Il Ritratto del torero Pedro Romero di Francisco Goya raffigura un personaggio molto ammirato dall’artista che fu un appassionato della corrida.
Francisco Goya, Ritratto del torero Pedro Romero, 1798, olio su tela, 84,1 x 65 cm. Texas, Fort Worth, Kimbell Art Museum
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Indice
Descrizione del Ritratto del torero Pedro Romero di Francisco Goya
Il torero Pedro Romero ritratto da Francisco Goya è raffigurato in piedi, appoggiato con il braccio destro su un piano coperto da un panno scuro. Romero indossa un costume di scena molto raffinato che enfatizza il suo fascino. Gli abiti sono tipici della corrida durante la quale affrontava il toro nell’arena.
Romero è ritratto in posizione frontale. Il suo braccio destro è appoggiato i modo disinvolto e la mano scende verso il basso. Il tessuto scuro panneggiato, disposto sotto il braccio, crea poi un gioco di riflessi. Indossa la divisa da esibizione con giacca scura e il mantello rosso. Inoltre porta una camicia elegante e molto decorata. Il tipico copricapo nero e aderente scende verso la nuca.
La sua fisionomia è quella di uomo maturo. Il volto è privo di barba e i capelli corti sono nascosti dal berretto. Lo sguardo è rivolto verso l’osservatore con espressione decisa. Le labbra sono leggermente scostate. Il ritratto del Torero Pedro Romero esprime un carattere sicuro e determinato.
Il torero indossa abiti eleganti come la giacca nera e le decorazioni perlacee del gilet e la camicia bianca molto brillante. Pedro Romero assume una posizione composta che rappresenta il rigore della scuola di tauromachia classica alla quale appartiene. Infine lo sfondo è privo di particolari architettonici o dettagli ambientali.
Interpretazioni e simbologia del Ritratto del torero Pedro Romero di Francisco Goya
Francisco Goya aveva una grande ammirazione per il torero Pedro Romero. Infatti si schierò dalla sua parte nella rivalità che oppose Romero al torero Sevillan Costillares della scuola sivigliana, rivale della famiglia di Romero. Il pittore si dedicò altre volte al tema della corrida che amava affrontare quando non doveva dipingere per i suoi protettori della corte di Spagna. L’artista creò l’immagine per un arazzo intitolato La novillada e realizzò una serie di incisioni intitolata La tauromaquia. Queste incisioni, nel tempo, fornirono ispirazione a diversi artisti che dipinsero lo stesso tema tra i quali Pablo Picasso.
Il Ritratto di Pedro Romero raffigura uno dei toreri più noti e idolatrati della storia della corrida spagnola. Pedro Romero nacque nel 1754 e morì nel 1839. Fu un uomo molto affascinante ed estremamente coraggioso. È considerato il principale torero di scuola classica fondata dalla sua famiglia a Ronda in Andalusia. Secondo la tradizione che celebra le gesta del torero, Romero avrebbe ucciso più di 300 tori con un solo colpo di spada e senza subire ferite.
La sua abilità nell’arena infatti era leggendaria come l’eleganza nell’uso del mantello. Lo stesso Romero dichiarò che la sua abilità era prodotta da un’attenta mobilità delle mani e non dei piedi. Inoltre era convinto che l’unico destino di un torero fosse di uccidere o di essere ucciso dal toro. Il torero Pedro Romero era un personaggio di grande forza e coraggio e affrontò 5000 senza incorrere in incidenti o ferirsi. Romero era l’idolo dei quartieri popolari e dei duchi di Osuna protettori di Goya alla corte di Spagna.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
Il ritratto di Pedro Romero rimase di proprietà della famiglia dell’artista. Nell’inventario delle proprietà di Javier Goya però non è più presente. Nel 1812 risulta invece essere di proprietà della della vedova Vera di Siviglia. In seguito Henri Rochefort, giornalista e collezionista di Parigi fu il proprietario del dipinto.
L’opera passò poi nella collezione di Don Sebastian Gabriel di Borbone Braganza di Pau e quindi per eredità in quella di Leon Lafitte che lo vendette a William Adby di Londra. Infine Arthur Sachs di New York lo acquistò nel 1966 per la Kimbell Foundation.
L’artista e la società. La storia del Ritratto del torero Pedro Romero di Francisco Goya
L’artista spagnolo era molto impegnato nei ritratti di corte ma nutriva una grande passione verso il mondo della corrida. Goya dipinse il Ritratto di Pedro Romero tra il 1795 e il 1798 mentre secondo altri verso il 1799. Realizzò anche una serie di incisioni molto apprezzate da artisti successivi intitolata “Tauromachia“.
Pedro Romero posò per il ritratto dipinto da Goya nel 1799, all’età di 45 anni. Il torero a quella data stava per ritirarsi dall’arena a causa di una grave malattia che lo aveva reso sordo.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
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Lo stile del Ritratto del torero Pedro Romero di Francisco Goya
Francisco Goya fu un noto ritrattista che operò presso la corte spagnola. L’artista fu attratto dagli ideali illuministi, della pittura neoclassica, e nello stesso tempo, da impulsi romantici. Fu consapevole della propria contraddizione e cercò di mediare tra la freddezza delle immagini neoclassiche con lo studio della pittura dal vero. La sua pittura fu di ispirazione agli artisti romantici e realisti.
Francisco Goya realizzò il Ritratto del torero Pedro Romero prestando molta attenzione alla resa psicologica. Infatti, i tratti sono resi con grande somiglianza e significativi del carattere del personaggio.
Pennellate veloci e pastose disegnano il fondo, il mantello e il tessuto sul piano. Goya descrisse attentamente il tipo di materiali. Si notano, infatti, i riflessi del raso, del velluto della giacca e della stoffa pregiata del mantello.
La tecnica che si può osservare nella stesura delle pennellate di colore ad olio ricorda lo stile di Velázquez. La trama dei segni sottili riproduce la definizione del tessuto della giacca e degli altri indumenti.
La tecnica
Il ritratto del torero è un olio su tela di 84,1 centimetri di altezza e 65 cm di larghezza.
Il colore e l’illuminazione
La figura del torero è dipinta con toni caldi. Il dipinto è tendenzialmente scuro mentre il protagonista indossa abiti con tessuti dai colori contrastanti. Infine le parte più chiare e illuminate sono il viso, il fazzoletto bianco, il risvolto del mantello e la mano destra rivolta verso il basso.
Lo spazio
Il dipinto è ambientato all’interno di uno spazio indefinito. Infatti il torero Pedro Romero è avvolto da un fondo scuro e grigio privo di dettagli.
La composizione e l’inquadratura
Il Ritratto è rettangolare con inquadratura verticale che pone il torero al centro di un ampio fondo scuro che isola la figura dall’ambiente circostante.
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Bibliografia
- Francisco Calvo Serraller, Goya. L’opera pittorica, 25 novembre 2008, Mondadori Electa Collana: Mondadori Arte, EAN: 9788837068028
- Maurizia Tazartes, Goya, 8 febbraio 2017, 8 febbraio 2017, Giunti Editore Collana: Dossier d’art, EAN: 9788809991545
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 9 maggio 2021.
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