La disintegrazione della persistenza di Salvador Dalí è un dipinto che risale agli anni del secondo dopoguerra e richiama il clima politico internazionale della Guerra Fredda.
Salvador Dalí, La disintegrazione della persistenza, 1952 – 1954, olio su tela, 25,4 x 33 cm. St. Petersburg, Florida, The Dalí Museum
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Indice
Descrizione di La disintegrazione della persistenza di Salvador Dalí
Il paesaggio surrealista dipinto da Salvador Dalí mostra una realtà fantastica nella quale elementi terrestri e marini si integrano in una scena simbolica. La parte terrestre è visibile in alto ed è rappresentata dal promontorio dipinto a destra e dagli alberi spogli. La parte marina, invece, si sviluppa sotto la membrana semitrasparente, tesa dai tronchi che rappresenta la superficie del mare. In basso, nello spazio si distribuiscono ordinatamente dei parallelepipedi grigi, di diverse dimensioni. La loro disposizione crea una griglia modulare che scandisce prospetticamente una parte del dipinto.
Alcuni oggetti di forma conica si allineano con i blocchi, verso il centro, mentre altri seguono il profilo dell’orologio che si trova al centro. Altri, ancora, penetrano nel ventre del pesce dipinto a destra.
Dal ramo spoglio scende mollemente un secondo orologio e altri due si trovano a destra, sopra e sotto la matrice. Una metà di viso, fluida e molle, è posata sui blocchi accanto al pesce. Infine, all’orizzonte, avanza una figura metallica dalle forme arrotondate che risulta essere la rotella di carica dell’orologio appeso.
Interpretazioni e simbologia di La disintegrazione della persistenza di Salvador Dalí
Disintegration of Persistence è il titolo in inglese con il quale l’opera di Salvador Dalí è indicata presso il The Dalí Museum di St. Petersburg in Florida, negli USA. In Italia il dipinto è conosciuto come La disintegrazione della persistenza. La formazione rocciosa che compare nel dipinto si ispira a quella realmente esistente nella baia di Cullera. Nella zona, in Spagna, si trova infatti Il triangolo Daliniano. Si tratta di tre località nelle quali è presente la memoria di Salvador Dalí, il Castello di Gala a Pubol, il Teatro Museo a Figueres e la Casa Museo a Port lligat (Cadaqués).
Disintegrazione della Persistenza è un dipinto che si ricollega con un altro molto noto di Salvador Dalí intitolato Persistenza della Memoria, realizzato nel 1931. Disintegrazione, del 1952-1954, invece, presenta un mondo alterato dagli effetti dell’era nucleare.
I blocchi solidi e rettangolari che compaiono nel dipinto rappresentano la “fonte di energia atomica“. Inoltre la testa del Grande Masturbatore assume una forma fluida. Nel dipinto sono presenti oggetti che ricordano missili balistici che volano sullo sfondo. Si tratta di un chiaro riferimento al pericolo dell’uso di armi atomiche, simboleggiate e nascoste con le sembianze di un corno di rinoceronte. Secondo i curatori del museo statunitense, Dalí scelse di raffigurare il corno di rinoceronte perché lo considerava un simbolo di assoluta perfezione. Per questo il corno dell’animale comparve spesso in questa fase della sua carriera, all’inizio degli anni Cinquanta del Novecento. Proprio da questa presenza quegli anni furono indicati dagli storici dell’arte il suo “periodo rinoceronte“.
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The Disintegration of the Persistence (La Disintegrazione della memoria) di Salvador Dalí si trova presso il Salvador Dalí Museum, Inc. St. Petersburg della Florida, USA. È Conservato con numero d’inventario 2007.10. A. Reynolds & Eleanor donarono il dipinto al museo.
L’artista e la società. La storia dell’opera La disintegrazione della persistenza di Salvador Dalí
Salvador Dalí dipinse La disintegrazione della persistenza intirno agli anni 1952 – 1954. La presenza della formazione rocciosa ispiratrice nella baia di Cullero e dell’ulivo abbandonato mettono questo dipinto, esposto al The Dalí Museum della Florida, in relazione con l’opera preesistente, del 1931, intitolata La persistenza della memoria.
