La figliastra di Giovanni Fattori è il ritratto di Giulia Marinelli alla quale il pittore macchiaiolo era molto affezionato.
Giovanni Fattori, La figliastra, 1889, olio su tela, 71 x 55 cm. Firenze, Galleria d’arte modera di Palazzo Pitti
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Indice
Descrizione de La figliastra di Giovanni Fattori
La figliastra di Giovanni Fattori, ritratta nel dipinto, è seduta su una sedia ed è rivolta verso la destra dell’osservatore. La giovane posa con un abito chiaro e leggero confezionato con svolazzi e pizzi. Il suo aspetto è florido e lo sguardo attento è fissato in lontananza. L’ovale del viso culmina sul piccolo mento appuntito e la fisionomia mostra tratti forti, labbra carnose, ampie e folte sopracciglia. I capelli corvini sono raccolti sulla nuca con un’acconciatura sobria ma elegante.
La protagonista tiene un ventaglio decorato con disegni floreali tra le mani, abbandate in basso sulle gambe. Alcuni bracciali inoltre stringono l’avambraccio destro. Infine l’ampia scollatura quadrata e sottile valorizza il nastrino nero stretto intorno al collo nudo.
Interpretazioni e simbologia de La figliastra di Giovanni Fattori
Questo ritratto dipinto da Giovanni Fattori è noto anche con il titolo Ritratto della figliastra. La protagonista dell’opera è la figliastra di Fattori, Giulia Marinelli, figlia della seconda moglie, che il pittore toscano amava molto. La giovane, nel 1891, sposò Domingo Laporta, un allievo di Fattori di origini sudamericane e con lui si trasferì a Buenos Aires.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
Il Ritratto della figliastra di Giovanni Fattori è conservato presso la Galleria d’Arte Moderna di Firenze, ospitata all’interno di Palazzo Pitti, in Italia. Il Comune di Firenze acquistò il dipinto da Giovanni Malesci, l’ultimo allievo ed erede di Fattori, nel 1908. L’opera fu depositata in Galleria nel 1912 e archiviata con il seguente identificativo: [Cat. Generale] 217 (1936/ 1937) | [Comune] 122 (1912).
L’artista e la società. La storia dell’opera La figliastra di Giovanni Fattori
Giovanni Fattori nacque nel 1825 e morì nel 1908. Il Ritratto della figliastra risale al 1889 e fu realizzato dall’artista intorno all’età di 64 anni quando era ormai un pittore molto apprezzato e riconosciuto nel mondo dell’arte e della cultura italiana.
Nel dipinto, in alto a destra compaiono la firma e la data dell’esecuzione in questa forma: Giov. Fattori / 1889.
L’opinione della critica
I critici e il pubblico dell’arte ammirarono questo dipinto già al tempo della sua realizzazione nei primi anni del Novecento. A conquistare i favori dell’ambiente artistico e culturale furono le qualità formali e la carica espressiva che emerge dal ritratto. Proprio in quegli anni, infatti, Fattori dipinse le opere che gli storici ritengono più rappresentative della sua ricerca artistica. Per sottolineare il valore del dipinto, i commentatori a lui contemporanei avvicinarono il ritratto alle opere di figura di Édouard Manet che Fattori conobbe in occasione del breve soggiorno a Parigi del 1875. Gli storici del presente indicano anche una maggiore sicurezza esecutiva rispetto alle sperimentazioni macchiaiole precedenti.
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Lo stile di La figliastra di Giovanni Fattori
Giovanni Fattori è indicato dagli storici dell’arte come uno dei più importanti pittori Macchiaioli. I soggetti preferiti dall’artista toscano furono scene di guerra e di vita militare nelle quali compaiono eserciti del tempo, impegnati nelle guerre di indipendenza italiane. Accanto a questi soggetti, Fattori fu interprete di momenti di vita contadina con la raffigurazione di buccheri, i celebri pastori a cavallo della campagna maremmana, e di contadini. Fattore fu un attento osservatore delle anatomie di cavalli e bovini che raffigurò accanto a militari e lavoratori della terra.
L’elemento che caratterizza il linguaggio dei Macchiaioli è la macchia, una piccola campitura di colore privo di chiaroscuro. La posizione assunta dalla giovane e l’inquadratura ricordano i ritratti fotografici del tempo.
La tecnica
La figliastra di Giovanni Fattori è un dipinto realizzato con l’uso di impasto di colori ad olio stesi su tela. Le dimensioni sono 71 centimetri di altezza e 55 cm di larghezza. Fattori dipinse il vestito della protagonista e la pettorina di colore chiaro con pennellate accostate e in parte sovrapposte di diverse tonalità chiare. Questa tecnica ha permesso di dare solidità e compattezza al tessuto degli abiti. Inoltre, per rendere più vivo lo sguardo, il pittore creò il riflesso della luce sulla cornea con un punto di bianco.
Il colore e l’illuminazione
Lo sfondo del ritratto privo di dettagli è molto chiaro, quasi bianco e il colore è steso sulla tela che sembra priva di preparazione. Avvicinandosi alla superficie, infatti, si intravede la trama della tela. Anche l’abito della giovane presenta toni molto chiari. Alcuni dettagli invece contrastano in modo netto come i capelli neri raccolti sulla nuca e gli occhi scurissimi e profondi. Anche il nastrino nero, molto sottile segna il collo nudo dall’incarnato leggermente ambrato.
In basso, il ventaglio chiaro è vivacizzato da una macchia di colore rosso. I forti contrasti di luminosità sono creati anche dallo schienale della sedia che si trova a sinistra. L’illuminazione diffusa, che proviene frontalmente, appiattisce la figura della giovane. Il dipinto se osservato dal vero appare molto più chiaro e luminoso rispetto alle riproduzioni fotografiche cartacee e digitali.
Lo spazio
L’immagine della figliastra di Fattori è ritratta contro uno sfondo indistinto dal colore chiaro molto vicino a quello della veste. Per questo la figura della giovane si ritaglia contro la parete e porta l’attenzione dell’osservatore in primo piano.
La composizione e l’inquadratura
Il ritratto della giovane è di forma rettangolare e l’inquadratura verticale dispone un’ampia porzione di fondo vuoto a destra, di fronte al busto. Questo particolare compositivo mette maggiormente in risalto il viso della protagonista. Infine, la figura si colloca all’interno di una forma piramidale che valorizza il viso della ragazza.
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Bibliografia
- Raffaele Monti, Giovanni Fattori. 1825-1908, Sillabe, Anno edizione: 2002, EAN: 9788883471353
- Raffaele Monti, Fattori, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 1998; 2008, EAN: 9788809761971
- Stefano Fugazza, Giovanni Fattori. Il vero tra forma, linguaggio e sentimento, Mauro Pagliai, Editore Collana: I maestri della luce in Toscana Anno edizione: 2008, EAN: 9788856400298
- Fattori. Catalogo della mostra (Padova, 24 ottobre 2015-28 marzo 2016), (a cura di F. Dini, F. Mazzocca, G. Matteucci), Marsilio, Collana: Cataloghi Anno edizione: 2015, EAN: 9788831722032
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 18 dicembre 2022.
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