Gabrielle d’Estrées e sua sorella è un dipinto realizzato da un artista appartenente alla scuola di Fontainebleu. Il significato rimanda, forse, alla fertilità femminile.
Anonimo francese del XVI secolo, Gabrielle d’Estrées e sua sorella, 1593-1594, tecnica? 96 x 125 cm. Parigi, Musée du Louvre
Indice
Descrizione del dipinto di anomino francese Gabrielle d’Estrées e sua sorella
Nel primo piano del ritratto di Gabrielle d’Estrées sua sorella sono raffigurate le due donne. Le sorelle sono rappresentate nude dal ventre in su e immerse in una vasca. La vasca è piena d’acqua e foderata, dall’interno, con un telo molto leggero. La sorella di destra ha una capigliatura elaborata, verso l’alto e un orecchino di perla all’orecchio destro. Tiene con due dita, pollice indice il capezzolo della sorella di destra. Questa ha la capigliatura simile alla sorella di sinistra e il medesimo orecchino all’orecchio sinistro. Tiene in mano, con pollice e indice della mano sinistra un anello.
Ai lati, in alto a destra e a sinistra si aprono due cortine di tende. La prima cortina lascia intravedere le due donne. La seconda cortina, creata con il risvolto del telo appoggiato su di una trave, è parzialmente chiusa. Si intravede tra i due teli, messi di traverso, l’interno di una stanza. A sinistra una donna è intenta a cucire seduta. Davanti a lei un tavolo coperto da un telo. Sul fondo si trova un caminetto acceso con un quadro di fattura rinascimentale al di sopra di esso. Tra il caminetto e la donna è disposto sul muro un piccolo specchio rettangolare. Pavimento e muro di fondo sono semplici e privi di ogni decorazione.
Interpretazioni e simbologia del dipinto Gabrielle d’Estrées e sua sorella, anonimo francese del XVI secolo
Il doppio ritratto con donne in vasca da bagno si rifà a un prototipo precedente. Si tratta del Ritratto allegorico di Diana di Poitiers, dipinto intorno al 1570, che si trova presso la National Gallery di Washington. L’iconografia di questa immagine simboleggia, forse, la fertilità.
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Lo stile del dipinto Gabrielle d’Estrées e sua sorella
Le figure sono state disegnate con una resa anatomica molto idealizzata. Il corpo nudo delle due Sorelle non presenta un modellato anatomico evidente. Anche le mani sono stilizzate, dalle dita affusolate e poco disegnate. Alcuni particolari ricordano il manierismo italiano, soprattutto di Rosso Fiorentino, Primaticcio, Niccolò dell’Abate e forse Cellini. Altri sono da ispirati allo stile fiammingo. Nell’insieme, nonostante il dipinto sia stato realizzato negli ultimi anni del Cinquecento, non evidenzia importanti richiami al classicismo. Le stoffe e i panneggi sono stati modellati in modo essenziale prestando attenzione al peso del tessuto. Le pieghe sono costruite in modo spigoloso e poco armonico. Soprattutto l’abito della donna in secondo piano è privo di forti contrasti, chiaroscuri e di un disegno elaborato. Lo stile del dipinto ricorda la prima scuola di Fontainebleau che fu proprio ispirata dal manierismo italiano.
Il colore e l’illuminazione
Su tutto il ritratto di Gabrielle d’Estrées e sua sorella prevale il rosso. La prima cortina di tende è di colore rosso, molto acceso, lumeggiato con pennellate tendenti al rosa salmone. L’interno di questi teli è porpora scuro e, dai riflessi dipinti, sembra un tipo di tessuto, più opaco. Il fondo e il pavimento sono di un bruno tendente rosso scuro. Anche l’abito della donna in secondo piano è d tonalità rossa seppur meno satura.
Le due donne sono dipinte con un colore molto chiaro. La loro pelle è diafana e riflette la luce come una porcellana bianca. Il telo leggero, che riveste la vasca, è bianco con riflessi più scuri che, probabilmente, indicano il colore della vasca che traspare dal velo. Il tavolo davanti al camino è coperto da una tovaglia verde, che crea un contrasto di complementari con il rosso diffuso. Il camino è grigio caldo. Anche la porzione del dipinto che si vede in alto è tendente al rosso.
L’illuminazione è frontale e ideale. Non si intravede una chiara fonte luminosa artificiale o naturale. Anche l’interno della stanza è illuminato in modo poco identificabile. Il bagliore sul tavolo pare quello di una luce artificiale proveniente dal centro e da sinistra. La donna, invece, è illuminata frontalmente e priva di ombre profonde. Tutto il resto del dipinto che ritrae Gabrielle d’Estrées e sua sorella, in primo piano, è illuminato dalla fonte luminosa centrale.
Lo spazio
La larghezza della vasca si può valutare dal riflesso dell’acqua, interno, che lambisce il suo bordo opposto, contro il telo. Verosimilmente è sufficiente a contenere i corpi delle due donne. Lo spazio della stanza è valutabile considerando la prospettiva di grandezza delle donne. I particolari architettonici che possono contribuire, attraverso la prospettiva geometrica, sono pochi. Non si intravede la linea di fondo tra pavimento e muro. Il cammino è ritratto frontalmente. Si possono, quindi, percepire le linee di profondità dell’interno di una mensola che sostiene la trabeazione orizzontale. Nell’insieme la profondità è costruita attraverso la prospettiva di sovrapposizione. In primo piano la sponda della vasca. Seguono, poi, i corpi delle due sorelle. Quindi, bordo opposto della vasca. Le cortine di tende e la scena del fondo con la donna il tavolo e il camino acceso.
La composizione e l’inquadratura
Il ritratto di Gabrielle d’Estrées e sua sorella è orizzontale. Il bordo è sufficiente per mettere in risalto le figure delle due donne lasciando poco spazio intorno a loro. Un’ulteriore cornice interna è definita dal bordo in basso della vasca, dalle due Cortine di tende laterali e dalla trave superiore. La scena che si svolge al fondo della stanza potrebbe essere un quadretto a sé. Gli occhi delle due sorelle puntano direttamente verso l’esecutore del dipinto.
Guardano verso l’esterno e dichiarano, la loro consapevolezza di essere di fronte ad un pubblico. Il centro psicologico dell’immagine è la mano della sorella di sinistra che stringe il capezzolo della donna destra. La composizione è simmetrica. Questa regolarità è, però, interrotta dal la scena di fondo. La direzione delle direttrici di movimento va dalla sorella di sinistra quella di destra seguendo il gesto che compie con la mano. Questa direttrice curva verso il braccio sinistro della sorella bionda e segue la flessione dell’avambraccio fin sulle dita che reggono anello.
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Bibliografia
- Carmelo Occhipinti, Fontainebleau e la fama di Leonardo da Vinci. Il mito della «seconda Roma» nella Francia del XVI secolo, Universitalia, 2011, EAN: 9788865071090
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 13 febbraio 2020.
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