Il dipinto Case a Lerici di Vincenzo Cabianca fa parte di una serie di opere realizzate durante i soggiorni nella località marina. Questi dipinti rivelano la collaborazione di Cabianca con il pittore macchiaiolo romano Nino Costa.
Vincenzo Cabianca, Case a Lerici, 1863-65 ca., olio su cartone, 11 x 27,5 cm. Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna
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Indice
Descrizione di Case a Lerici di Vincenzo Cabianca
Le case di Lerici sono arroccate a sinistra leggermente più in alto del mare. In primo piano il terreno è arso e privo di vegetazione mentre in basso il mare lambisce i promontori del Golfo. In lontananza si intravede la linea di montagne che si affacciano sul mare. Il cielo è chiaro e traversato da ampie nuvole vaporose che illuminano l’atmosfera.
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Case a Lerici di Vincenzo Cabianca fu venduto da Luigia Ferrari Cabianca nel 1938 ed è ora esposto alla Galleria Nazionale d’arte Moderna di Roma. La data apposta sul retro della tela pare scritta dal figlio quindi non di accertata attribuzione. Il critico Dario Durbè nel suo catalogo delle opere dei Macchiaioli dl 1976 propose la datazione nel biennio 1863-64.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile del dipinto Case a Lerici di Vincenzo Cabianca
Case a Lerici è un dipinto in stile macchiaiolo di Vincenzo Cabianca. Come per gli altri dello steso periodo la sua realizzazione venne influenzata dal pittore romano Nino Costa, anche lui affiliato al gruppo macchiaiolo.
Le superfici sono realizzate con grandi pennellate che riempiono campiture uniformi. Tale esecuzione si ritrova soprattutto nella zona delle abitazioni. I colori sono limitati a toni di ocra, chiari e scuri, con viraggi sul verde e l’azzurro del mare. Con questi piani e tali campiture, Cabianca articola il linguaggio macchiaiolo. L’immagine è infatti costruita attraverso contrasti di luminosità che indicano ombre, luci e le strutture naturali in profondità. Nelle scelte cromatiche i critici ravvisano influenze di Sernesi e Borrani, altri due artisti macchiaioli.
La struttura compositiva della scena è estremamente rigorosa e attentamente equilibrata. Nel dipinto prevalgono poi i piani orizzontali rappresentati dal terreno in primo piano, il mare e la linea di montagne. La massa di abitazioni a sinistra che da il nome al dipinto invece crea una interruzione dello sviluppo orizzontale.
Approfondimenti
Lerici fu una località molto frequentata dai macchiaioli. Cabianca si recò spesso nel Golfo di La Spezia e a Lerici dal 1859 insieme a Nino Costa e Frederic Leighton. I due artisti trovavano infatti ispirazione dalla luminosità del luogo e dai forti contrasti. Insieme inoltre dopo il 1870 si stabilirono a Roma e trasferirono la loro poetica alle nuove generazioni di paesisti.
Altri importanti macchiaioli furono Giovanni Fattori, Telemaco Signorini e Silvestro Lega.
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Vincenzo Cabianca, Case a Lerici, sul sito della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Notizie sul sito dei beni culturali.