animali e paesaggi, si dichiarò fedele al Verismo come unica prospettiva da assumere per rappresentare la realtà. Con l’uso della macchia inoltre spariscono chiaroscuri e dettagli a favore di una rappresentazione scarna e asciutta ma immediata.
La tecnica di Effetto di sole di Vincenzo Cabianca
Effetto di sole di Vincenzo Cabianca è un dipinto realizzato con impasto di colore ad olio applicato su una tavola di 31 centimetri di altezza e 20,5 cm di larghezza.
Il colore e l’illuminazione
La veduta dipinta da Vincenzo Cabianca è caratterizzata da pochi toni di marrone e ocra utilizzati per rendere l’aspetto delle mura dei palazzi. Spiccano le persiane dipinte di verde scuro. Gran parte del dipinto è occupato dal grigio chiaro e caldo della strada illuminata che diventa più scuro e freddo nell’ombra. L’unico accenno di colore intenso è l’azzurro del piccolo stralcio di cielo che si scorge in alto a sinistra.
La luce radente del sole pomeridiano che proviene da sinistra crea ombre nette e grafiche sulle facciate delle case che scolpiscono le facciate e sottolineano i particolari architettonici. Infine, i forti contrasti di luminosità fra zone di luce ed ombra sono una cifra stilistica che ricorre nelle opere dei pittori Macchiaioli e quindi nella pittura di Cabianca.
Lo spazio
La larghezza limitata del vicolo è indicata dall’ombra dalle forme spigolose che si proietta da sinistra e suggerisce la presenza di un palazzo costruito di fronte a quelli rappresentati. Lo spazio geometrico e razionale è il prodotto delle linee di fuga delle case che convergono verso il punto di fuga oltre il bordo sinistro. Questa costruzione spaziale permette di espandere la veduta oltre i limiti della tela.
Il palazzo in secondo piano, orientato con un diverso angolo, fa da sfondo al primo e imprime un diverso andamento allo sguardo dell’osservatore che corre lungo le due facciate. In alto, a sinistra, il piccolo brano di cielo bidimensionale crea una fuga visiva dall’interno dello stretto angolo del vicolo che contiene la scena e racchiude la veduta. Infine, il punto di vista evidente dalla posizione di osservazione della scena e l’angolo di rappresentazione si avvicinano alla ripresa fotografica.
La composizione e l’inquadratura
Effetto di sole è un dipinto rettangolare con una inquadratura vicina alla sensibilità delle riprese fotografiche. La verticalità della composizione asseconda l’altezza delle mura e valorizza la superficie scabra e imperfetta della facciata in primo piano. La struttura compositiva è interamente articolata su linee oblique di diversa angolatura che imprimono un movimento virtuale verso il fondo. Il triangolo irregolare di strada, giocato su soli due toni di campiture bidimensionali di colore ocra, permette di apprezzare la grana pittorica della facciata e aumenta la sensazione di degrado che però non assume un valore di abbandono ma di stratificazione temporale.
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Bibliografia
- F. Dini, Cabianca e la civiltà dei macchiaioli, Polistampa, 2007, EAN: 9788859602095
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 29 novembre 2022.
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