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Lo stile de La disintegrazione della persistenza di Salvador Dalí
Salvador Dalí è considerato un maestro del Surrealismo artistico e la sua vita fu segnata dal carattere istrionico che lo rese un personaggio mediatico. La pittura di Dalí è caratterizzata da uno stile fortemente iperrealistico. Invece, le scene sono costruite con elementi che non coesistono, secondo la nostra esperienza quotidiana. Questa associazione crea un senso di smarrimento nell’osservatore. Inoltre sono spesso presenti inganni ottici che si basano sul sapiente utilizzo delle regole della percezione visiva.
La tecnica della La disintegrazione della persistenza di Salvador Dalí
La disintegrazione della persistenza di Salvador Dalí è un dipinto realizzato con colori ad olio su una tela di 25,4 centimetri di altezza e 33 cm di larghezza.
Il colore e l’illuminazione
Il dipinto di Salvador Dalí che ritrae un mondo distopico e surreale è colorato con tinte calde contrapposte a zone di colore freddo. In alto, infatti, la parte terrestre è immersa in un alone di luce gialla. In basso, la parte marina è invece resa con tinte azzurre. I blocchi più profondi sono scuri e blu mentre quelli più superficiali sono colorati di ocra-arancio.
Lo spazio
La matrice di blocchi, che fugano in profondità, crea una scansione prospettica rigorosa che condiziona lo spazio nella parte inferiore del dipinto. Invece la parte superiore risulta proiettata verso l’orizzonte sul quale si allinea, a destra, la scogliera.
La composizione e l’inquadratura
Il dipinto di forma rettangolare, presenta una inquadratura orizzontale che sottolinea il genere di paesaggio della scena rappresentata.
Poco più della metà orizzontale e inferiore del dipinto è occupata alla matrice di blocchi e prevalgono linee di fuga oblique. Invece la metà superiore è destinata al paesaggio marino che crea linee orizzontali.
Approfondimento. Il triangolo daliniano
Nella costa est della Spagna, indicata come Costa Brava, nella provincia di Girona, si trova il Triangolo Daliniano. Ne fanno parte tre località che Salvador Dalí frequentò e che tengono viva la sua memoria.
Casa Museo di Port lligat
La Casa Museo di Port lligat (Cadaqués), è ora un museo ma quando Dalí la acquistò, nel 1930 era la stanzetta di una casa di pescatori, affacciata sul porticciolo. Durante gli anni, Dalì modificò l’edificio fino a trasformarlo in una eccentrica, abitazione nella quale sono esposte alcune delle sue opere. Nei pressi di Port Ligat si trova la baia con la scogliera dipinta da Dalí nella Persistenza della memoria e ne La disgregazione della persistenza.
Il Teatro Museo di Dalí
Il teatro museo dedicato a Salvador Dalì si trova a Figueres. È un grande edificio nel quale sono esposte le opere del maestro surrealista. In questo edificio si trova anche la tomba di Dalì.
Il Castello di Gala
Il castello restaurato in stile gotico, regalo che Dalì fece alla sua compagna e musa Gala, si trova a Pubol. Si possono vedere le sculture di elefanti di Dalí, statue classiche, una Cadillac e un cavallo imbalsamato. Presso il castello, all’interno di una cripta sotterranea, si trova la tomba di Gala.
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Bibliografia
- Carolina Brook, Dalì, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art Anno edizione: 2000;2002, EAN: 9788809016071
- Fiorella Nicosia, Dalì, Giunti Editore, Collana: Vita d’artista, 2010, EAN: 9788809052956
- Salvador Dalì, Les dîners de Gala. Cene di Gala. Il ricettario surrealista di Salvador Dalí, Taschen, Collana: Varia, 2016, EAN: 9783836539753
- Salvador Dalì, I cornuti della vecchia arte moderna, Abscondita, Collana: Miniature, 2008; 2017, EAN: 9788884166166
- Salvador Dalì, 50 segreti magici per dipingere, Abscondita, Collana: Carte d’artisti, 2018, EAN: 9788884167279
- Salvador Dalì, Il mito tragico dell’Angelus di Millet, Abscondita, Collana: Carte d’artisti, 2019, EAN: 9788884167903
- Salvador Dalì, La mia vita segreta, Abscondita, Collana: Carte d’artisti, 2020, EAN: 9788884168580
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 16 maggio 2022.
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