Il David di Michelangelo

La grande statua di David realizzata da Michelangelo divenne presto il simbolo della fiera indipendenza dei fiorentini. Furono gli operai della cattedrale di Firenze ad offrire il compenso al maestro per la realizzazione del monumento.

Michelangelo, David, 1501-1504 marmo, h 410 cm. Firenze, Galleria dell’Accademia

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Indice

Descrizione del David di Michelangelo

Il giovane David presenta un postura fiera e concentrata sul compimento del gesto bellico contro il gigante Golia. Il giovane è in posizione stante, cioè in piedi e fermo. La testa è girata verso la sinistra del giovane e David sembra guardare attentamente un punto lontano. Infatti l’espressione del viso è intensa e mostra un’estrena concentrazione.

Interpretazioni e simbologia del Il David di Michelangelo

Michelangelo ha ritratto il giovane David nell’atto di osservare il guerriero gigante Golia prima di affrontarlo. L’aspetto di David è quello di un eroe classico e come tale è scolpito nudo e muscoloso. David con il suo atteggiamento fiero divenne presto il simbolo di Firenze. Infatti il comportamento eroico del protagonista rappresentò bene l’intenzione del popolo fiorentino di lottare contro ogni tirannia.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

I consoli dell’Arte della Lana e l’Opera del Duomo di Firenze, il 16 agosto del 1501, commissionarono a Michelangelo una statua di re David. La scultura, era destinata a decorare uno dei contrafforti esterni alla sona absidale della cattedrale di Santa Maria del Fiore. Gli operai della Cattedrale di Firenze offrirono un compenso di 400 ducati. L’effige dell’eroe biblico venne poi collocata di fronte alla sede del governo, Palazzo Vecchio, in piazza della Signoria. La copia che si trova attualmente sull’arengario di Palazzo Vecchio, di fronte all’ingresso, è opera di Luigi Arrighetti, del 1910.

Copia del David di Michelangelo di Luigi Arrighetti
Copia del David di Michelangelo di Luigi Arrighetti

Nel 1873 lo stato di degrado conservativo dell’originale di Michelangelo impose alle autorità di spostare la statua presso la Galleria dell’Accademia. Fu quindi indetto un concorso pubblico per sostituire il David con una copia da collocare proprio di fronte a Palazzo Vecchio. L’artista Luigi Arrighetti vinse la gara e fu incaricato di scolpire una copia in marmo del tutto identica a quella di Michelangelo.

L’artista e la società. La storia dell’opera

Come per le altre opere Michelangelo utilizzò un unico blocco di marmo. Nel 1463 il materiale era stato abbandonato perché troppo fragile nella parte inferiore. Il maestro riuscì poi a risolvere il problema scavando un ampio spazio tra le gambe della scultura.

Il problema del blocco di marmo

Michelangelo non fù il primo scultore ad affrontare il grande blocco di marmo bianco destinato ad essere scolpito. Infatti, Agostino di Duccio, tra il 1463 e il 1464 e in seguito Antonio Rossellino nel 1476, lo avevano affrontato e presto abbandonato perchè considerato non adatto alla scultura. Inoltre, il marmo presentava una sgrossatura mal fatta che ostacolava il lavoro degli artisti. Il blocco era anche di scarsa qualità. Presentava infatti fori e fenditure e mostrava un problema di coesione dei cristalli detta cottura.

In particolare, il marmo era molto friabile in prossimità della parte dove si trova ora il braccio sinistro del David. Questa fragilità quindi poteva compromettere la stabilità della scultura. Le gambe, sottili, non avrebbero retto il peso del busto. Un altro problema non da poco era poi la forma del blocco che si presentava alta e stretta. Il blocco così resistente alla trasformazione in statua era diventato familiare ai fiorentini che lo avevano soprannominato Il Gigante.

I restauri della copia del David di Michelangelo di Luigi Arrighetti

L’ultimo restauro della statua esposta in piazza della Signoria a Firenze risale al 2008-2009. Attualmente, 2022, sono previsti interventi di restauro sulla scultura grazie alla maison Ferragamo tramite Art bonus. La scultura, essendo all’aperto, è esposta agli agenti atmosferici che provocano il degrado della superficie marmorea. In seguito alle indagini diagnostiche che valuteranno i danni si procederà a scegliere le tecniche opportune per realizzare gli interventi. Al fine di ottimizzare il restauro i tecnici terranno conto degli interventi precedenti.

