La Conferma della Regola fa parte del ciclo dedicato a San Francesco dipinto da Giotto o da aiuti all’interno della Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi.
Giotto, La conferma della Regola, 1290 – 1295 ca., affresco, 270 x 230 cm. Assisi, Basilica Superiore di San Francesco
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Indice
Descrizione de La conferma della Regola di Giotto
L’affresco attribuito a Giotto ha come soggetto principale Innocenzo III che approva la Regola francescana. Papa Innocenzo III sogna San Francesco che sorregge la Chiesa. Di conseguenza al sogno, il pontefice approva così la Regola professata dai frati Francescani, seguaci di San Francesco. Il Santo è inginocchiato per ricevere la benedizione papale mentre porge a Innocenzo III la richiesta scritta. La sua espressione è umile e sorridente. Il suo volto è scarno e incorniciato da una folta barba. I suoi compagni sono anche loro in ginocchio di fronte a Innocenzo III. I Cardinali, invece, sono in piedi a fianco del pontefice in atteggiamento di rispettosa partecipazione. Il sacro evento è ambientato all’interno di uno spazio importante e ricco di decoro. I frati indossano umili sai mentre Papa Innocenzo III veste un abito regale e un pallio candido. I religiosi sono infine accuratamente abbigliati con le vesti di circostanza.
Interpretazioni e simbologia de La conferma della Regola di Giotto
La Conferma della Regola Francescana da parte di Innocenzo III è narrata nella Legenda Maior (III, 10), la biografia di San Francesco. San Bonaventura da Bagnoregio scrisse il testo tra il 1260 e il 1263. San Francesco, tra 1209 e il 1210, insieme a dodici compagni si recò a Roma al cospetto di Papa Innocenzo III. Lo scopo del Santo era quello di ottenere dal Pontefice la conferma della Regola del nuovo ordine dei Frati Minori. I principi sui quali si basava la regola di vita e fede di Francesco erano di povertà, castità e obbedienza. Papa Innocenzo III in seguito al sogno approvò oralmente la Regola, presentata da Francesco sotto forma di breve testo con citazioni del vangelo che accreditavano le sue scelte religiose.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
La conferma della Regola e il ciclo di affreschi dedicati alla vita di san Francesco fa parte di un programma molto rigoroso. La committenza decise di rappresentare gli episodi della vita del Santo attraverso scelte iconografiche coerenti con la biografia di San Francesco scritta da San Bonaventura.
L’artista e la società. La storia dell’opera
L’affresco si trova nella parete settentrionale della navata nella Basilica Superiore di San Francesco in Assisi. Si tratta del settimo tra i ventotto affreschi dedicati alle Storie di San Francesco d’Assisi.
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Lo stile de La conferma della Regola di Giotto
I personaggi che compaiono nella scena hanno volti ed espressioni realistiche. Il modellato dei volti è intenso e l’illuminazione crea delle ombre profonde. Il chiaroscuro inoltre, determina dei volumi molto evidenti. L’impostazione de La conferma della regola ricorda quella de La Predica dinanzi a Onorio II. Alcuni critici notano però che ne La conferma della regola i personaggi sono meno espressivi e le posture più statiche e tradizionali. Per questo motivo ipotizzano sia stato il Maestro di Isacco a realizzare l’affresco. Secondo un’altra ipotesi invece l’opera sarebbe opera di aiuti.
Il colore e l’illuminazione
Le architetture, in alto, sono colorate in ocra e marrone abbastanza saturi. I sai dei frati sono tendenti al grigio mentre le vesti di Innocenzo III e dei religiosi che lo accompagnano sono più sontuose, in rosso e bianco. Il fondo, la cortina che copre le pareti e i gradini sui quali di trova il pontefice, sono invece colorati con toni freddi e chiari.
Lo spazio
L’ambiente nel quale Papa Innocenzo III benedice San Francesco è di natura prospettica. Le fughe della parte in alto convergono verso la verticale centrale a spina di pesce e non verso un unico punto. Si coglie, infatti, la struttura geometrica delle volte a botte e delle mensole. La prospettiva utilizzata nella parte superiore dello spazio e lo scorcio delle mensole sono intuitivi. I personaggi e l’ambiente sono, inoltre, coerenti e i gruppi di figure sono integrati con l’architettura. Lo spazio, in questo affresco di Giotto, assume una reale profondità. I frati sono infatti sovrapposti in gruppo e non allineati su una unica fila parallela al piano pittorico. Giotto abbandonò così le convenzioni della tradizione bizantina. L’artista sperimentò in questo affresco, e in altri del ciclo, una visione dello spazio dipinto più tridimensionale.
La composizione
La scena che illustra La conferma della Regola a San Francesco si può suddividere in due parti. Giotto, con questa suddivisione, volle probabilmente rappresentare l’essenza delle due realtà religiose. A destra vi è il pontefice con la corte papale. In questa parte i colori sono saturi e le vesti sono ricche ed eleganti. A sinistra, invece, si trovano i frati francescani dai colori più spenti e vestiti con dei sai. Da una parte vi è la Chiesa sovrana e temporale, dalla parte opposta la Chiesa spirituale.
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