Montagne a Saint-Rémy di Vincent Van Gogh è un dipinto che ritrae un angolo di natura nei pressi dell’ospedale dove il pittore fu ricoverato.
Vincent Van Gogh, Montagne a Saint-Rémy, 1889, olio su tela, 72.8 x 92 cm. New York, Guggenheim Museum
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Indice
Descrizione di Montagne a Saint-Rémy di Vincent Van Gogh
Il paesaggio raffigurato nel dipinto mostra nella fascia centrale la formazione rocciosa che è indicata nel titolo. Tra le rocce e il terreno arso dal sole crescono cipressi e ulivi. Infine il cielo è traversato da nuvole e vortici aerei.
Interpretazioni e simbologia di Montagne a Saint-Rémy di Vincent Van Gogh
Vincent van Gogh ritrasse un angolo con vista sulle Alpilles, una bassa catena montuosa che poteva osservare dalle finestre dell’ospedale.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
Montagne a Saint-Rémy di Vincent Van Gogh si trova presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York con numero di archivio 78.2514.24. Il dipinto fa parte della Thannhauser Collection e giunse al museo di New York grazie alla donazione di Justin K. Thannhauser del 1978.
L’artista e la società. La storia dell’opera Montagne a Saint-Rémy di Vincent Van Gogh
Vincent van Gogh nacque nel 1853 a Zundert in Netherlands e morì nel 1890 a Auvers-sur-Oise in Francia all’età di circa 37 anni per probabile suicidio. L’artista dipinse Montagne a Saint-Rémy nel luglio del 1889 a un anno circa dalla sua morte. Negli ultimi anni della sua vita, Vincent soffrì sempre più spesso di episodi acuti dovuti a problemi mentali. Per questo il pittore subì un ricovero presso l’ospedale Saint-Paul-de-Mausole nella città di Saint-Rémy, nel sud della Francia. Il dipinto intitolato Montagne di Saint-Rémy risale al luglio 1889, periodo nel quale Van Gogh era degente presso l’ospedale dove poteva dipingere i paesaggi circostanti.
Vincent, nel corso della degenza, scrisse come solito al fratello Théo confessandogli che dipingere la natura del posto en plain-air gli dava la sensazione di migliorare il suo stato mentale. Nelle lettere inoltre Vincent menzionò spesso Montagne a Saint-Rémy che gli ricordava il libro Le Sens de la vie di Edouard Rod. Da questo testo prese spunto per interpretare a suo modo, e con maggiore espressività la montagna. Van Gogh era infatti consapevole che ritrarre e interpretare la natura era un’attività terapeutica e irrinunciabile per lui. Invece, la realtà metropolitana, con la sua vita caotica e i suoi intrecci mondani, generava ansia al pittore che, come Gauguin, fuggì da Parigi alla ricerca di un mondo incontaminato e semplice.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
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Lo stile di Montagne a Saint-Rémy di Vincent Van Gogh
Il paesaggio di van Gogh presenta il cielo e il terreno resi con un tessuto pittorico materico, costruito con pennellate larghe e pastose. I contorni della montagna inoltre sono segnati da spesse linee nere che rafforzano il paesaggio e appesantiscono le forme. Questo stile fu quello che caratterizzò le sue ultime opere.
La tecnica
Montagne a Saint-Rémy è un dipinto realizzato con impasto di colori a olio applicati su una tela di 72.8 centimetri di altezza e 92 cm di larghezza.
Il colore e l’illuminazione
Il paesaggio dipinto da Vincent van Gogh è dominato dagli ocra chiari delle rocce e del terreno in primo piano. La vegetazione, rappresentata dalle chiome dei pochi alberi e cespugli, è invece resa con verdi scuri e brillanti. Infine, il cielo è azzuro, è movimentato verso l’alto da brevi pennellate di blu.
Lo spazio
Il paesaggio è osservato da una posizione che corrisponde al suolo in primo piano, dove si coglie un terreno battuto di colore ocra. La linea di montagne, che si sviluppa al centro dell’opera, rappresenta l’orizzonte più lontano della scena. Infine, la dimensione della vegetazione, se confrontata con il primo piano suggerisce la distanza tra l’osservatore e la massa rocciosa.
La composizione e l’inquadratura
Montagne a Saint-Rémy è un dipinto di forma rettangolare con inquadratura orizzontale che permette lo sviluppo disteso del paesaggio. La struttura compositiva è caratterizzata dalla curva convessa creata dalla linea di montagne contro il cielo. Ai piedi delle rocce, si forma poi una collana di chiome verdi che segna l’incontro tra il piano e la base della montagna. Infine, le due masse triangolari delle alture, si uniscono al centro del dipinto dove si trova la terza figura triangolare di colore verde.
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Bibliografia
- Ronald de Leeuw, Van Gogh, in Art dossier, nº 22, Giunti, 1998, ISBN 88-09-76052-2.
- Enrica Crispino, Van Gogh, Giunti, 2010, ISBN 978-88-09-05063-1
- Giordano Bruno Guerri, Follia? Vita di Vincent van Gogh, 23 marzo 2011, Bompiani, Collana: I grandi tascabili, EAN: 9788845266928
- Vincent Van Gogh, Lettere a Theo, Traduttore: M. Donvito B. Casavecchia, Curatore: M. Cescon, 25 agosto 2016, VII edizione, Guanda, Collana: Tascabili Guanda. Narrativa, EAN: 9788823516908
- I miei quadri raccontati da me di Vincent Van Gogh, a cura di Piergiorgio Dragone, 20 settembre 2017, Donzelli, Collana: Mele, EAN: 9788868436728
- Rainer Metzger, Ingo F. Walther, Van Gogh. Tutti i dipinti, 5 luglio 2018, Taschen, Collana: Bibliotheca Universalis, EAN: 9783836559591
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 11 marzo 2022.
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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Vincent Van Gogh, Montagne a Saint-Rémy, sul sito del Guggenheim Museum di New York.
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