I restauratori hanno già rilevato che la copia del David presenta un esteso attacco biologico su tutta la superficie del marmo. In questo caso si procederà con l’applicazione di un prodotto biocida applicato a pennello e/o a impacco. Si procederà quindi con le operazioni di pulitura tramite l’impiego di supportanti e soluzioni di sali inorganici. Quindi i tecnici rimuoveranno eventuali residui di oli, cere, vernici, e altri materiali con l’uso di solventi. L’applicazione di malta a base di calce naturale ed inerti selezionati andrà a sostituire stuccature ormai degradate. Infine se i tecnici lo riterranno necessario, la superficie sarà protetta con un prodotto consolidante e di un protettivo.

L’opinione della critica

Gli storici dell’arte indicano la statua del David di Michelangelo come uno dei capolavori della scultura universale. In seguito agli studi che nell’Ottocento promossero l’arte del Rinascimento italiano. Il David è diventato un simbolo del Cinquecento di Firenze e dell’Italia. In seguito a questa attenzione della critica, nel mondo l’attenzione verso il David è progressivamente aumentata. La scultura è diventata così un simbolo di bellezza maschile.

Il David di Michelangelo nella cultura di massa

Il David di Michelangelo è diventato così nel secondo dopo guerra, con il diffondersi della cultura di massa, un feticcio culturale. Le sue riproduzioni, anche di bassa qualità, sono state utilizzate per decorare molti giardini privati. La statuetta poi, con lo sviluppo del turismo di massa, a partire dagli anni Sessanta del Novecento, è arrivata in molte case di tutto il mondo in forma di miniature indilustriali.

Le rivisitazioni artistiche

La statua di Michelangelo è diventata una icona della mascolinità e della perfezione fisica maschile. Per questo, nel tempo, è stata oggetto di diverse interpretazioni e copie. Anche artisti del Novecento hanno realizzato intepretaziono del David come accade con la Gioconda di Leonardo la cui interpretazione più nota è L.H.O.O.Q. La Gioconda con i baffi di Marcel Duchamp.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile della scultura David di Michelangelo

La scultura concepita da Michelangelo ha un aspetto classico nella concezione del personaggio, nella rappresentazione e nelle forme. David è in piedi e somiglia a un dio Greco, eroico e fiero. Il momento raffigurato nel marmo è quello che precede il lancio della pietra che ucciderà Golia. Si tratta quindi della piena osservanza dei precetti della tragedia classica. Gli autori evitavano infatti la rappresentazione dell’azione nel suo compimento. Veniva così rappresentato il momento immediatamente antecedente, carico di aspettativa e di tensione.

L’osservazione della realtà

Il modellato rappresenta efficacemente la tensione organica e muscolare. Inoltre la costruzione del fisico è compatibile con quella di un giovane uomo nel pieno della sua prestanza fisica.

Inoltre lo sguardo di David è concentrato nel valutare il lancio da compiere. Questa interpretazione dell’evento pone così l’accento sulla ragione e sull’efficacia dell’intelligenza rispetto alla sola forza bruta esercitata da Golia.

L’analisi della vena giugulare del David

Il 26 dicembre 2019 la rivista scientifica JAMA Cardiology pubblica una lettera di Daniel Gelfman, un medico statunitense docente presso il Marian College School of Osteopathic Drugs in Indianapolis. Osservando attentamente la statua dal vero il medico ha notato una distensione della giugulare appena sopra la clavicola destra del David.

Daniel Gelfman fa inoltre presente che tale situazione si manifesta nella normalità in casi di eccitazione in giovani in buona salute e per breve tempo. Le due giugulari sono importanti vene che portano il sangue deossigenato dalla testa alla vena cava superiore e quindi al cuore. Il loro turgore negli adulti può significare un problema cardiaco.

Lo stesso particolare compare anche nel Mosè. Inoltre il medico ha osservato anche il corpo di Gesù nella Pietà e ha verificato che ancora una volta Michelangelo raffigurò l’anatomia in modo corretto. L’eccezionalità di tali considerazioni sta nel fatto che la scienza medica chiarì la meccanica del sistema cardio-circolatorio nel 1628. Michelangelo si rivela così un impeccabile osservatore del reale e colse le evidenze anatomiche prima della loro scoperta scientifica.

Leggi l’articolo originale sulla rivista JAMA cardiology (American Medical Association).

La tecnica del David di Michelangelo

La statua del David di Michelangelo esposta alla Galleria dell’Accademia è una scultura in marmo di Carrara. La statua misura 520 cm compreso il basamento che è di 108 cm.

Struttura

Il corpo assume una postura che ricorda quella del Doriforo di Policleto. Gli arti sono in alternanza di flessione e distensione. Questa configurazione posturale è chiamata chiasmo e nella Grecia classica esprimeva armonia ed eleganza compositive.

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Bibliografia

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