La Rue Montorgueil a Parigi di Claude Monet è una veduta urbana che è diventata un simbolo della festa nazionale francese e della nascita della Terza Repubblica.
Claude Monet, La Rue Montorgueil a Parigi, 1878, olio su tela, 81 x 50 cm. Parigi, museé d’Orsay
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Indice
Descrizione de La Rue Montorgueil a Parigi di Claude Monet
Nella veduta urbana dipinta da Monet molte bandiere francesi sventolano sulle facciate dei palazzi lungo la via di Parigi che si perde verso l’orizzonte. Una grande folla cammina in basso mentre leggere nuvole bianche traversano il cielo chiaro.
Interpretazioni e simbologia de La Rue Montorgueil a Parigi di Claude Monet
La Rue Montorgueil à Paris. Fête du 30 juin 1878 è il titolo originale in lingua francese del dipinto di Claude Monet che in italiano è tradotto come la Rue Montorgueil a Parigi. Festa del 30 giugno 1878. Qusto dipinto che ritrae rue Montorgueil è associato dagli storici a quello gemello intitolato La rue Saint-Denis che si trova a Rouen, conservato al musée des Beaux-arts. Tutte e due le opere sono considerate come immagini celebrative della festa nazionale francese che si tiene ogni 14 luglio.
Monet, però, realizzò il dipinto, in occasione del 30 giugno 1878 quando il Governo francese istituì la prima celebrazione “della pace e del lavoro“. I politici istituirono nel 1878 l’evento nel contesto della terza Esposizione universale di Parigi, inaugurata poche settimane prima. Con l’Expo del 1878 le autorità francesi intendevano segnare la ripresa in seguito alla disfatta della guerra franco-prussiana del 1870. L’evento internazionale e le celebrazioni organizzate per l’occasione diventarono così il simbolo della rinascita della Francia. Con i festeggiamenti del 30 giugno 1878, veniva anche consolidato il regime repubblicano, che guidava la Francia, che era stato attaccato con feroci scontri nel 1876-1877 dagli oppositori conservatori. Infine, nel 1880, lo stato francese proclamò la data del 14 luglio festa nazionale francese.
La pittura come reportage della modernità
Per sottolineare l’importanza di questo dipinto i curatori del Musée d’Orsay di Parigi, che custodisce l’opera, riportano l’opinione del storico americano Philip Nord. Secondo lo storico, la tecnica impressionista utilizzata da Monet è perfetta per a espeimere il “momento repubblicano” che che diede avvio a una stabile società nella Francia contemporanea. Inoltre, in questo dipinto, Claude Monet agisce da reporter, una caratteristica dell’artista moderno e che diventa una componente determinante nella produzione di immagini a fine Ottocento attraverso l’uso sempre più diffuso della fotografia.
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La Rue Montorgueil a Parigi di Claude Monet si trova a Parigi, conservato presso il museé d’Orsay con numero d’inventario RF 1982 71.
L’artista e la società. La storia dell’opera La Rue Montorgueil a Parigi di Claude Monet
Claude Monet dipinse La Rue Montorgueil a Parigi nel 1878, intorno all’età di 38 anni. Monet infatti nacque nel 1840 e morì nel 1926 dopo una lunga carriera di successo.
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Lo stile de La Rue Montorgueil a Parigi di Claude Monet
Claude Monet, oggi, è forse il pittore impressionista più noto al grande pubblico grazie alle sue Ninfee che rappresentano una icona poetica del movimento. Alla base della ricerca impressionista si trovano la necessità di proporre un’alternativa alla pittura ufficiale accademica e quindi l’esigenza di utilizzare un nuovo linguaggio. Il gruppo di giovani artisti di Batignolle, affiancati da Èdouard Manet, e tra di loro Monet, elaborarono una tecnica basata su piccole e molteplici pennellate di colore sovrapposte e accostate. Inoltre, i giovani artisti osservarono attentamente i principi scientifici, allora noti, che descrivevano il comportamento della luce riflessa sulle superfici e i contrasti complementari.
