La sala da pranzo. Opus 152 di Paul Signac è un dipinto puntinista che ritrae la madre e il nonno del pittore.
Paul Signac, La sala da pranzo. Opus 152, 1886-1887, olio su tela, 89,5 x 116,5 cm. Otterio, Paesi Bassi, Kröller-Müller Museum
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Indice
Descrizione de La sala da pranzo. Opus 152 di Paul Signac
Il dipinto di Paul Signac ritrae alcune persone riunite nella sala da pranzo di un appartamento borghese dell’Ottocento. Intorno al grande tavolo ovale siedono una donna a sinistra e un uomo a destra. Una cameriera con un grembiule bianco stretto intorno alla vita consegna loro la posta. I due commensali sono immobili. Mentre la donna sorseggia il tè, l’uomo di profilo poggia le mani sul tavolo e guarda fisso in avanti. Dietro la donna seduta, filtra da una finestra la luce esterna che mette in controluce le tende appena scostate e una pianta, appoggiata sopra ad una colonna in legno.
Interpretazioni e simbologia de La sala da pranzo. Opus 152 di Paul Signac
La salle à manger, Opus 152, è il titolo originale in francese del dipinto di Paul Signac che presso il Kröller-Müller Museum è indicato come The dining room, Opus 152. In italiano invece il titolo è tradotto come La sala da pranzo. Opus 152. Nel dipinto di Paul Signac sono ritratti la madre e il nonno dell’artista. Alcuni storici, come i curatori del Kroller-Muller di Otterlo, colgono nella scena una critica alla società borghese del tempo. Signac infatti manifestò espressamente tendenze anarchiche e pacifiste e l’insofferenza verso le strutture sociali oppressive.
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Il dipinto intitolato La sala da pranzo. Opus 152 di Paul Signac si trova a Otterio, nei Paesi Bassi, presso il Kröller-Müller Museum custodito con numero d’inventario KM 106.849.
L’artista e la società. La storia dell’opera de La sala da pranzo. Opus 152 di Paul Signac
Paul Signac dipinse La sala da pranzo negli anni 1886-1887 all’età di circa 23 anni. Paul Signac era nato infatti nel 1863. Morì nel 1935. All’inizio della sua formazione Signac era intenzionato a diventare uno scrittore ma cambiò radicalmente la sua intenzione dopo aver visto i quadri impressionisti di Claude Monet. Dopo una formazione da autodidatta e molto lavoro di disegno conobbe nel 1884 il giovane pittore Georges Seurat. I due pittori basarano le proprie ricerche sulle teorie scientifiche della natura luminosa dei colori portate avanti soprattutto da Chevreul e furono i promotori del neoimpressionismo.
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Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile de La sala da pranzo. Opus 152 di Paul Signac
Nei primi anni della sua carriera artistica dipinge opere impressioniste. Nel 1884 incontra però Georges Seurat e aderisce con passione alla ricerca neoimpressionista. Diventa amico dell’artista e segue le sue teorie sulla tecnica puntinista che Signac interpreta con piccoli tratti di colore orientato in relazione alla forma della figura. Anche le opere di Signac si basano sulle teorie di Chevreul e degli altri scienziati che al tempo indagarono il fenomeno ottico della luce e del colore.
La sala da pranzo è una delle prime opere puntiniste di Paul Signac. Infatti oltre all’utilizzo di piccoli tratti di colore si nota anche quello di colori complementari accostati al fine di aumentare la luminosità delle tinte. In particolare ne La sala da pranzo Signac utilizzò il blu accanto all’arancione e il giallo accanto al viola. I brevi tratti di colore da lontano restituiscono così il colore locale ma molto più luminoso rispetto alla tecnica tradizionale di impasto tra colori che assorbe luminosità e spegne le tinte. La tecnica puntinista prevedeva di mescolare le tinte solo con il bianco per ottenere toni più chiari e accostare o giustapporre i tratti o i puntini.
