Le reti artistiche territoriali sono un’interessante realtà creativa che si intreccia con il sistema tradizionale di gallerie e musei.
Immagine: Volere volare (nido), di Roberta Toscano, video mp4, 5’45”, 2022 – Courtesy l’artista
Reti artistiche territoriali e comunità universali
Il concetto di rete relazionale si è diffuso esponenzialmente con lo sviluppo universale di Internet. Già il termine corretto, rete internet, rivela un grande potenziale aggregativo. Quindi, sul modello delle comunità online, e grazie agli strumenti offerti dai social network, si sono creati flussi comunicativi che hanno favorito la conoscenza tra artisti e lo scambio di esperienze. È sorta così la volontà di incontrarsi e di creare eventi espositivi e residenze.
Un movimento del tutto femminile
Questo spontaneo movimento di comunità è stato favorito, inoltre, dalla massiccia partecipazione alla vita artistica di artiste e curatrici che hanno aperto i loro spazi personali mettendoli in rete. Queste, sono reti di comunità territoriali che possiedono una forza organizzativa solida ed efficiente, portata dalla determinazione e dalla vocazione femminile al multitasking esistenziale. Non è un concetto sessista ma culturale, visto che nella società occidentale la donna è abile ad organizzare lo spazio domestico e al contempo porta avanti le proprie aspirazioni culturali e sociali. Alla capacità di riflessione creativa si aggiunge così la forza della comunicazione e la volontà di scambiare esperienze.
Lo studio d’artista come luogo di eventi
Così, lo studio dell’artista si apre al pubblico, diventa spazio espositivo condiviso e salotto culturale. Inoltre, con l’intenzione di permettere uno scambio intergenerazionale, molti ambienti ospitano giovanissimi artisti che operano nel territorio. Si moltiplicano, in questo modo, le occasioni di esporre i propri lavori e condividere le proprie ricerche, senza dover affrontare, nell’immediato, l’impegnativo percorso che comporta la galleria commerciale. Ciò non toglie l’incontro con il collezionista, figura auspicata e necessaria, e non esclude il gallerista. L’esposizione in studio offre una vetrina priva di condizionamenti di mercato, lontana da logiche di sistema e permette di sperimentare con più libertà.
Esperienze creative autentiche
Infine, la qualità delle ricerche ospitate è garantita da una specifica autoselezione, libera da pressioni commerciali. Infatti, la scelta di ospitare nel proprio spazio esperienze affini alla propria, per tensione e valore, determina una coerenza creativa che si riflette su tutta la rete e garantisce l’autenticità del discorso. Forse, l’unico punto debole di questo fertile movimento è la documentazione. I cataloghi costano parecchio e non sempre è possibile assicurare un giusto guadagno al curatore. Quindi viene meno la traccia mediatica dell’evento che rischia di svanire nel tempo di una serata. Eppure, la portata creativa e culturale di questi momenti è vitale ed è un necessario antidoto contro la fugacità delle esperienze contemporanee che rischiano di esaurirsi nel breve tempo di un click.
Volere volare (nido), di Roberta Toscano, video mp4, 5’45”, 2022
Il video è stato realizzato con il montaggio in timelapse di più di mille fotografie digitali risalenti ad alcuni anni fa. L’artista aveva documentato la sottrazione, imprecisa ma costante, di un elemento alla volta di un nido fino ad arrivare alla sua completa distruzione. Questo materiale visivo riproposto al contrario rappresenta oggi l’azione di una ricostruzione totale e sistematica della “nostra casa”. Un miracolo necessario di cura e competenze che tramuti la polvere in nuovo nido sicuro e bellissimo.
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