Napoleone abdica a Fontainebleau di Hippolyte Delaroche interpreta il momento della disfatta di Parigi e il declino del primo Impero francese.
Hippolyte Delaroche, Napoleone abdica a Fontainebleau, 1840, olio su tela, 137 x 181 cm. Parigi, musée de l’Armée
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Indice
Descrizione di Napoleone abdica a Fontainebleau di Hippolyte Delaroche
Napoleone Bonaparte siede con atteggiamento abbattuto all’interno dello studio del piccolo appartamento di Versailles. L’imperatore indossa ancora la divisa da combattimento, la redingote, il cappotto, e i pesanti stivali di cuoio indossati per il viaggio. La posa assunta rivela un profondo stato d’animo di frustrazione. Infatti il corpo è abbandonato sulla poltroncina, le gambe divaricate e le braccia abbandonate di lato, sulla spalliera della sedia, segno di una grande stanchezza. Napoleone sembra perso nei suoi pensieri e lo sguardo è rivolto oltre il fronte del dipinto. Il suo viso mostra inoltre un’espressione oscura e molto preoccupata.
Il copricapo di Napoleone è poggiato sul pavimento e la sua spada su un tavolino a destra. Dietro l’Imperatore, a destra dall’alto, scende una pesante tenda rossa che fa da sfondo alla sua figura. La parete a sinistra è invece coperta da una carta da parati rossa e in basso si intravede un sedile.
Interpretazioni e simbologia di Napoleone abdica a Fontainebleau di Hippolyte Delaroche
Napoléon à Fontainebleau, le 31 mars 1814 è il titolo originale, in lingua francese, del dipinto di Hippolyte Delaroche. In italiano il dipinto è intitolato invece Napoleone abdica a Fontainebleau. L’opera interpreta il momento che segnò simbolicamente la fine del Premier Empire (1804-1815), il primo impero francese.
La campagna di Russia risultò per Napoleone disastrosa e impose una precipitosa ritirata delle truppe francesi. Così, si formò una sesta coalizione di governi antifrancese che fece pressione su Parigi. La capitale non riuscì a resistere anche perchè Napoleone intervenne troppo tardi in suo soccorso. L’Imperatore seppe seppe della sconfitta di Parigi il 30 marzo 1814 alle ventidue, e si recò immediatamente a Fontainebleau dove giunse intorno alle sei del mattino. Napoleone, per la fretta, si stabilì in un piccolo appartamento dove rimase per tutto il 31 marzo del 1814. Bourienne raccontò questa serie di eventi nella biografia di Napoleone Bonaparte e Paul Delaroche si basò su questa descrizione per progettare il suo dipinto.
Delaroche per sottolineare la sconfitta dell’Imperatore lo dipinse in solitudine, appena giunto a Versailles dopo un lungo viaggio faticoso. L’imperatore appare sovrappeso, stanco e segnato dalle fatiche della guerra. La sua posa, inoltre, indica il suo stato d’animo del momento. Infatti il corpo è accasciato sulla poltroncina, ripiegato in avanti e il viso appare scuro e torvo. Anche i dettagli della stanza insistono sul clima teso del momento. Infatti nello studio sembra regnare la confusione prodotta dall’arrivo precipitoso di Napoleone. In basso si può vedere un lembo della tenda bloccato da una gamba della poltroncina. Questo dettaglio, molto poco evidente, rende bene però il gesto dell’Imperatore che forse ha trascinato la sedia con furore per poi abbandonarsi alla stanchezza.
Naploneone è forse appena sceso da cavallo è entrato nello studio e dopo aver slacciato il mantello e buttato a terra il cappello si è seduto. La sua spada è posata distrattamente su un tavolo. Il suo pensiero corre furente alla sconfitta e al tradimento dei suoi sostenitori.
