Ritratto di giovane in nero di Rosso Fiorentino

Il Ritratto di giovane in nero di Rosso Fiorentino raffigura un personaggio sicuramente importante ma del quale non si conosce il nome.

Rosso Fiorentino, Ritratto di giovane in nero, 1512-1513. Firenze, Galleria degli Uffizi

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Indice

Descrizione del Ritratto di giovane in nero di Rosso Fiorentino

Il protagonista è dipinto con il corpo orientato a destra e il viso di tre quarti. Lo sguardo è rivolto verso l’osservatore e mostra un’espressione seria e decisa. I tratti del volto poi sono particolarmente marcati soprattutto il naso dalle proporzioni importanti. L’uomo è imberbe e dall’apparente età di 30 anni. Veste inoltre un abito nero elegante e un cappello dalla foggia tipica del Cinquecento. Il protagonista stringe nella mano destra un libro chiuso mentre con la sinistra impugna un rotolo di carta. Lo sfondo infine è rappresentato da una nicchia e da una parete architettonica.

Interpretazioni e simbologia del Ritratto di giovane in nero di Rosso Fiorentino

Rosso Fiorentino realizzò diversi ritratti che si caratterizzano per il tono serio e altero del personaggio. Il nome del protagonista di quest’opera rimane sconosciuto. Probabilmente gli attributi che porta tra le mani indicano la sua attività di studioso o diplomatico.

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Il Ritratto di giovane in nero di Rosso Fiorentino si trova presso la Galleria degli Uffizi di Firenze.

L’artista e la società. La storia del Ritratto di giovane in nero di Rosso Fiorentino

Rosso Fiorentino realizzò questo dipinto poco prima dei vent’anni intorno al 1512-1513. In questi anni il Rosso si trovava ancora a Firenze. Secondo la tradizione degli storici dell’epoca e quelli successivi Rosso Fiorentino fu un artista bizzarro e anticonformista come altri suoi colleghi manieristi. Prima dell’attribuzione da parte di Antonio Natali, direttore degli Uffizi, l’autore dell’opera era considerato Domenico Puligo.

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Lo stile del Ritratto di giovane in nero di Rosso Fiorentino

L’immagine del giovane rivela una particolare attenzione di Rosso Fiorentino alla resa naturale. Il viso infatti non risulta idealizzato e il morbido chiaroscuro modella la fisionomia credibile anche se leggermente stirata in altezza. Inoltre i tratti del viso risultano duri e spigolosi. Sono infatti una cifra stilistica del Rosso le particolari proporzioni tra le parti del viso. Anche gli occhi ravvicinati e la grande importanza data al naso del personaggio sono una cifra distintiva. Infine gli abiti sono vaporosi e sembrano gonfiati dall’aria.

In rapporto ad altri suoi ritratti, quello del Giovane in nero presenta una fisionomia più morbida. Rosso lo dipinse negli anni che vanno dal 1512 al 1513 quando frequentava la bottega del maestro Andrea del Sarto. Nel successivo Ritratto virile del 1514 circa infatti, i tratti sono più secchi e spigolosi.

La tecnica

Il Ritratto di giovane in nero è un’opera di Rosso Fiorentino dipinta con velature ad olio su tavola.

Il colore e l’illuminazione

Questo ritratto presenta colori scuri e cupi. È determinante infatti il colore dell’abito che riempie quasi tutta l’inquadratura nella parte inferiore. La luce colpisce le mani che vengono quindi messe in grande evidenza nell’angolo in basso a destra. Anche il viso e la camicia bianca risplendono per un contrasto di luminosità contro il colore scuro dell’abito e il grigio della nicchia.

L’illuminazione infine proviene da sinistra e crea effetti di particolare tridimensionalità nella parete che fa da sfondo.

Lo spazio

Il protagonista è raffigurato contro una parete e quindi la profondità della scena è limitata alla sua figura e la distanza dallo sfondo architettonico.

La composizione e l’inquadratura

Il giovane in nero è raffigurato a mezza figura al centro dell’opera e rivolto a destra. Le mani poi sono dipinte in prossimità nell’angolo inferiore destro e la composizione procede obliqua verso l’alto dove si trova il colletto della camicia bianca e il viso del protagonista dirigendosi verso l’angolo in alto a sinistra. Sullo sfondo infine sono evidenti le linee verticali dell’architettura.

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Bibliografia

  • Antonio Natali, Rosso Fiorentino. Leggiadra maniera e terribilità di cose stravaganti, Silvana Collana: Monografie di grandi artisti, 2007, EAN: 9788836606313, ISBN 88-366-0631-8 C
  • Falciani, A. Natali, Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della «maniera». Catalogo della mostra (Firenze, 8 marzo-20 luglio 2014), C. Falciani, A. Natali Editore: Mandragora, 2014, EAN: 9788874612192
  • Ludovica Sebregondi, Antonio Natali, James Bradburne, Pontormo e Rosso Fiorentino a Firenze e in Toscana, Maschietto Editore, 2014, EAN: 9788863940657
  • Antonio Natali, Carlo Falciani, Rosso Fiorentino. Ediz. illustrata, Giunti Editore Collana: Dossier d’art, 2014, EAN: 9788809995277
  • Flavio Unia, Rosso Fiorentino. L’incanto e lo spavento, Curatore: Luca Stefano Cristini, Soldiershop Collana: Bookmoon art, 2017, EAN: 9788893272902

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 2 marzo 2020.

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