Gesù Buon Pastore è un mosaico che si trova all’interno del Mausoleo di Galla Placidia di Ravenna e nel quale Cristo è circondato da un gregge di pecore, simbolo dei fedeli.
Gesù Buon Pastore, prima metá del V secolo a.C, mosaico. Ravenna, Mausoleo di Galla Placidia, Lunetta sopra l’ingresso, braccio settentrionale
Qui trovi l’immagine dell’opera, vai al sito della del Museo
Indice
Descrizione del mosaico Gesù Buon Pastore
Gesù regge una croce, siede su delle rocce e pascola alcune pecore. Ha l’apparenza di un giovane uomo dai capelli lunghi e ondulati. Cristo indossa una tunica dorata e un mantello dello stesso colore, inoltre porta dei sandali ai piedi. Gesù è seduto su una roccia e guarda verso sinistra mentre con la mano destra accarezza il muso di una pecora. A sinistra due pecore sono in piedi e una è accovacciata verso l’angolo in basso. A destra altre tre pecore pascolano tranquillamente.
Interpretazioni e simbologia di Gesù Buon Pastore
Il mosaico di Gesù Buon Pastore è un’immagine di tipo religioso. Al centro è visibile Gesù che si riconosce dagli attributi iconografici quali la croce e l’aureola. La croce che regge sulla destra rappresenta il suo sacrificio per l’umanità. Le pecore invece rappresentano i fedeli riuniti intorno a Gesù.
A sinistra, dietro le pecore si osserva una collina, nella quale si trova il sepolcro di Cristo. Le pecorelle sono rivolte a Gesù perché è la loro guida. La tunica dorata di Cristo simboleggia la sacralità e la regalità della sua immagine. L’aureola invece nella tradizione iconografica cristiana significa santità.
Questa immagine è una allegoria cioè un dipinto che rappresenta un concetto astratto. In tale forma di rappresentazione si usano normalmente personaggi o simboli. Nel caso specifico Gesù è raffigurato come un pastore che sorveglia e guida il gregge dei fedeli.
Il mosaico intitolato Gesù Buon Pastore si trova all’interno del Mausoleo di Galla Placidia sulla lunetta dell’ingresso. Un Mausoleo è una tomba eccezionale di grandi dimensioni di solito costruito per ospitare persone importanti quale un imperatore.
L’analisi dell’opera continua dopo questo avviso!
Scuola 2023-2024
Storia dell’arte. A breve troverai approfondimenti sulle principali epoche della Storia dell’Arte
Inoltre nuovi materiali per aiutarti nel lavoro: La descrizione del ritratto, La descrizione del paesaggio
I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
Galla Placidia, l’imperatrice d’Occidente fece costruire a Ravenna il suo Mausoleo nel 421 al 427. Il Mausoleo di Galla Placidia fu tra i primi dell’arte bizantina.
L’artista e la società. La storia del mosaico Gesù Buon Pastore
Galla Placidia si recò a Ravenna nel 425 per reggere il potere in vece del figlio Valentiniano III troppo giovane ed inesperto. La madre dell’imperatore si affrettò così a promuovere la costruzione di edifici sacri per sottolineare la sua vocazione religiosa. Il Mausoleo di Galla Placidia fu edificato allo scopo di ospitare la madre dell’imperatore dopo la morte. Galla Placidia però morì a Roma nel 450 d.C. Gli storici non conoscono il luogo della sua sepoltura che forse corrisponde al Mausoleo onoriano all’interno dall’antica basilica di San Pietro.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile di Gesù Buon Pastore
La lunetta nella quale si trova il mosaico presenta uno stile pittorico simile alla pittura Romana. Le figure poi assumono pose naturali. Inoltre la scena raffigura elementi realistici come le piante, i cespugli e le colline.
La tecnica
Il Gesù Buon Pastore è un’opera realizzata con la tecnica del mosaico. I materiali utilizzati sono il vetro, le pietre dure colorate e pezzi di intonaco colorato. Le tessere sono applicate sulla parete attraverso l’intonaco ancora umido. Per creare l’illusione di luci in movimento sulla superficie mosaicata le tessere sono poi orientate in diverse direzioni.
Il colore e l’illuminazione
La tonalità più evidente del mosaico è il verde, mentre in alto il blu-azzurro è più brillante. Nell’insieme questo mosaico presenta una temperatura cromatica fredda. Le pecore sono bianche con diverse sfumature di grigio e ocra. Infine al centro l’abito di Cristo è di colore dorato come la croce e l’aureola.
Lo spazio
Nel primo piano si notano alcune pecore e al centro la figura di Gesù. Dietro in secondo piano vi sono poi altre pecore e le due colline con la vegetazione. La profondità è rappresentata dalla disposizione delle figure verso l’alto e non dalla loro diminuzione di grandezza.
La composizione e l’inquadratura
Il mosaico del Buon Pastore ricopre la parete frontale della lunetta quindi la sua forma si adatta a tale sede. La composizione è simmetrica e si comprende dalla disposizione delle pecore a sinistra e a destra di Gesù.
© ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci
Bibliografia
- Claudio Marabini, I mosaici di Ravenna, Istituto Geografico De Agostini Collana: Documenti d’Arte, 1981, EAN: 2560733017211
- Silvia Pasi, Ravenna, San Vitale. Il corteo di Giustiniano e Teodora, 1 dicembre 2005, Franco Cosimo Panini, Collana: Figure, EAN: 9788882908317
- Clementina Rizzardi, Il mosaico a Ravenna. Ideologia e arte, Ante Quem, Collana: Studi e scavi. Nuova serie, 2012, EAN: 9788878490680
- Jutta Dresken-Weiland, Mosaics of Ravenna. Ediz. a colori, 27 luglio 2017, Jaca Book, EAN: 9788816605404
- Jutta Dresken Weiland, I mosaici di Ravenna, Jaca Book, 2017, EAN:9788816605138
La scheda è completa. Periodicamente troverai ulteriori approfondimenti, a presto!
La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 3 dicembre 2019.
Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere dell’epoca bizantina intitolate:
- L’imperatore Giustiniano e il suo seguito
- Il corteo di Teodora
- Il Corteo delle Sante Vergini
- Gesù Buon Pastore del Mausoleo di Galla Placidia di Ravenna
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Gesù Buon Pastore, sul sito del cidm – banca dati mosaico.
Grazie per aver consultato ADO
Le immagini pubblicate su ADO sono state prodotte in proprio e quindi sono di proprietà dell’autore.