Le date della sconfitta
Il 30 marzo 1814 Napoleone seppe della sconfitta di Parigi. Nella notte, l’imperatore si recò precipitosamente a Versailles dove passò da solo l’intera giornata del 31 marzo. Il 2 aprile fu votata la decadenza dell’Impero e la restaurazione della monarchia. Di conseguenza, il 6 aprile Napoleone abdicò in favore del figlio. Le autorità esiliarono l’ex imperatore che partì il 20 aprile 1814 per l’Isola d’Elba.
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Napoleone abdica a Fontainebleau di Hippolyte Delaroche si trova a Parigi, presso il musée de l’Armée conservato con numero d’inventairio 11931 e Ea 90/1. Il dipinto è attribuito al Département de conservation Peintures/sculptures.
L’artista e la società. La storia dell’opera Napoleone abdica a Fontainebleau di Hippolyte Delaroche
Paul Delaroche firmò e datò l’opera che terminò nel 1840 nel suo studio di Parigi. Il pittore si basò sulla cronaca scritta da Bourienne e annotò la descrizione su un foglio.
Paul Delaroche dipinse il ritratto di Napoleone nell’anno della restituzione delle ceneri dell’Imperatore. L’opera ebbe grande successo in Francia e all’estero e altri artisti ne realizzarono molte versioni.
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Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile di Napoleone abdica a Fontainebleau di Hippolyte Delaroche
Hippolyte Delaroche, conosciuto anche come Paul Delaroche, ebbe come maestro Antoine-Jean Gros. Le opere giovanili del pittore mostrano l’influenza romantica di Théodore Géricault e di Eugène Delacroix. Delaroche si specializzò presto in soggetti storici realizzati con una pittura ricca di dettagli e dai forti toni drammatici.
La tecnica
Napoleone abdica a Fontainebleau di Hippolyte Delaroche è un olio su tela di 137 centimetri di larghezza e 181 cm di altezza.
Il colore e l’illuminazione
I colori caldi e scuri della scena contribuiscono a creare l’atmosfera drammatica che racconta la sconfitta dell’Imperatore. Al centro del dipinto, dietro alla figura di Napoleone, fanno da sfondo una tenda rossa sulla destra e il rosso scuro della parete a sinistra. Inoltre gli abiti bianchi che contrastano con i colori scuri e in ombra dello studio mettono in gran evidenza l’immagine dell’Imperatore. Infine, una lama di luce illumina la figura seduta di Napoleone Bonaparte e la zona centrale del dipinto.
Lo spazio
La scena dipinta da Delaroche è ambientata all’interno del piccolo appartamento privato di Versailles e in particolare nello studio dell’Imperatore. Gli arredi sono limitati alla sedia sulla quale sedie Napoleone, ad un sedile in secondo piano a sinistra e al tavolino di destra. La sedia posta di traverso contribuisce, con lo schienale squadrato, a creare una dimensione geometrica della scena e a suggerire la profondità dello spazio occupato dal protagonista.
La composizione e l’inquadratura
Il dipinto di Delaroche è di forma rettangolare con orientamento verticale. Al centro dell’inquadratura si colloca la figura seduta di Napoleone. L’inquadratura ospita quindi, in alto un’ampia porzione di parete in ombra che sembra incombere sopra l’Imperatore seduto. Nella scena dipinta, prevalgono linee oblique come nelle gambe del protagonista, nella struttura della sedia e nella tenda semi aperta a destra.
La fascia inferiore si trova in ombra e comprende il pavimento e parte del corpo di Napoleone. La fascia centrale è invece illuminata come il busto dell’Imperatore. La parte superiore è nuovamente in ombra e, quindi, molto scura.
Il centro delle diagonali corrisponde al ventre pingue di Napoleone e stabilizza fortemente la sua immagine seduta. L’inquadratura comprende infine una zona ampia di sfondo architettonico e la figura dell’Imperatore sembra contrarsi facendolo sembrare non uomo piccolo e sovrappeso.
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Bibliografia
- Claude Allemand-Cosneau, Isabelle Julia, Paul Delaroche, un peintre dans l’histoire, Parigi, RMN, 1999.
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 22 settembre 2022.
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