La Lavandaia di Honoré Daumier

La Lavandaia è un dipinto che Honoré Daumier realizzò per dare voce alle donne del popolo che esercitavano tale pesante lavoro nelle città. L’artista con i suoi lavori volle denunciare le condizioni del poveri e fustigare i costumi della ricca borghesia.

Honoré Daumier, La Lavandaia, 1863 circa, olio su legno, 49 x 33,5 cm. Parigi, Musée d’Orsay

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Indice

Descrizione de La Lavandaia di Honoré Daumier

La Lavandaia sale a fatica i gradini che conducono alla Senna. Con il braccio sinistro stringe un fardello di panni che ha appena lavato. Con la destra accompagna nella salita la piccola figlia che ha portato al lavoro. La donna è vestita con abiti semplici che la ricoprono interamente. La bambina indossa un’ampia veste priva di qualsiasi decorazione. Nella mano destra stringe una paletta uno strumento che imparerà ad usare molto presto. In basso si intravede scorrere l’acqua della Senna e sullo sfondo la veduta è chiusa dai bastioni e dalle abitazioni dei parigini.

Interpretazioni e simbologia de La Lavandaia di Honoré Daumier

Honoré Daumier fu un artista interessato alla condizione dei lavoratori delle città industrializzate del Secondo Impero in Francia. La sua fu un’arte di denuncia verso la povertà del popolo e la precarietà del loro lavoro. La Lavandaia è un dipinto che denuncia il pesante lavoro  al quale erano sottoposte le donne del popolo al servizio della classe borghese. Come Millet anche Daumier assunse come soggetti principali le classi più povere rappresentandole senza l’ottica folcloristica o pittoresca tipica del XVIII secolo. Infatti la sua Lavandaia o i contadini di Millet assumono una tragicità che li rende protagonisti si un dramma epocale. Diversamente da loro Boucher, Fragonard o Hubert Robert rappresentarono tali soggetti in ambiente sereno come elemento decorativo alle loro scene cortesi.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

La prima versione del dipinto fu esposta al Salon del 1861. Ne esistono infatti altre due molto simili. La versione esposta al Musée d’Orsay fu acquistata dall’Ufficio per i Musei Nazionali nel 1927 in seguito alla vendita della collezione Paul Bureau. Venne quindi destinata al museo del Louvre e nel 1986 passò al Museo d’Orsay.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile del dipinto La Lavandaia di Honoré Daumier

Per creare immagini forti ed efficaci Honoré Daumier utilizzò tinte accese e potenti contrasti di luminosità. Le forme poi sono rimarcate con linee scure che ritagliano le figure dal fondo. Inoltre le fisionomie sono spesso deformate in senso caricaturale per dare ai personaggi maggiore forza espressiva. I personaggi, come nei dipinti di Millet, possiedono un volume deciso e una presenza che li avvicina alle figure di Michelangelo. I volti della Lavandaia e della figlia sono in ombra e non rivelano le loro fisionomie. I personaggi sono infatti simbolo di una intera classe di lavoratrici. Gli edifici di fondo non terminati mettono maggiormente in risalto le due figure in primo piano.

Approfondimenti

Daumier fu un artista che sperimentò diversi linguaggi. Oltre che pittore fu un celebre illustratore e vignettista le cui caricature erano pubblicate sui media dell’epoca. Fu anche scultore sempre attento alla vita delle classi più povere e fustigatore dei costumi dei ricchi borghesi.

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Honoré Daumier, La Lavandaia, sul sito del Musée d’Orsay di Parigi.