Tranquillo Cremona condusse una vita scapigliata a contatto con artisti e intellettuali della Milano di fine Ottocento. Dipinse ritratti di amici intellettuali, committenti borghesi e opere che celebrano l’amore giovanile.
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Biografia di Tranquillo Cremona
Nascita e contesto familiare di Tranquillo Cremona
Tranquillo Cremona nasce il 10 aprile 1837 a Pavia da una famiglia di origini ebraiche di Novara, prima agiata che, in seguito, perde il suo patrimonio. Il fratello Luigi, del 1830, diventerà un matematico, mentre due altri fratelli, Pietro e Francesca, morirano in giovane età. Luigi Cremona intraprenderà poi la carriera politica e diventa Ministro della Pubblica Istruzione del Regno d’Italia nel 1898.
La formazione di Tranquillo Cremona
Nel 1859, all’età di 22 anni Tranquillo Cremona, si trasferisce a Milano, liberata dagli austriaci. Risulta però ancora iscritto presso l’Accademia di Venezia. Espone, così, alla mostra annuale dell’Accademia di Brera il dipinto intitolato Un falconiere nel XVI secolo. Si iscrive, poi alla scuola di pittura della stessa Accademia di Brera, diretta da Giuseppe Bertini. Il suo maestro è un pittore romantico e verista e sotto la sua guida studia gli antichi e si esercita nel ritratto. Inoltre sull’esempio di Francesco Hayez che insegna anche lui a Brera, approfondisce la storia medievale. Tra il 1863 e il 1870 Cremona studia a Brera.
Amicizie d’artista e compagni di studi. Il gruppo della Scapigliatura di Milano e il Tardo-Romanticismo
Dal 1863 Cremona inizia a frequentare un gruppo di artisti, letterati e musicisti definiti “scapigliati“. Tra loro vi sono il giovane pittore Daniele Ranzoni e lo scultore Giuseppe Grandi conosciuti a Brera. Inoltre fanno parte del gruppo i letterati Emilio Praga, Giuseppe Rovani, Carlo Righetti e il musicista Arrigo Boito. Lo stesso Righetti con il soprannome di Cletto Arrighi propone per primo il nome del gruppo nel romanzo “La Scapigliatura e il 6 febbraio”.
Tra il 1863 e il 1870 Cremona lavora soprattutto ad alcuni ritratti di fantasia commissionati dell’industriale Borzino nel 1865. Realizza poi opere sentimentali tardoromantiche come La Tradita del 1866, Idillio del 1866 e in seconda versione nel 1868.
I ritratti scapigliati
Intorno alla metà degli anni Settanta dell’Ottocento, dipinge i ritratti considerati suoi capolavori. All’età di 35 anni l’artista scapigliato si trova così al massimo del suo potenziale creativo. Sono di questi anni il Ritratto di Maria Morozzi del 1873, il Ritratto di Dario Papa, del 1874, il Ritratto della Signora Deschamps del 1875, il Ritratto della Signora Curti del 1877. Inoltre ritrae colleghi artisti e intellettuali realizzando il Ritratto di Vittore Grubicy de Drangon, del 1877, il Ritratto di Cletto Arrighi e il Ritratto di Benedetto Junck del 1874.
La morte di Tranquillo Cremona
Tranquillo Cremona muore a causa di un avvelenamento da piombo la mattina del 10 giugno 1878 a Milano. L’artista ha 41 anni. È sepolto nel Cimitero Monumentale di Milano, alla lapide 22 del Promeo del Famedio.
Lo stile
I temi. I turbamenti amorosi della giovane età
Cremona non abbandonò mai i suoi temi preferiti e dipinse opere come Attrazione, Melodia, In ascolto del 1874, Amor materno, Figlio dell’amore, Silenzio amoroso del 1873. Nelle ultime opere si coglie poi un esasperarsi della sensualità dei personaggi che si dissolvono in atmosfere vaporose. Sono di questo ultimo periodo Giovinetta ammalata del 1877, Sorriso del 1878 e, L’edera del 1878.
L’evoluzione dello stile di Tranquillo Cremona
Il Romanticismo storico di Tranquillo Cremona
Cremona, fra il 1859 e il 1863, dipinse alcune opere dallo stile storico-romantico, come Una visita alla tomba di Giulietta e Romeo del 1862.