Le figure dipinte da Paul Signac sono bloccate in un tempo infinito e non mostrano le caratteristiche di persone reali. Infatti come anche nel caso dell’amico e pittore neoimpressionista Seurat, Signac utilizzò forme semplificate e compatte che irrigidiscono la figura. Inoltre, le persone sedute intorno al tavolo e la domestica non sembrano interagire ma sono isolate nella loro ieratica immobilità. Anche le loro fisionomie sono appena percepibili e i volti non mostrano alcuna espressione.
La tecnica de La sala da pranzo. Opus 152 di Paul Signac
La sala da pranzo. Opus 152 di Paul Signac è un dipinto realizzato con impasto di colori ad olio applicato tramite piccoli tratti di colore su tela. L’opera misura 89,5 centimetri di altezza e 116,5 cm di larghezza.
Il colore e l’illuminazione
Il dipinto di Paul Signac presenta tonalità scure che, a sinistra, sono messe in evidenza dal colore chiaro della finestra e della tovaglia di intonazione fredda. Invece, le parti in ombra sono tendenti ai bruni e ai viola porpora che producono un’atmosfera calda. La luce che proviene dall’esterno e filtra attraverso i vetri della finestra illumina debolmente la stanza. La donna seduta a sinistra di fronte alla finestra e le stoviglie posate sul tavolo sono quindi rese con un leggero controluce che lascia intravedere però i loro colori. Le loro ombre di colore freddo si proiettano in avanti sulla tovaglia. Invece le figure a destra, il pavimento e la parete di fondo sono illuminate da sinistra e definite da un debole chiaroscuro che evidenzia i volumi.
Lo spazio
Il dipinto di Signac ritrae l’interno di una sala da pranzo parzialmente in ombra. La profondità della scena è limitata a quella della stanza ed è scandita dai piani di rappresentazione. A destra, in primo piano, si trova l’anziano nonno del pittore, quindi, dietro di lui la domestica e infine la parete. Invece a sinistra il tavolo crea un ponte orizzontale che unisce il primo e il secondo piano dove si trova seduta la madre dell’artista.
Il punto di vista è quello di un osservatore che guarda la scena in piedi al lato opposto del tavolo. Lo spazio geometrico è determinato dalla disposizione degli oggetti sul tavolo e dalla fuga prospettica creata dalle loro ombre. Invece a destra le figure si sovrappongono contro la parete frontale. In questa parte lo spazio risulta così più appiattito.
La composizione e l’inquadratura
Il dipinto di Signac è di forma rettangolare e inquadratura orizzontale che compone al suo interno il grande tavolo di sinistra e parte della stanza a destra. La struttura compositiva di questo dipinto è particolarmente complessa. A destra Infatti le figure si allineano verticalmente alle linee create dalla parete, dalle tende e dalla grande vetrata. Invece a sinistra, in corrispondenza della zona del tavolo ovale, prevale una composizione di elementi circolari rappresentati dalle stoviglie disposte sulla tovaglia.
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Bibliografia
- Georges Seurat, Paul Signac e i neoimpressionisti, Catalogo della Mostra, Skira, 2009, ISBN-10: 8861309194 ISBN-13: 978-8861309197
- Guillaume Morel, Paul Signac, Editions Place des Victoires, 2021, ISBN-10: 2809918740 ISBN-13: 978-2809918748
- Paul Signac, Charlotte Hellman, Journal: 1894-1909, Coédition Gallimard/Musée d’Orsay, 2021, ISBN-10: 2070177882 ISBN-13: 978-2070177882
- Marina Ferretti Bocquillon, Paul Signac: L’air du large, Editions des Falaises, 2021, ISBN-10: 2848114908 ISBN-13: 978-2848114903
- Marina Ferretti Bocquillon, Signac, Giunti, Collana: Dossier d’art, 2009, ISBN: 9788809057463
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 16 maggio 2023.
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Consulta la pagina dedicata all’opera di Paul Signac, La sala da pranzo. Opus 152, sul sito del Kroller-Muller Museum di Otterio, Paesi Bassi.
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