Patrizia Sandretto è una collezionista e mecenate italiana con base a Torino, la cui influenza è riconosciuta a livello internazionale.
Pagina aggiornata il: 18 marzo 2025. Torna a visitarci e troverai nuovi contenuti.
In copertina: Patrizia Sandretto – Foto di Stefano Sciuto
di Marco Rabino
Patrizia Sandretto, meglio conosciuta come Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è una collezionista d’arte di Torino, che ha assunto riservatezza ed eleganza come cifre esistenziali e professionali. Nel tempo è diventata un personaggio pubblico e nel 2017 Art Review ha definito Patrizia Sandretto una delle 100 personalità più influenti del mondo dell’arte. Le immagini di Patrizia Sandretto compaiono sulle principali riviste del glam, segno che la sua figura ispira il pubblico femminile esibendo un garbo che ricorda le migliori star hollywoodiane. In alcuni casi, invece, i giornali nazionali raccontano qualche dettaglio del suo rapporto con l’arte contemporanea ma, probabilmente, coloro che conoscono meglio di altri la collezionista di Torino, sono i protagonisti della mondanità e della vita artistica internazionale.
Da collezionista a signora dell’arte contemporanea
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, nata a Torino, il 24 aprile 1959, è stata protagonista di importanti capitoli dell’arte della città e di quella Nazionale. Secondo le cronache mediatiche, nel 1992 in occasione di un viaggio a Londra, ebbe modo di visitare lo studio di Anish Kapoor insieme ad una amica collezionista di Torino. Patrizia Sandretto realizzò immediatamente la sua passione per l’arte contemporanea e incontrò altri protagonisti dell’ambiente quali Nicholas Logsdail della Lisson Gallery, Jay Jopling della White Cube e il futuro direttore della Tate, Nicholas Serota. Queste conoscenze furono determinanti per la sua formazione, già favorita da una visione proiettata verso l’arte di livello internazionale.
Il 6 aprile 1995, insieme al marito Agostino Re Rebaudengo, il padre Dino e la madre Mimma, firma l’atto costitutivo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Dello stesso anno, è l’esordio internazionale alla Biennale di Venezia con la mostra “Campo 95“, curata da Francesco Bonami presso le Corderie dell’Arsenale. Ricordo di averla visitata in un caldissimo giorno d’estate, e da allora il fascino di questi grandi ambienti postindustriali ha segnato ogni mia visita alla manifestazione.
Nel 1997 è la volta dell’inaugurazione della prima mostra a Palazzo Re Rebaudengo a Guarene, con una festa del borgo degna di un evento regale. Segue poi l’inaugurazione della sede di Torino della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in via Modane a Torino, il 18 settembre 2002. Il pubblico d’eccellenza ha consacrato l’importanza della collezionista nel mondo dell’arte contemporanea e la presenza di grandi nomi della cultura e della politica ha sottolineato la sua influenza.
La Fondazione Sandretto Rebaudengo per l’arte
Il sodalizio con il critico Corrado Bonami ha portato quindi alla prestigiosa Biennale di Venezia, ed è proseguito con le attività della Fondazione. Bonami, infatti, è stato il suo direttore artistico dal 1995 e, in seguito, direttore onorario. La stessa collezionista riconosce il ruolo di importanza che ha avuto Francesco Bonami nella crescita dell’Istituzione di Torino. Ida Gianelli, direttrice della collezione del Castello di Rivoli, è stata un’altra figura torinese che ha ispirato il percorso di Patrizia Sandretto. In particolare, è stata un punto di riferimento per approfondire il panorama femminile dell’arte contemporanea.
La Fondazione Sandretto ha come finalità quella di promuovere la sperimentazione e il confronto tra artisti, critici, curatori e collezionisti internazionali. Le attività della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo offrono quindi attività di livello internazionale nella formazione e nella promozione dell’arte.
I rapporti internazionali di Patrizia Sandretto

L’influenza di Patrizia Sandretto si espande anche nel contesto internazionale dell’arte contemporanea. Tra le sue collaborazioni ci sono infatti personaggi quali Hans Ulrich-Obrist, codirettore della Serpentine Galleries, e Beatrix Ruf, alla guida dello Stedelijk di Amsterdam. La collezionista ha più volte ammesso di aver nutrito sempre ambizioni internazionali e per questo attraverso la Fondazione ha organizzato mostre a Roma, Atene, Montecarlo, Madrid, Londra e in Ecuador.
Sono molte le istituzioni che hanno accolto Patrizia Sandretto nel loro interno. La collezionista è membro dell’International Council del MoMA di New York, dell’International Council della Tate Gallery di Londra, del Leadership Council del New Museum di New York, dell’Advisory Committee for Modern and Contemporary Art del Philadelphia Museum of Art, del Conseil d’Administration de l’ École Nationale Supérieure des Beaux-Arts de Lyon, del Comitato di Art Basel Cities, del CCS Board of Governors del Bard College di New York, dell’Advisory Committee del Rockbund Art Museum di Shanghai.
