La via lattea di Roberta Toscano

La via lattea di Roberta Toscano è uno spazio che offre uno scambio con altre realtà in rete in Italia e all’estero.

Pagina aggiornata il: 13 marzo 2025. Torna a visitarci e troverai nuovi contenuti.

La via lattea di Roberta Toscano
via Peyron 17/f, Torino, Italia

di Marco Rabino

La via lattea è, prima di tutto, lo studio dell’artista Roberta Toscano che prende il nome dall’originario uso dei suoi ambienti. Infatti, fino a pochi anni prima dalla sua riconversione in spazio aristico, era una latteria del borgo molto nota e punto di incontro tra le generazioni. Roberta Toscano ha così ereditato questa eredità “sociale e territoriale” dello spazio, e ha aperto il suo studio a eventi culturali, mostre di arte contemporanea e fotografia, workshop e piccoli concerti. La via lattea è uno laboratorio creativo che promuove lo scambio e la sperimentazione continua.

Lo spazio ha mantenuto il suo carattere sobrio e pulito che caratterizza una latteria nell’immaginario quotidiano. Inoltre, le due vetrine su strada sottolineano la sua vocazione di apertura verso il territorio e invitano alla partecipazione. Precisa così Roberta Toscano, che si definisce “un’artista che utilizza la fotografia”, come la sua attività di artista sia totalmente orientata alla comunicazione e non alla semplice rappresentazione. Infatti, per Roberta, è importante che ogni azione artistica crei un legame con il suo pubblico e che si risolva in un atto comunicativo e riflessivo. Nelle sue opere, spesso installazioni, video e performance, si coglie una urgenza relazionale che non ha però connotati ideologici o politici. Infatti, Roberta Toscano supera questa dimensione, strutturata nelle realtà istituzionali o sociali, che potrebbe risultare paralizzante o comunque imprimere preconcetti e false interpretazioni del suo gesto artistico.

Roberta Toscano, foto di Armando Riva, courtesy, l'artista
Roberta Toscano, foto di Armando Riva, courtesy, l’artista

Zero confini tra i linguaggi creativi

Altra convinzione di Roberta è quella che non esiste un confine tra i diversi linguaggi artistici, ma la sua ricerca utilizza, di volta in volta, il mezzo espressivo adeguato. Infatti, la sua pratica quotidiana consiste nel cogliere le istanze personali, come ad esempio la malattia, per trasformarle in dialogo estetico e confronto. Roberta Toscano è fautrice di arte vivente, non cristallizzata nelle forme della tradizione o nelle formule del mercato. Per questo i suoi lavori sono realizzati con un’estetica consapevole e tendente all’autenticità.

La via lattea di Roberta Toscano, la libertà di narrare e di confrontarsi

Certo, se il concetto di estetica consapevole si descrive da solo, quello di autenticità potrebbe nascondere una ricerca di complicità con l’interlocutore. A volte, però le convinzioni di un artista sono banalmente le più semplici, soprattutto quando vuole essere compresa da un ampio pubblico. Ad essere articolato è il messaggio e la sua costruzione, attraverso i media che l’artista decide di sperimentare. Roberta parla, quindi di sé, degli altri e del suo rapporto con il mondo, cercando di mantenere un giusto grado di obiettività, quello che le permette di suscitare la curiosità e la risposta di chi osserva il suo lavoro.

La libertà espressiva è una delle priorità di Roberta Toscano, che si esprime totalmente nel suo spazio, che diventa La via lattea, nella sua dimensione collettiva. In primis, questa libertà deriva dalla possibilità di utilizzarre ogni tecnologia che la i media contemporanei metteno a disposizione. Quindi, nella disponibilità a trasformarsi in momenti di incontro e confronto in occasione di mostre ed eventi. La stessa libertà guida Roberta nella scelta delle collaborazioni, nella creazione di una rete di spazi che garantiscono un libero movimento delle opere e promuovono lo scambio tra artisti. Questa realtà non è, però, un vincolo ideologico e non costituisce un elemento identitario dell’attività di rete. Infatti, gli artisti che partecipano agli scambi di rete si scelgono sulla base di affinità elettive che sono proprio la ricchezza della rete.

Alla via lattea lo scambio di esperienze è una solida base per la sperimentazione

Perché, quindi, una lunga premessa, sul lavoro dell’artista, per descrivere le attività de La via lattea di Roberta Toscano? Perché Roberta crede fermamente che lo scambio di esperienze sia una solida base per la sperimentazione. Inoltre, il suo lavoro trae ispirazione dalle collaborazioni che promuove e si concretizzano con frequenza ne La via lattea. Per un artista maturo entrare in contatto con Roberta e la sua vulcanica attività di promoter è un’occasione di stimolo e rinnovamento.

La via lattea, Torino, mostra di Cristina Ghetti, 2025 - Foto di Roberta Toscano, courtesy Roberta Toscano
La via lattea, Torino, mostra di Cristina Ghetti, 2025 – Foto di Roberta Toscano, courtesy Roberta Toscano

Per un esordiente, è la possibilità di acquisire esperienza e confrontarsi con una rete di artiste e artisti di livello e aperti alle istanze contemporanee, con l’attenzione alla tradizione. Se conveniamo che l’artista autentico è quello che evolve e conduce una reale ricerca, mettendosi in gioco e confrontandosi, allora La via lattea e gli spazi in rete sono l’occasione giusta per attivare le migliori energie creative.

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