Emilie Flöge di Gustav Klimt

Emilie Flöge di Gustav Klimt è il ritratto in stile donna-gioiello della famosa stilista viennese della Secessione e compagna dell’artista.

Gustav Klimt, Emilie Flöge, 1902, olio su tela, 181 x 84 cm. Vienna, Historisches Museum der Stadt

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Indice

Descrizione di Emilie Flöge di Gustav Klimt

La protagonista del dipinto è in posa e dipinta al centro dell’opera. Il corpo è rivolto a sinistra dell’osservatore e la Flöge assume una posa elegante e decisa. Il suo braccio destro è abbandonato lungo il corpo mentre la mano sinistra è poggiata sul fianco. La giovane veste un abito dal tessuto decorato e aperto sul davanti con un décolleté quadrato.

Interpretazioni e simbologia di Emilie Flöge di Gustav Klimt

Gustav Klimt dipinse molti ritratti per le donne dell’alta borghesia viennese. Tra i tanti celebri ritratti vi è quello di Emilie Flöge che fu la compagna di Klimt per molti anni. La donna era proprietaria di un Atelier di moda a Vienna per il quale Klimt disegnò diversi modelli di abiti. Uno fra questi è proprio quello rappresentato nel dipinto. Lo stile di  tutti i suoi modelli  si ispirava all’Oriente. Gli abiti, infatti, ricordavano i caffettani che lo stesso artista era solito indossare nel suo studio.

Emilie Flöge fu una nota disegnatrice di abiti viennese che diresse con le due sorelle il suo atelier per 34 anni. Inoltre, divenne la compagna esistenziale di Gustave Klimt e modella per alcuni suoi suoi dipinti. Compare infatti come figura femminile ne Il bacio o compimento. Emilie Flöge ispirò anche altri artisti  della Secessione e del Wiener Werkstätte, nati a cavallo tra Ottocento e Novecento. La relazione con Gustave Klimt, suppur intensa, fu, forse, del tutto platonica. I due non vissero mai insieme, probabilmente, a causa del carattere possessivo di Klimt. Alla morte dell’artista, nel 1918, fu proprio Emilie a curarne il lascito testamentario.

Emilie Flöge e Gustav Klimt

Emilie Flöge nacque a Vienna il 30 agosto del 1874 da una famiglia della media borghesia. Nel 1890, la sorella Helene sposò, Ernst, fratello di Klimt. Sfortunatamente, un anno dopo, il giovane morì. Klimt divenne, così, una figura protettiva per le due sorelle e tutore della nipote in fasce. Emilie conobbe, quindi, Gustav all’età di 17 anni. L’artista era un uomo di 29 anni, già affermato nell’ambiente artistico e culturale della città. Emilie ispirò immediatamente la creatività del maestro. Infatti compare all’interno di un dipinto realizzato l’anno successivo al loro incontro. Il famoso ritratto è del 1902.

Emilie Flöge e la Secessione viennese

Nel 1904, la giovane aprì, con le due sorelle, il  Salon Schwester Flöge a Vienna. Lo spazio interno fu arredato da due architetti famosi della Wiener Werkstätte, Kolo Moser e Josef Hoffmann. Sue clienti furono importanti donne dell’alta società viennese quali Clarissa Rothschild, Eugenie Primavesi e Adele Bloch Bauer. La sua attività entrò in crisi nel 1938 con l’Anschluss, l’annessione dell’Austria alla Germania di Hitler. Le facoltose clienti ebree fuggirono all’estero ed Emilie Floge venne dimenticata. Emilie, però, non dimenticò mai Klimt. In una stanza, rigorosamente chiusa, la donna tenne il cavalletto del maestro e un armadio con i suoi abiti. Emilie Flöge morì nel 1952.

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Il ritratto di Emile Flöge non fu apprezzato dalla famiglia della giovane. Così, nel 1908  la città di Vienna acquistò l’opera.

La storia dell’opera Emilie Flöge di Gustav Klimt

Negli anni del primo Novecento, Gustav Klimt fu il ritrattista più in voga delle signore dell’alta borghesia viennese. Nel 1967 Johannes Dobai e Fritz Novotny redassero un catalogo aggiornato di circa 330 opere dell’autore. Molte di queste risultarono perdute alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Quasi un terzo di tutta la produzione dell’autore riguardò ritratti di donne dell’alta borghesia viennese.

Klimt dipinse anche paesaggi ma in minima parte. Nell’atelier di Gustav Klimt, ogni giorno, si recavano in visita giovani belle modelle e signore dell’alta società di Vienna. Klimt disegnava i loro corpi e le riprendeva in posizioni nobili ed eleganti.

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Lo stile di Emilie Flöge di Gustave Klimt

L’abito indossato da Emilie Flöge è decorato con piccoli segni grafici inseriti all’interno di una campitura bidimensionale. Inoltre, Klimt elaborò anche la sua firma in tal senso trasformandola in un monogramma semplice ed elegante. Il Ritratto di Emile Flöge è, forse, il primo dipinto di Klimt nel quale compare la tipologia della “donna-gioiello”. Infatti la figura di Emilie è impreziosita da una decorazione che incastona il suo corpo. Inoltre la posa è elegante e iconica. Le parti scoperte sono dipinte con uno stile tradizionale che tende la pelle levigata. La decorazione dell’abito e lo sfondo, invece, sono risolti con interventi e segni grafici. Il ritratto anticipa, nella sua concezione, quelli più celebri del 1906-1907.

La tecnica

Il Ritratto di Emilie Flöge è realizzato con colori ad olio su una tela di 181 cm di altezza e di 84 cm di larghezza.

Il colore e l’illuminazione

Il ritratto dipinto da Gustave Klimt presenta un fondo molto scuro che mette in evidenza la figura della protagonista. Il suo incarnato è chiaro e il viso ravvivato da rossori sulle guance. L’abito invece è impreziosito da decorazioni geometriche colorate con colori freddi e vivi. In basso infine due ampie zone di colore ocra scuro avvolgono la figura.

Lo spazio

La protagonista ritratta nell’opera emerge da uno sfondo scuro che non mostra alcun particolare architettonico.

La composizione e l’inquadratura

Il Ritratto di Emilie Flöge è di forma rettangolare con inquadratura sviluppata in verticale. La figura della modista è posta al centro e occupa l’intera altezza dell’opera.

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Bibliografia

  • Eva Di Stefano, Gustav Klimt. L’oro della seduzione, Giunti Editore, Collana: Atlantissimi, 2017, EAN: 9788809850170

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 31 gennaio 2021.

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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Gustav Klimt, Emilie Flöge, sul sito dell’Historisches Museum der Stadt di Vienna.

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