Roberto Ferri

Roberto Ferri dipinge opere che guardano alla migliore tradizione pittorica e raccontano le tensioni della contemporaneità.

Pagina aggiornata il: 30 dicembre 2024. Torna a visitarci e troverai nuovi contenuti.

Immagine di copertina: Roberto Ferri, Tritone e Nereide, 2024, olio su tela, 100 x 150 cm. Courtesy Roberto Ferri

Le opere di Roberto Ferri sono state definite surreali e misteriose. L’osservatore deve soffermarsi con attenzione davanti alle immagini di Ferri per poter cogliere i significati nascosti. Infatti, a prima vista appaiono come costruzioni classiche, ma in realtà parlano del contemporaneo. I suoi dipinti sono ispirati da visioni notturne o improvvise che raccontano realtà religiose e miti antichi. Il pittore trae ispirazione dal suo quotidiano, dalla realtà che osserva attentamente nel suo lato nascosto e inquietante. Nelle sue opere si colgono simboli di morte ma anche di speranza.

Le fonti di ispirazione della pittura di Roberto Ferri

Per Roberto Ferri, la tradizione pittorica ha un enorme significato. Infatti, il pittore dichiara di trarre insegnamenti dai maestri del passato recente e temi dai miti del periodo classico. Osservando le sue opere si coglie immediatamente l’eredità dei grandi pittori, anche a coloro che si avvicinano alla sua pittura senza in modo spontaneo. Già a partire dalla sua primissima formazione, ancora adolescente, ammira le opere di Caravaggio, Velasquez, Ribera. Autori che propongono una visione forte e intensa dell’umanità e hanno saputo rappresentare le tensioni del loro tempo. I dipinti di questi e altri artisti, sono inquietanti per l’osservatore come le opere di Ferri che rappresenta conflitti e demoni. Ma, quanta pittura religiosa, controriformista, è intrisa di sangue, violenza e misticismo. Ferri recupera questa tradizione e quella dei Romantici. Mi viene da pensare a William Blake, mistico ed esoterista.

La pratica quotidiana della pittura

Roberto Ferri osserva costantemente ciò che lo circonda e le sue riflessioni contribuiscono alla narrazione del contemporaneo. Inoltre, la sua pratica quotidiana del dipingere, trasforma le sue opere in testimonianze visive delle tensioni che vive oggi l’umanità nel suo intimo. Il Surreale nei dipinti di Ferri è un elemento necessario per creare l’inquietudine che emana dalle opere. I corpi levitano e si intrecciano, dalle membra escono arti, teste e ali di insetto. Molti personaggi dei dipinti di Ferri sono esseri ibridi degni dei dipinti fiamminghi più visionari.

Roberto Ferri, Pietas, 2015, olio su tela, 100 x 170 cm. Courtesy Roberto Ferri
Roberto Ferri, Pietas, 2015, olio su tela, 100 x 170 cm. Courtesy Roberto Ferri

I maestri e la formazione

Le scene dipinte da Roberto Ferri ricordano senza dubbio le opere di Caravaggio. Il pittore, infatti, realizza le sue figure utilizzando un virtuosismo che, però, non è mera esibizione di bravura. La capacità pittorica di Ferri deriva anche dalla sua formazione con Gaetano Castelli, scenografo della RAI e Francesco Zito, costumista teatrale.

Roberto Ferri e la Cristianità

Roberto Ferri, San Sebastiano, 2013, olio su tela, 100 x 70 cm. Courtesy Roberto Ferri
Roberto Ferri, San Sebastiano, 2013, olio su tela, 100 x 70 cm. Courtesy Roberto Ferri

La Fede Cristiana permea in modo determinante la poetica e le opere di Roberto Ferri. Il pittore stesso dichiara che ogni dipinto che realizza è simile ad una preghiera a Dio. Proprio per questo la sua spiritualità lo aiuta a rappresentare i simboli più oscuri che risiedono nell’animo umano. Infatti, per esaltare il ruolo della componente cristiana, molte delle sue opere rappresentano i demoni che, anche nel contemporaneo, inquietano la vita delle persone.

Roberto Ferri, Il Martire, 2016, olio su tela, 60x 60 cm. Courtesy Roberto Ferri
Roberto Ferri, Il Martire, 2016, olio su tela, 60x 60 cm. Courtesy Roberto Ferri

Ferri inizia il suo confronto con la religione cristiano-cattolica già a 15 anni, quando gli viene proposto di assumere il ruolo di chierichetto. Si trattava di una chiesa di paese, ma, per il giovane pittore, rappresentava già un’esperienza mistica. Mentre serviva la celebrazione della messa, Ferri poteva osservare un grande quadro della Madonna di Fátima e ammirare la matrice delle pennellate. Questa attenzione al piano tecnico, lo porterà ad appropriarsi del mestiere con grande maestria, tanto da essere ammirato da un custode della trasizione come Vittorio Sgarbi.