Il gruppo di ritratti anti-romantici
Dipinse poi un gruppo di ritratti che si allontanano dallo stile romantico. Sono i Ritratti di Carlo e Guido Pisani Dossi del 1867, di Nicola Massa del 1867, di Luigi Perelli del 1867, dell’avvocato Emilio Morozzi del 1869.
La pittura scapigliata di Tranquillo Cremona
A partire dal 1870 Cremona si allontanò dalle influenze di Francesco Hayez e assunse una pittura dai contorni indefiniti. La prima opera che presenta tali caratteristiche è considerata I cugini del 1870. Inoltre in questi anni lavora a fianco dell’amico Daniele Ranzoni ospitandolo nel suo studio di Porta Nuova. Insieme elaborarono il concetto di “macchia scapigliata“.
Le opere di Tranquillo Cremona
Il falconiere di Tranquillo Cremona
Tranquillo Cremona, Il falconiere, 1859, olio su tela, 52.2 x 65 cm. Milano, Galleria d’Arte Moderna
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Una visita alla tomba di Giulietta e Romeo
Tranquillo Cremona. Una visita alla tomba di Giulietta e Romeo, post 1862, olio, 144 x 100 cm. Milano, Galleria d’Arte Moderna
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Marco Polo alla corte del Gran Kan
Del 1863 è Marco Polo alla corte del Gran Kan.
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Il falconiere
Tranquillo Cremona, Il falconiere, 1863, olio su tela, 90 x 77 cm. Milano, Galleria d’Arte Moderna
Questo dipinto è la seconda versione del Falconiere (Milano, Civica Galleria d’arte moderna). Il giovane Cremona osa di più e il dipinto piace molto alla critica.
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Ritratto di Luigi Luvoni
Tranquillo Cremon, Ritratto di Luigi Luvoni, 1872, olio su tela, 60 x 44.5 cm. Milano, Galleria d’arte Moderna
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Ritratto di Maria Morozzi
Tranquillo Cremona, Ritratto di Maria Morozzi, 1873, olio su tela, 200 x 110 cm. Milano, Galleria d’arte Moderna
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Ritratto di Benedetto Junck
Tranquillo Cremona, Ritratto di Benedetto Junck, 1874, olio su tela, cm 57,5 x 83,2. Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna
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Ritratto della signora Deschamps
Tranquillo Cremona, Ritratto della signora Deschamps, 1875, olio su tela, 95 x 71 cm. Milano, Galleria d’arte Moderna
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Le curiose
Tranquillo Cremona, Le curiose, 1876-1877, acquerello su cartoncino, 49 x 30 cm. Codogno, Raccolta d’arte Lamberti
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Ritratto della signora Curti
Tranquillo Cremona, Ritratto della signora Curti, ca. 1878, olio su tela, 54.7 x 69.6 cm. Milano, Galleria d’Arte Moderna
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Amor materno
Tranquillo Cremona, Amor materno, post 1873, olio su tela, 58 x 69 cm. Milano, Galleria d’arte Moderna
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Attrazione
Tranquillo Cremona, Attrazione, 1874, olio su tela, 56 x 68 cm. Milano, Galleria d’Arte Moderna
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L’edera
Tranquillo Cremona, L’Edera, 1878, olio su tela, cm 133 x 99,5. Torino, Galleria d’Arte Moderna
Tranquillo Cremona morì improvvisamente a Milano all’età di 41 anni per avvelenamento da saturnismo. Cremona, infatti, prima di dipingere, testava i colori ad olio direttamente sulla sua pelle. I componenti tossici derivati dal piombo, assorbiti dal sangue, causarono una paralisi intestinale. L’artista morì la mattina del 10 giugno 1878 a Milano ed è sepolto nel Cimitero Monumentale di Milano, alla lapide 22 del Promeo del Famedio. L’Edera fu l’ultimo dipinto realizzato da Tranquillo Cremona prima della morte.
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Bibliografia
- Rossana Bossaglia, Tranquillo Cremona. Catalogo ragionato, 24 Ore Cultura, Collana: Cataloghi ragionati artisti ‘800 lombardo, 1994, EAN: 9788871790930
- Tranquillo Cremona e la Scapigliatura, Skira, Collana: Arte moderna. Cataloghi, 2016, EAN: 9788857231419
Link esterni
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Tranquillo Cremona, L’Edera, sul sito della Galleria d’Arte Moderna di Torino.
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