La Place du Carrousel: rovine delle Tuileries di Giuseppe De Nittis

La Place du Carrousel: rovine delle Tuileries di Giuseppe De Nittis racconta uno spaccato di vita parigina di fine Ottocento.

Giuseppe De Nittis, La Place du Carrousel: rovine delle Tuileries, 1882, olio su legno, 45 x 60 cm. Parigi, Deposito dal Museo del Louvre al Museo d’Orsay

Descrizione de La Place du Carrousel: rovine delle Tuileries di Giuseppe De Nittis

Interpretazioni e simbologia de La Place du Carrousel: rovine delle Tuileries di Giuseppe De Nittis

I soggetti ritratti da De Nittis sono, anche in questo dipinto, quelli della modernità del tempo. La folla che riempie la La Place du Carrousel, le signore alla moda e le carrozze. Nel dipinto, a destra, è rappresentata una scena popolare, con un operaio che guida un carretto e una donna avvolta in miseri panni. Invece, a sinistra, l’atmosfera è totalmente diversa. Due signore, vestite con abiti molto eleganti, traversano velocemente la piazza con portamento aristocratico. Può stridere questo contrasto in un dipinto, che pare celebrare la mondanità parigina di fine Ottocento. Infatti la zona di destra, appartiene alla pittura sociale, o macchiaiola, di tradizione italiana, mentre le figure a sinistra alludono alle scene eleganti e spensierate della pittura impressionista.

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L’artista e la società. La storia dell’opera La Place du Carrousel: rovine delle Tuileries di Giuseppe De Nittis

Giuseppe De Nittis nacque a Barletta, nel 1846 e morì a Saint-Germain-en-Laye, nel 1884. Dipinse quest’opera intorno all’età di 38 anni, due anni prima della sua prematura morte. De Nittis iniziò la sua carriera artistica iscrivendosi all’Accademia di Napoli, dalla quale fu espulso. Come molti giovani studenti dei suoi anni, infatti, De Nittis si mostrò insofferente verso l’arte di tradizione. Quindi si avvicinò al gruppo dei Macchiaioli, a Firenze, e, dal 1868 si trasferì a Parigi. De Nittis riuscì a integrarsi presto nell’ambiente ricco-borghese intellettuale della capitale francese, e per i suoi collezionisti dipinse celebri angoli della città. La Place du Carrousel: rovine delle Tuileries è una delle molte vedute, nelle quali il pittore riuscì a creare atmosfere che oggi rappresentano la Belle Époque. I personaggi delle sue tele, insieme a quelli di Federico Zandomeneghi e di Giovanni Boldini, sono ancora oggi delle icone dell’eleganza di quell’epoca.

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Il colore e l’illuminazione

I colori sono caldi e tendenti al grigio, e descrivono l’ambiente metropolitano de La Place du Carrousel. Il taglio compositivo del dipinto ricorda immediatamente una ripresa fotografica dell’epoca. Infatti, la composizione si avvale dei forti contrasti tra luci ed ombre, tecnica che De NIttis condivideva con i Macchiaioli toscani. Il primo piano, quindi, risulta fortemente contrastato, mentre lo sfondo, presenta una luce diffusa che appiattisce gli edifici. La luce del sole colpisce lo sfondo della piazza, nella metà superiore del dipinto. Invece, in basso, la scena si trova all’ombra.

Lo spazio

Lo spazio, a destra, è descritto grazie alle dimensioni relative della gente, che rimpiccioliscono verso il fondo della Place du Carrousel. Invece, a sinistra, nella parte borghese, la profondità è definita dall’acciottolato, rappresentato con una rigorosa prospettiva.

La composizione e l’inquadratura

La composizione del dipinto è molto equilibrata e studiata con attenzione. La linea d’orizzonte, infatti, corre a circa metà dell’opera. Inoltre, la stessa linea, separa la zona di luce da quella in ombra della Place du Carrousel. Alla massa di persone in nero, sulla destra, corrisponde poi quella delle due signore a sinistra, in secondo piano, e del chiosco che si vede in lontananza. In primo piano, infine, le figure sono distribuite su un asse obliquo che sale verso sinistra. Invece, nella parte luminosa, Gli edifici lontani creano una fascia orizzontale che stabilizza la scena.

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Bibliografia

  • Renato Miracco, De Nittis. Impressionista italiano, Mazzotta, Collana: Grandi mostre, 2005, EAN: 9788820217532
  • K. Spurrell, E. Angiuli, De Nittis e Tissot. Pittori della vita moderna. Catalogo della mostra (Barletta, 12 marzo-2 luglio 2006), Skira, Collana: Arte moderna. Cataloghi Anno, 2006, EAN: 9788876246739
  • Fernando Mazzocca, De Nittis, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2015, EAN: 9788809782440
  • Christine Farese Sperken, Giusy Caroppo, Edoardo Trisciuzzi, Giuseppe De Nittis. Barletta, Palazzo della Marra. Catalogo generale, Adda, Collana: Arti figurative, 2016, EAN: 9788867172825
  • Maria Luisa Pacelli, Barbara Guidi, Pinet Hélène (a cura di), Mary Archer (traduttrice), De Nittis e la rivoluzione dello sguardo, Fondazione Ferrara Arte, 2019, EAN: 9788889793527
  • Christine Farese Sperken, Giuseppe De Nittis. Da Barletta a Parigi, Schena Editore, 2020, EAN: 9788868062293

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