Questi studi portarono così i pittori a utilizzare ombre colorate, ad abolire il nero e il grigio e a favore di una visione immediata e d’insieme della scena. Nel caso de La Rue Montorgueil a Parigi la tecnica impressionista di Claude Monet si coglie ormai nella sua completezza. Inoltre, secondo i curatori del Musée d’Orsay suggerisce con efficacia il momento di festa caratterizzato dall’animazione della folla che sventola le bandiere francesi.
La tecnica de La Rue Montorgueil a Parigi di Claude Monet
Claude Monet dipinse La Rue Montorgueil a Parigi utilizzando un impasto di colori ad olio applucato su tela. L’opera misura 81 centimetri di altezza e 50 cm di larghezza.
Il colore e l’illuminazione
Il colore che fa da sfondo alla scena festosa è l’ocra dei palazzi presente su quasi tutta la superficie dipinta. Si osseva poi il tricolore francese, le bandiere decorate con fasce verticali di blu, bianco e rosso. In basso, invece, la folla è un insieme di piccole sagome scure e brune. Il cielo, azzurro e molto chiaro, è l’unica zona di tonalità fredda, ripresa nel blu delle bandiere. Infine, proprio i colori delle bandiere ripetuti, e modulati con diversa luminosità, creano un’atmosfera vibrante che anima la scena e rende il movimento festoso.
Lo spazio
Il dipinto di Monet è una veduta urbana osservata ad una certa altezza e resa con una prospettiva dall’alto. Infatti il pittore e colui che guarda l’immagine non si trovano tra la folla ma osservano il corteo da una finestra. Il forte scorcio prospettico della via valorizza così la moltitudine di bandiere che sventolano e permette di rappresentare il grande numero di partecipanti saturando la via di piccole sagome scure.
Il primo piano è quindi occupato dalle facciate dei palazzi sulle quali sventolano le bandiere che si ripetono in profondità a perdita d’occhio. La folla si trova in basso in un secondo piano molto allontanato che permette una vista assonometrca e distaccata dei partecipanti. Questa organizzazione spaziale valorizza così le bandiere che rappresentano la celebrazione della Terza Repubblica francese.
La composizione e l’inquadratura
Il dipinto di Monet è di forma rettangolare mentre l’inquadratura centrale, molto statica, valorizza le facciate dei palazzi con le bandiere al vento. Il primo piano del dipinto presenta una struttura compositiva simmetrica, centrata sull’asse verticale, sul quale si trova la via. Questa disposizione della masse determina inoltre la formazione di quattro triangoli compositivi. Ai lati, si colgono i triangoli delle facciate che convergono verso il punto di fuga. In basso si evidenzia il triagolo prospettico della strada e in alto quello meno regolare del cielo, ritagliato dal profilo dei tetti. Questa scelta compositiva produce un’impressione statica che è però movimentata dalle forme irregolari delle bandiere, che sventolano sulla maggior parte del piano dipinto, e dalle fughe oblique della prospettiva centrale.
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Bibliografia
- Claudio Pescio, Claude Monet. La poesia della luce, Giunti, 1999, ISBN 8809013255
- Maria Teresa Benedetti, Monet: i luoghi, n. 151, Giunti, 2001, ISBN 880902057X
- Vanessa Gavioli, Monet, in I Classici dell’Arte, vol. 4, Rizzoli, 2003
- Marco Goldin, Monet, la Senna, le ninfee. Il grande fiume e il nuovo secolo, Linea d’Ombra Libri, 2004, Collana: Grandi mostre, ISBN-10: 8887582831 ISBN-13: 978-8887582833
- Gérard-Georges Lemaire, Monet, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, ISBN-10: 8809994167, ISBN-13: 978-8809994164
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 5 gennaio 2023.
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