Il cambiavalute di Quentin Metsys presenta uno spazio saturo di oggetti dipinti con cura maniacale tipica dell’arte fiamminga.
Quentin Metsys, Il cambiavalute (Le Prêteur et sa femme), 1514, olio su tavola, 70 x 67 cm. Parigi, Musée du Louvre
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Indice
Descrizione de Il cambiavalute di Quentin Metsys
Si tratta di un quadro di genere che ritrae marito e moglie. Il cambiavalute, a sinistra è ritratto al lavoro. Molte monete sono sparse, di fronte a lui, sul tavolo. Accanto vi sono i suoi strumenti di lavoro per analizzare e valutare le valute raccolte. A sinistra, la moglie lo osserva lavorare mentre sfoglia un libro miniato e illustrato. I due personaggi sono abbigliati con abiti dell’epoca e con copricapi borghesi. Tra i due, poggiato sul tavolo in primissimo piano si trova uno specchio convesso che riflette l’immagine dell’artista che sta ritraendo la scena. Dietro di lui, si intravede la grande finestra che illumina la scena dalla quale si vedono le architetture esterne. Dietro ai due coniugi sulla parete di fondo, alcuni oggetti di uso comune e professionali sono disposti sulle due mensole. A destra dalla piccola apertura che dà sull’esterno si intravede una scenetta di strada.
Interpretazioni e simbologia de Il cambiavalute di Quentin Metsys
La traduzione del titolo del dipinto come appare sul sito ufficiale del Museo del Louvre di Parigi, Prêteur et sa femme, è il prestatore di denaro e sua moglie. Analoga traduzione per il titolo in lingua inglese, The Moneylender and His Wife, come si legge sulla scheda dell’immagine sul sito di Getty Images. In italiano è stato, nel tempo, tradotto come Cambiavaluta o Cambiavalute. Colui che presta denaro, in italiano corrente, si può tradurre come strozzino o usuraio nel caso di un privato. Le uniche realtà autorizzate a prestare denaro, per ottenerne un guadagno legalmente, sono le banche o le finanziarie.
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Lo stile de Il cambiavalute di Quentin Metsys
Ogni porzione del dipinto è occupata da una figura o un oggetto. Questa caratteristica dell’Arte fiamminga è chiamata horror vacui traducibile come paura del vuoto. In pittura si manifesta nella copertura totale dello spazio dipinto con oggetti e figure rappresentate. Insieme a questa tendenza stilistica si nota la maniacale descrizione di ogni particolare. Infatti le mani sono raffigurate con una attenta riproduzione che rasenta il grottesco nell’articolazione delle dita dell’uomo e della donna. Le monete sono rappresentate in modo maniacale nella loro faccia in vista. Anche gli oggetti dello sfondo, poi, sono piccole nature morte isolate, disposte in modo attento e misurato per non lasciare spazio a vuoti sulle mensole. Infine, lo specchio convesso nel quale l’artista rappresenta una prova di abilità nel dipingere se stesso e il paesaggio esterno.
Il colore e l’illuminazione
Il dipinto Il cambiavalute (Le Prêteur et sa femme) di Quentin Metsys presenta colori dai toni caldi, tendenti all’arancio e alla rosso. Il colore maggiormente diffuso è un bruno molto intenso, distribuito nello spazio di fondo e uniformemente su varie parti del dipinto. Gli incarnati sono molto caldi e le ombre colorate. L’abito della donna è la parte più satura di tutta la composizione e crea un forte contrasto con il velo bianco candido che sporge copricapo. I colori degli oggetti e delle figure sono esaltati dalla luce che entra dalla finestra centrale e mette in risalto le forme contro le ombre dello spazio interno.
Lo spazio
La descrizione dello spazio interno è lasciata alla sovrapposizione delle forme e dei corpi. Il piano inclinato del tavolo, che presuppone una visione dall’alto, crea una distanza dal bordo del dipinto al busto dei due personaggi ritratti. Non è possibile individuare in modo preciso, attraverso indicatori geometrici lineari la distanza dal primo piano alle mensole dello sfondo. Tuttavia è possibile valutare, attraverso la proporzione degli oggetti rappresentati, una indicazione di profondità paragonando la diversa grandezza degli oggetti.
La composizione e l’inquadratura
La piccola scena riprodotta, a destra, dietro alla spalla della donna, suggerisce una distanza attraverso la proporzione di grandezza esistente tra le figure umane. L’inquadratura incornicia precisamente i due protagonisti lasciando, comunque, fuori, lateralmente parte delle braccia. L’artista ha dato, quindi, molta importanza ai volti e alle mani che indicano la professione o l’attività del momento, condotta del personaggio ritratto. Infine, il formato allargato, nella parte alta, permette di rappresentare gli oggetti per descrivere la scena e creare il gusto fiammingo della rappresentazione dettagliata di ambienti.
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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Quentin Metsys, Il cambiavalute (Le Prêteur et sa femme), sul sito del Musée du Louvre di Parigi.
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