Navigando al chiaro di luna di Claude Monet risale al 1864, e fu realizzato durante un viaggio nella Bassa Normandia a Honfleur.
Claude Monet, Navigando al chiaro di luna, 1864 ca, olio su tela, 60 x 73,80 cm. Edimburgo, UK, National Gallery of Scotland
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Indice
Descrizione di Navigando al chiaro di luna di Claude Monet
Il dipinto notturno di Claude Monet raffigura una veduta marina con alcune imbarcazioni che galleggiano di fronte al molo. Al centro è dipinto un veliero in lontananza mentre a destra avanza una barca a vela. A sinistra un vaporetto copre parzialmente un’altro veliero. La notte è rischiarata dalla luce della luna che filtra dalle nubi e dal faro che guida le navi a destra.
Interpretazioni e simbologia di Navigando al chiaro di luna di Claude Monet
Marine, navigation au clair de lune e il titolo originale in francese del dipinto che nel museo di Edimburgo è indicato come A Seascape, Shipping by Moonlight. In italiano l’opera è nota invece con il titolo di Navigando al chiaro di luna. Monet dipinse questa marina nel 1864 durante soggiorno a Honfleur, un piccolo comune della Bassa Normandia in Francia.
In questo periodo l’artista si dedicò alla rappresentazione di marine notturne che suscitavano in lui un grande interesse ma richiedevano un grande sforzo tecnico per ottenere la vivida luce fredda della luna. Il tipo di illuminazione utilizzato da Monet restituisce una scena drammatica per via dalle nuvole scure e minacciose che incombono sulle sagome nere delle imbarcazioni. Honfleur era nota per il suo porto e il ricco traffico di commercio navale. Quindi le navi erano la caratteristica di questa cittadina francese che si trova di fronte a Le Havre dove la Senna confluisce ne La Manica.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
Navigando al chiaro di luna di Claude Monet si trova alla Scottish National Gallery di Edimburgo, nel Regno Unito, custodito con numero d’inventario: NG 2399. Le National Galleries of Scotland acquistarono l’opera nel 1980. Il museo aprì le sue sale al pubblico nel 1859 al fine di riunire opere d’arte contemporaneea scozzese e internazionale.
L’artista e la società. La storia dell’opera Navigando al chiaro di luna di Claude Monet
Claude Monet dipinse Navigando al chiaro di luna intorno al 1864. Nel 1863 Monet iniziò a frequentare l’atelier di Charles Gleyre per migliorare la sua tecnica nel disegno della pittura. Conobbe anche Alfred Sisley, Pierre-Auguste Renoir e Jean-Frédéric Bazille tutti uniti nell’interesse di sorpassare l’arte di tipo accademico. Così nell’aprile del 1863, si recò, con altri artisti, a Chailly-en-Bière, all’interno della foresta di Fontainebleau, dove si trovavano già gli artisti della scuola di Barbizon. Insieme al pittore Bazille parte per un viaggio a Honfleur, nel 1864. Raggiunge poi Sainte-Adresse, quindi Rouen.
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Lo stile di Navigando al chiaro di luna di Claude Monet
Navigando al chiaro di luna risale agli anni precedenti alla sperimentazione impressionista di Claude Monet. Questo dipinto rivela la capacità di Monet pre-impressionista di infondere interesse e maestosità in soggetti apparentemente banali come una nave che naviga sul mare di notte. Osservando con attenzione la superficie dell’opera si colgono le pennellate divise alternate a spatolate di colore.
La tecnica di Navigando al chiaro di luna di Claude Monet
Navigando al chiaro di luna di Claude Monet è un dipinto realizzato con impasto di colori ad olio applicati su tela. L’opera misura 60 centimetri di altezza e 73,80 cm di larghezza.
Il colore e l’illuminazione
Il dipinto Navigando al chiaro di luna di Claude Monet è caratterizzato dal colore blu scuro che ricopre cielo e mare. Nel complesso l’opera è distinta da una diffusa tonalità fredda e scura. La luce della luna filtra tra le nubi e illumina i loro contorni riflettendosi a tratti sulla superficie del mare. A destra, si coglie una debole luce gialla che proviene dal faro. Sono presenti unicamente deboli contrasti tra colori chiari e colori scuri.
I vascelli, le barche e la costa sono invece realizzati con colori scurissimi che rivelano solamente le loro sagome contro il cielo e il mare. I riflessi chiari segnano Infine le increspature delle onde e contribuiscono a definire la superficie liquida.
Lo spazio
Il dipinto di Monet è una veduta marina notturna nella quale è rappresentata l’ampia superficie del mare e a destra una piccola porzione di costa sulla quale è costruito il faro. Gli indicatori di profondità sono essenzialmente le navi dipinte in primo piano e in lontananza che descrivano le distanze attraverso la progressiva diminuzione delle loro grandezze.
A destra, anche la minima linea prospettica creata dal bordo inferiore del molo contribuisce a suggerire la tridimensionalità dell’ambiente. Infine, lo spazio della scena è affidato essenzialmente agli effetti dell’illuminazione lunare che si riflette sulle onde e sulle nubi. Infatti è possibile vedere in primo piano le increspature delle onde più ampie che, man mano, verso il fondo diventano linee sempre più piccole fino ad arrivare allo squarcio di luce argentata lontana che da dietro le nubi illumina il mare.
La composizione e l’inquadratura
Navigando al chiaro di luna di Claude Monet è un dipinto di forma rettangolare con inquadratura orizzontale che valorizza la linea d’orizzonte che segna il confine tra cielo e mare. Un terzo dell’altezza del dipinto in basso è riservato al mare mentre i due terzi superiori sono occupati dal cielo che acquista così grande importanza. La gran massa di nuvole nere che incombe dall’alto è compensata in basso dalle sagome scure delle imbarcazioni.
Monet ottenne così l’equilibrio necessario a stabilire il maggior peso dell’immagine in basso lasciando il cielo, anche se denso di nubi, più leggero. Al centro del dipinto, in corrispondenza all’incrocio delle diagonali, si trova la gran massa scura delle nuvole centrali. In basso invece, a sinistra della verticale centrale si colloca il piccolo veliero lontano che si staglia contro la luce d’argento della luna.
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Bibliografia
- Claudio Pescio, Claude Monet. La poesia della luce, Giunti, 1999, ISBN 8809013255
- Maria Teresa Benedetti, Monet: i luoghi, n. 151, Giunti, 2001, ISBN 880902057X
- Vanessa Gavioli, Monet, in I Classici dell’Arte, vol. 4, Rizzoli, 2003
- Marco Goldin, Monet, la Senna, le ninfee. Il grande fiume e il nuovo secolo, Linea d’Ombra Libri, 2004, Collana: Grandi mostre, ISBN-10: 8887582831 ISBN-13: 978-8887582833
- Gérard-Georges Lemaire, Monet, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, ISBN-10: 8809994167, ISBN-13: 978-8809994164
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 21 aprile 2023.
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