Simone Martini è considerato uno dei grandi maestri della scuola senese del Trecento caratterizzata dalla prevalenza di una linea elegante e sinuosa.
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Nascita di Simone Martini
1284. Simone Martini o Simone Senese nacque a Siena intorno al 1284.
La vita privata e affettiva di artista
Simone Martini si recò probabilmente a lavorare a San Gimignano presso la bottega di Memmo di Filippuccio per completare la sua formazione e ne sposò la figlia Giovanna Memmi nel 1325.
Formazione e studi di Simone Martini
Gli storici non possiedono informazioni certe sulla formazione artistica del maestro senese. Probabilmente fu allievo di Duccio di Buoninsegna. Nelle opere di Simone Martini sono però presenti elementi stilistici che derivano da altre influenze. Il giovane artista quindi non compì la sua preparazione solamente nella bottega di Duccio. Inoltre considerando la presenza di una certa plasticità delle figure l’artista potrebbe aver osservato le opere dipinte da Giotto. Forse non vide direttamente i dipinti del maestro ma li assimilò attraverso il lavoro di Memmo di Filippuccio. Questo artista operava a San Gimignano e lavorò nel cantiere di Assisi dove conobbe la pittura giottesca. Simone probabilmente si recò presso la bottega dell’artista per portare avanti la sua formazione.
Inoltre l’utilizzo di strumenti da oreficeria nelle opere dell’artista lascia pensare che l’artista abbia avuto anche una formazione da orafo.
Amicizie d’artista
Giunto ad Avignone, Simone Martini strinse amicizia con Francesco Petrarca e con lui fu uno dei protagonisti della civiltà cortese.
I maestri di Simone Martini
Non vi sono documenti che lo sostengano ma probabilmente Duccio di Buoninsegna fu maestro di Simone Martini. Memmo di Filippuccio, suocero dell’artista, inoltre potrebbe aver portato le novità del cantiere di Assisi trasmettendole all’artista che frequentò la sua bottega.
L’evoluzione dello stile di Simone Martini
La pittura di Simone Martini è rappresentativa della Scuola senese che si sviluppò tra il 1200 e il 1300. Le sue caratteristiche principali sono un maggiore tradizionalismo di influenza bizantina rispetto a quella fiorentina. Si riscontra poi l’attenzione alla decorazione e all’eleganza delle figure. Si distingue anche per l’uso della linea di contorno che assume il valore di un raffinato linearismo. Nelle opere dell’artista inoltre si riscontrano elementi del Gotico Internazionale che era diffuso soprattutto attraverso il campo dell’oreficeria.
I viaggi di Simone Martini
1317. Nel 1317 Roberto d’Angiò invitò Simone Martini a Napoli. L’artista fu poi a Pisa nel 1319 e a Orvieto tra il 1320 e il 1324 circa dove realizzò almeno tre polittici per chiese di Orvieto.
1325. Dal 1325 Simone Martini si trasferì stabilmente a Siena.
1335/1336. L’artista raggiunse una gran fama e nel 1335 o nel 1336 Papa Benedetto XII lo invitò ad Avignone
Allievi e seguaci di Simone Martini
Simone Martini fu il maestro di molti allievi pittori tra i quali i fratelli Lippo e Federico Memmi fratelli della moglie. Tra i suoi seguaci vi fu Naddo Ceccarelli.
Eredità artistica
Gli storici dell’arte considerano Simone Martini come uno tra gli artisti più influenti del Trecento sul territorio italico. Fu infatti uno dei grandi maestri della Scuola senese ed ebbe una importanza pari a quella di Giotto.
Incarichi e cariche ufficiali
1317. A Napoli Roberto d’Angiò lo nominò cavaliere e gli concesse una pensione annua.
La morte di Simone Martini
Simone Martini morì ad Avignone nel 1344 all’età di circa 62 anni.
Le opere di Simone Martini
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Presunto autoritratto di Simone Martini
Simone Martini, Presunto autoritratto, 1315 – 1317. Assisi, chiesa inferiore della basilica di San Francesco, Cappella di San Martino
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San Ludovico di Tolosa
Simone Martini, San Ludovico di Tolosa, 1317 circa, tempera su tavola, 250 x 188 cm. Napoli, Museo nazionale di Capodimonte
Guidoriccio da Fogliano
Simone Martini, Guidoriccio da Fogliano, 1330, affresco, 340 x 968 cm. Siena, Palazzo Pubblico, Sala del Mappamondo. Il condottiero procede sul proprio cavallo in posizione autorevole.
Annunciazione e due Santi
Simone Martini, Annunciazione e due Santi, 1333, tempera su tavola, 265 x 305 cm (totale pannello). Firenze, Galleria degli Uffizi. L’Arcangelo Gabriele si presenta alla Vergine per annunciare la concezione di Gesù mentre Maria intimorita si volge dalla parte opposta.
Cristo sulla via del Calvario
Simone Martini, Cristo sulla via del Calvario, 1342 circa, tempera su tavola,25 x 16 cm. Parigi, Musée du Louvre. Cristo viene portato verso il Calvario accompagnato da una folla di popolo.
Bibliografia
- Piero Torriti, Simone Martini, Giunti, Collana: Dossier d’art, ISBN: 9788809761520
Le opere di Simone Martini
- Presunto autoritratto
- Annunciazione e due Santi
- Cristo sulla via del Calvario
- Guidoriccio da Fogliano
- San Ludovico di Tolosa
Link esterni
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Simone Martini, Cristo sulla via del Calvario, sul sito del Musée du Louvre di Parigi.
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