Patrizia Sandretto e i suoi rapporti con la realtà culturale di Torino
La collezionista ha dichiarato in alcune interviste di non aver mai interrotto il suo rapporto con la città natale. A Torino si è formata e ha colto tutte le migliori possibilità che il suo ambiente culturale ha offerto. Infatti, la città vanta trascorsi di grande eccellenza artistica fin dagli anni Cinquanta del Novecento, con l’inaugurazione della Galleria d’Arte Moderna. A Torino è nata l’Arte povera e si sono affermati importanti maestri del Concettuale come Giulio Paolini. Nel luglio del 2023, Patrizia Sandretto ha assunto la presidenza della Fondazione per l’Arte CRT. In occasione di un’intervista, dell’11 gennaio 2025, rilasciata in occasione delle celebrazioni dei 25 anni di attività di sostegno all’arte contemporanea, la Presidente conferma la vocazione territoriale della Fondazione CRT.
Infatti finalità della Fondazione è sempre stata quella di “alimentare un dialogo virtuoso tra pubblico e privato in ambito culturale, con una collezione di arte moderna e contemporanea messa a disposizione della collettività e dei musei, attraverso la concessione in comodato delle opere alla GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e al Castello di Rivoli, Museo d’Arte Contemporanea“. Inoltre per il triennio 2024-2027, le sue attività tenderanno a “valorizzare e ampliare la vocazione sperimentale di questo modello, unico nel suo genere, e si riassumono in sei parole chiave: collezione, internazionalizzazione, professioni, spazio pubblico, educazione, comunità“. (Fonte: Artribune)
L’attività di mecenate di Patrizia Sandretto
Patrizia Sandretto ha manifestato sempre una grande attenzione nel sostenere il lavoro di giovani artisti talentuosi. Spesso le sue intuizioni sono state determinanti nel segnare positivamente le carriere di esordienti. La collezionista ha contribuito così a promuovere le carriere, tra altri, di Maurizio Cattelan, Doug Aitken, i fratelli Chapman, Charles Ray, Shirin Neshat, Sarah Lucas, Sam Taylor Wood, e ancora Tobias Rehberger e Mark Manders.
Dopo aver conseguito la laurea in Economia e Commercio, Patrizia Sandretto si avvicina al mondo del collezionismo artistico agli inizi degli Anni Novanta del Novecento. Nel 1995 assume la Presidenza della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Le prime mostre della collezione in crescita sono allestite nel palazzo Re Rebaudengo a Guarene. Nel 2002 si inaugura la sede di Torino progettata da Claudio Silvestrin. Dal 2008 è membro della Commissione Cultura di Confindustria Nazionale. A partire dal 2014 diventa Presidente del Comitato Fondazione Arte Contemporanea. Dal 2015 Patrizia Sandretto insegna Teorie e Forme del Mercato dell’Arte alla IULM, Libera Università di Lingue e Comunicazione di Milano. Dal 2017, è poi Presidente della Fondazione Istituto Europeo di Oncologia e del Centro Cardiologico Monzino. Sempre nel 2017 Patrizia Sandretto istituisce la Fundacion Sandretto Re Rebaudengo Madrid.
Premi e onorificenze
Patrizia Sandretto ha ottenuto diversi premi e titoli onorifici, tra i quali il Riconoscimento di Ufficiale della Repubblica Italiana (2005), il titolo di “Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres” conferito dalla Repubblica Francese (2009), il “Montblanc Arts Patronage” Award (2003), il Premio “AIDDA” (2003), il Premio “Marisa Bellisario” (2005), il LEO Award dell’ICI (2019) e la nomina ad “Ambasciatrice nel mondo delle eccellenze torinesi” (2020).
La collezione di Patrizia Sandretto
Patrizia Sandretto, come riportato dai media, possiede una collezione di oltre mille opere, circa tremila fotografie, oltre a una raccolta di bigiotteria americana d’epoca, che raccoglie dalla fine degli anni ’80. Di respiro internazionale, la raccolta di Patrizia Sandretto ha trovato spazio presso la Whitechapel Gallery di Londra, il Centro de Arte Contemporanea di Quito in Ecuador, il Kunstmuseum di Trondheim in Norvegia, e la Collectors Room di Berlino. Nel 2018 il RAM di Shanghai ha ospitato le sue opere in occasione della mostra Walking on the fade out lines. Anche il Touchstones Rochdale di Manchester ha messo in mostra le opere della collezione in Herstory: Women Artists from the Collection of Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. Nel 2023, Palazzo Strozzi, a Firenze, ha celebrato il 30° anniversario della sua collezione con la mostra “Reaching for the Stars“.
Patrizia Sandretto e i progetti sociali
Nel 2018, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e il marito hanno acquistato l’isola di San Giacomo in Paludo che si trova nella laguna di Venezia, abbandonata dagli anni Sessanta del Novecento. Il progetto promosso dai due mecenati consiste nel creare un centro multiculturale per la cultura e la sostenibilità. Sono previste residenze d’artista, mostre, performance e attività di ricerca sulla sostenibilità e le energie rinnovabili, inaugurate in occasione della Biennale di Venezia del 2024. Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è anche la Presidente del Comitato Organizzatore Locale dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics Turin 2025, svolti dall’8 al 15 marzo a Torino. I suoi impegni sociali sono rivolti in particolare a valorizzare la figura della donna, nell’arte e nella società.

Leggi anche:
© 2017-2025 ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci
ASPETTA! Ti possono servire
Grazie per aver consultato ADO
Le immagini pubblicate su ADO sono state prodotte in proprio e quindi sono di proprietà dell’autore.