Alchimia e pittura nelle opere di Roberto Ferri

Un altro tema ricorrente nella pittura di Ferri è la ricerca alchemica la cui conoscenza è sempre stata destinata a pochi iniziati. Il cuore di questa pratica è la trasformazione vitale della materia. L’oggetto primo della ricerca alchemica è, quindi, la Pietra Filosofale, capace di trasformare, attraverso purificazione, ogni metallo in oro. Infatti, secondo gli alchimisti ermetici, gli elementi dell’universo, presenti con diversi gradi di impurità, sono destinati a mutarsi in oro, ma in tempi indefiniti. La Pietra Filosofale, invece, permette una trasmutazione immediata, accelerando i tempi naturali.

Roberto Ferri, Cupo fuoco, I, II, III, 2016, olio su tela, trittico, 150 x 150 cm ogni elemento. Courtesy Roberto Ferri
Roberto Ferri, Cupo fuoco, I, II, III, 2016, olio su tela, trittico, 150 x 150 cm ogni elemento. Courtesy Roberto Ferri

Secondo questo principio, la ricerca alchemica è rivolta a scoprire il mistero dell’intelligenza della Natura che permette la trasmutazione dall’impuro alla purezza dell’oro. Secondo la tradizione, l’uomo, che è parte della natura, può aiutarla ad accelerare i tempi di questa evoluzione. Ma, per comprendere il mistero occulto della purificazione alchemica, la ragione è insufficiente. Occorre seguire quindi L’Opus Alchemico, la pratica alchemica, riassumibile nella frase “pensa agendo ed agisci pensando“.

La sublimazione interiore come principio creativo

Roberto Ferri, Castalia, 2018, olio su tela, 40 x 30 cm. Courtesy Roberto Ferri
Roberto Ferri, Castalia, 2018, olio su tela, 40 x 30 cm. Courtesy Roberto Ferri

Ferri dichiara di utilizzare come fonte creativa un meccanismo fondamentale della mente descritto dalla psicanalisi. Sigmund Freud, con le sue teorie, ha introdotto il concetto di sublimazione interiore in quanto meccanismo di difesa della mente umana. Secondo Freud, l’individuo, per difendersi da impulsi o desideri socialmente inopportuni, ricorre a ciò che ha chiamato sublimazione. In questo modo, anche inconsapevolmente, trasforma tali impulsi in pensieri o azioni positive o innocue. Nelle opere di Roberto Ferri si trovano immagini che nascono dal profondo del suo inconscio, sublimate, però, con la pratica pittorica. Questo meccanismo, già utilizzato in parte dai maestri del Surrealismo, permette di creare immagini potenti. Le sue visioni, parlano quindi all’inconscio collettivo che condivide, culturalmente, le pulsioni sublimate dal lavoro dell’artista.

Biografia di Roberto Ferri

Roberto Ferri è nato a Taranto nel 1978. Inizia a dipingere intorno agli 8 anni. I suoi primi maestri sono il nonno e lo zio che praticano la pittura quotidianamente. Si iscrive al Liceo artistico “Lisippo” di Taranto dove di diploma nel 1996. Continua, quindi, la formazione pittorica come autodidatta e si trasferisce a Roma nel 1999. Nella Capitale può asservare da vicino le grandi opere della tradizione, dal Cinquecento alla fine dell’Ottocento. Ad affascinarlo sono le opere di Caravaggio e seguaci e quelle degli accademici Neoclassici, quali David, Ingres, Girodet, Géricault, Gleyre e Bouguereau. Segue il corso di scenografia presso l’Accademia di Belle arti di Roma, dove si laurea nel 2006.

Ha partecipato alla 54esima Biennale Internazionale di Venezia. Sono suoi alcuni ritratti di Papa Francesco I. Nel 2013, Vittorio Sgarbi ha commissionato a Roberto Ferri 14 tele della Via Crucis per la Cattedrale di Noto (Siracusa). Le opere di Ferri sono state esposte in alcune produzioni cinematografiche e televisive. Si possono vedere nel Film di Marco Bellocchio, Sangue del mio sangue, nella serie Gomorra e in The Man Who Sold His Skin di Kaouther Ben Hania del 2020.

Consulta il sito di Roberto Ferri

Bibliografia

  • Roberto Ferri – NOLI FORAS IRE e la presentazione della Via Crucis per la cattedrale di Noto, Catalogo, Giunti
  • Fabio Isman (a cura di) Roberto Ferri – Oltre i sensi-Beyond The Senses” – “L’ombra del divino nellarte contemporanea, SKIRA

Sitografia

  • Roberto Ferri. Surreale germoglio caravaggesco, RAI Cultura. Leggi l’articolo
  • Ferruccio Giromini, Diavolo & acqua santa. L’erotismo in Roberto Ferri, Artribune, 07 giugno 2015. Leggi l’articolo

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