Terzo Paradiso è un progetto creativo dell’artista Michelangelo Pistoletto che si concretizza attraverso installazioni diffuse universalmente.
Immagine: Michelangelo Pistoletto, Progetto Rebirth/Terzo Paradiso di Cittadellarte – © Fondazione Pistoletto ONLUS
Michelangelo Pistoletto è noto per aver fatto parte del movimento teorizzato da Germano Celant, conosciuto come Arte Povera che rientra nella più ampia sfera dell’Arte Concettuale. Dopo le iniziali ricerche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, Pistoletto manifesta un intento politico e sociale che lo porta ad elaborare il progetto Cittadellarte da lui fondato nel 1998 a Biella, la città dove è nato.
Cittadellarte – Fondazione Pistoletto
Cittadellarte – Fondazione Pistoletto nasce in seguito alla pubblicazione del manifesto Progetto Arte del 1994. Con questo manifesto, Pistoletto iniziò il suo percorso verso un maggiore impegno sociale nei confronti det territorio e della comunità. Infatti, è convinzione profonda di Pistoletto che l’artista deve prendere su di sé la responsabilità di mettere in comunicazione le attività umane al fine di governare il territorio. Conseguentemente alla stesura del Manifesto, l’artista ha fondato Cittadellarte che concretizza la sua poetica. Pistoletto ha messo in opera un laboratorio scuola aperto ad artisti, imprenditori, innovatori sociali, scienziati e amministratori di tutto il mondo. La finalità ultima è così. quella di impegnarsi per sviluppare pratiche di rigenerazione della società in ogni suo ambito.
La nascita del Terzo Paradiso
Nel contesto di Cittadellarte nasce, poi, nel 2002, il simbolo del Terzo Paradiso disegnato da Michelangelo Pistoletto. Una delle urgenze che hanno guidato l’artista nel fondare questa ideologia è la necessità di tornare ad applicare e a riformare principi e comportamenti etici per mettere in salvo la vita del pianeta.
Il Terzo Paradiso deriva dal simbolo matematico dell’infinito ed è composto da tre cerchi. I due cerchi alle estremità rappresentano le diversità e le antianomie tra cui natura versus e di artificio. Il cerchio centrale, invece, rappresenta la compenetrazione fra i cerchi opposti. É, quindi, un nuovo input generativo per l’umanità.
La Trinamica
Altra fonte di ispirazione per l’elaborazione del simbolo è il concetto di “Trinamica“. La Trinamica è la dinamica del numero 3. La combinazione di due unità che dà vita a una terza unità distinta e inedita. Nella Trinamica il 3 rappresenta sempre connessione, combinazione, coniugazione, interazione, fusione di due elementi diversi o opposti, in sé semplici o complessi. Il fenomeno trinamico avviene in chimica e in fisica, si estende nella fisiologia dei corpi e arriva a comprendere la natura sociale nei suoi aspetti culturali, politici, economici e religiosi. Infine, la Trinamica è la scienza delle relazioni e degli equilibri, ma soprattutto, è il principio della creazione.
Il Terzo Paradiso come riflessione sul governo del mondo
L’intento di Michelangelo Pistoletto è quello di produrre azioni artistiche che siano in grado di trasformare la società e il territorio. In questo modo l’artista assume un importante impegno morale nei confronti delle comunità territoriali. Questo impegno a favore del governo locale nasce da un profondo radicamento che Pistoletto ha nei confronti del luogo di nascita e del territorio in generale. Come lui, altri artisti internazionali tra i quali Piero Gilardi, fondatore del Pav, William Kentridge e Christian Boltanski hanno sposato questa causa a favore della collettività. Pistoletto, infatti, forte di una solida storia di sperimentazione personale, ha la legittima autorevolezza per proporre uno sguardo etico sul rapporto tra comunità e territorio.
Dai quadri specchianti al Terzo Paradiso
Nei suoi precedenti quadri specchianti, il riflesso dell’osservatore, invitava ad un dialogo tra vita personale di chi guarda e realtà infinita. L’attenzione di Pistoletto, nel corso del tempo, si è spostata, quindi, dallo spazio relazionale del singolo a quello del gruppo sociale. Passando attraverso progetti d’arte relazionale, l’artista approda così al concetto di Terzo Paradiso, in quanto simbolo di equilibrio tra artificio e natura.
Il Terzo Paradiso, precisa Pistoletto, “è la fusione fra il primo e il secondo Paradiso. Il primo è quello in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura. Il secondo è il Paradiso Artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana, fino alle dimensioni globali raggiunte oggi con la scienza e la tecnologia. Il Terzo Paradiso è la terza fase dell’umanità che si realizza nella connessione equilibrata tra leartificio e la natura, è il passaggio a uno stadio inedito della civiltà planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza. A tale fine occorre innanzitutto ri-formare i princìpi e i comportamenti etici che guidano la vita comune”.
La Demopraxia
Demopraxia è un concetto legato al progetto. Michelangelo Pistoletto, insieme a Paolo Naldini ha utilizzato questo termine nel contesto delle sperimentazioni di Cittadellarte dopo aver constatato che la politica dei partiti non è stata in grado di raggiungere il pieno governo popolare. La Demopraxia invece definisce il progresso di trasformazione sociale, attraverso il coinvolgimento diretto di tutte le associazioni e i gruppi di lavoro di un territorio. È quindi una pragmatica relazionale e di governo che prevede l’interazione tra artista e comunità territoriale, produttiva e abitativa.
Approfondisci con La Demopraxia di Michelangelo Pistoletto
Consulta il sito della Fondazione Pistoletto di Biella
Consulta il sito di Cittadellarte di Biella
Michelangelo Pistoletto, Il Terzo Paradiso, Marsilio, 2010, EAN: 9788831706322
Il testo è stato presentato alla 51. Biennale di Venezia, come opera collettiva di Cittadellarte, in una mostra intitolata “L’isola interiore: l’arte della sopravvivenza“, curata da Achille Bonito Oliva.
© ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci
Grazie per aver consultato ADO
Le immagini pubblicate su ADO sono state prodotte in proprio e quindi sono di proprietà dell’autore.