La Scapigliatura fu un movimento artistico e letterario che si sviluppò a Milano, in Italia, nella seconda metà dell’Ottocento.
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La Scapigliatura fu un movimento artistico-letterario che si sviluppò a Milano tra il 1850 e il 1890 circa.
Origine e significato del termine Scapigliatura
Il nome del movimento milanese Scapigliatura fu ispirato dal titolo di un romanzo dello scrittore Carlo Righetti, che si firmava con lo pseudonimo Cletto Arrighi. Lo scrittore scapigliato pubblicò il suo romanzo nel 1862 con il titolo “La Scapigliatura e il 6 Febbraio (un dramma in famiglia)“. Fu proprio lo scrittore che definì i suoi coetanei e concittadini La Scapigliatura Milanese.
Un’altra fonte di ispirazione per il termine di scapigliatura derivò dal romanzo intitolato Scenes de la vie de Boheme di Henry Murger pubblicato nel 1851.
L’ideale degli artisti scapigliati
I giovani artisti che aderirono alle attività della comunità scapigliata idealizzarono l’unità tra vita e arte vissute all’interno del tessuto sociale della città. Furono infatti assidui frequentatori di importanti salotti cittadini alla moda. Oltre a questo furono animati dall’esigenza di promuovere un deciso rinnovamento dell’arte e della politica. Gli Scapigliati criticavano inoltre il potere delle istituzioni e le convenzioni borghesi e a partire dal 1873 anche l’adesione alla Famiglia Artistica Milanese.
Le fonti di ispirazione degli artisti scapigliati
Giovanni Carnovali detto Il Piccio e Luino Federico Faruffini furono i gli artisti che con il loro lavoro ispirarono le opere degli scapigliati.
La tecnica degli artisti scapigliati
La principale caratteristica delle opere scapigliate è la fusione tra figura e sfondo tramite la sfocatura dei soggetti.
Gli sviluppi delle idee della Scapigliatura artistica
La Scapigliatura fu una realtà artistica molto influente e fu di ispirazione anche per il lavoro di artisti della generazione successiva. L’apertura europea che caratterizzò l’atteggiamento degli Scapigliati si trasferì anche sullo scultore Medardo Rosso che creò opere ispirate al linguaggio impressionista. Invece i pittori, Giovanni Segantini, Gaetano Previati e Angelo Morbelli daranno vita al Divisionismo italiano.
Gli artisti della Scapigliatura
Gli artisti più noti del gruppo scapigliato furono i pittori Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni e lo scultore Giuseppe Grandi. I tre artisti erano dotati di molta ironia e si definivano la trinita’ dei nani giganti, a causa della loro piccola statura. Gli artisti del gruppo furono allievi del pittore storico Giovanni Bertini dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano.
Gli altri aderenti alla Scapigliatura Lombarda furono Mose’ Bianchi, Vespasiano Bignami, Filippo Carcano e Luigi Conconi.
Le opere della Scapigliatura
Ritratto di Benedetto Junck di Tranquillo Cremona
Tranquillo Cremona, Ritratto di Benedetto Junck, 1874, olio su tela, 57,5 x 83,2 cm. Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna
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Le curiose di Tranquillo Cremona
Tranquillo Cremona, Le curiose, 1876-1877, acquerello su cartoncino, 49 x 30 cm. Codogno, Raccolta d’arte Lamberti
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Attrazione di Tranquillo Cremona
Tranquillo Cremona, Attrazione, 1874, olio su tela, 56 x 68 cm. Milano, Galleria d’Arte Moderna
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L’edera di Tranquillo Cremona
Tranquillo Cremona, L’Edera, 1878, olio su tela, 133 x 99,5 cm. Torino, Galleria d’Arte Moderna
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