I funerali di Pasolini è il titolo di un dipinto dell’artista francese Kérozen che celebra il grande intellettuale italiano.
Immagine: René Kérozen, I funerali di Pasolini, olio e oro su 9 tele, 2024, 240 x 300 cm, proprietà dell’autore. Courtesy René Kérozen
Pier Paolo Pasolini è ormai diventato un’icona della cultura italiana e la sua grandezza è riconosciuta anche da ambienti che in vita lo condannarono. Ignoti uccisero Pasolini sulla spiaggia di Ostia, nella notte tra il primo e il 2 novembre 1975. Le indagini portarono all’arresto di Pino Pelosi, un giovane di 17 anni. Pelosi si dichiarò colpevole ma nel tempo ritrattò. Ad oggi, l’omicidio di Pier Paolo Pasolini rimane un mistero italiano intriso di politica, criminalità organizzata e massoneria deviata. Da questa data, tanti artisti hanno celebrato il suo lavoro e hanno tratto ispirazione dai suoi testi.
I funerali di Pasolini di Kérozen
Kérozen, ha voluto rendere omaggio al Poeta con un ritratto e con la scena dei suoi funerali. L’artista ha vissuto a Roma, proprio come Pasolini ma ora si è stabilito ad Arpino e dipinge immerso in una bellissima natura. Le sue opere oscillano tra Pop e Medialismo e sono spesso immagini ingrandite di figure umane che popolano scene naturali. La natura di Kérozen è solare e mediterranea, delineata con dettagli lucidi dai colori opulenti. La ricchezza cromatica è evidente nell’uso compositivo del colore, sganciato dalla necessità del reale. Infatti i volti, i corpi e la vegetazione che animano i dipinti di Kérozen sono vibranti di contrasti timbrici che eccitano lo sguardo dell’osservatore.
Con questa pittura che sprigiona energia, Kérozen ha reinterpretato la foto d’epoca con un’opera di grandi dimensioni che monumentalizza l’evento. Questo dipinto porta avanti l’importante tradizione della pittura celebrativa che commemora i grandi nel loro ultimo viaggio umano. Mi vengono in mente I funerali di Togliatti di Renato Guttuso e il meno noto I funerali di Tiziano di Enrico Gamba dove la pittura trasforma un momento in eternità.
La scena riprodotta da Kérozen non ha però intenzioni politiche o provocatorie. Si tratta invece di un omaggio del tutto personale al Poeta che fu anche lui artista e pittore. Di sicuro amava i paesaggi e le genti del mediterraneo, i colori accesi e le atmosfere solari. Kérozen ha fotografato il ritratto di Pasolini in esterno, circondato dalla vegetazione autunnale. Il viso del poeta sembra così comparire tra i rami e tornare a vivere.
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