Il Ritratto di Vittore Grubicy di Giovanni Segantini raffigura il pittore che per un periodo fu anche il gallerista del maestro e di altri divisionisti.
Giovanni Segantini, Ritratto di Vittore Grubicy, 1887, olio su tela, misure. Leipzig, Museum der Bildenden Kunste
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Indice
Descrizione del Ritratto di Vittore Grubicy di Giovanni Segantini
Vittore Grubicy de Dragon è seduto verso destra al centro del dipinto. Il gallerista e pittore, amico di Giovanni Segantini siede su di una poltrona in legno scuro intagliato e pesantemente decorato. Il protagonista del ritratto volge il viso di tre quarti verso l’osservatore e assume un’espressione intensa. Il volto è tondo e incorniciato da barba e baffi. I capelli sono pettinati di traverso e verso la nuca.
Con la mano sinistra sorregge una pipa dal lungo cannello e dalle labbra emette uno sbuffo di fumo. La mano sinistra, invece è appoggiata alla tempia. Il critico indossa una giacca color cammello sopra ad un paio di pantaloni grigi. Il gomito destro è appoggiato sul tavolo in legno sul quale si notano alcuni oggetti. A sinistra si intravede poi un vaso mentre a terra, di fronte al tavolo, è appoggiata una tela. In basso, è presente una fascia scura sulla quale è riportata una dedica, la data e la firma di Giovanni Segantini.
Interpretazioni e simbologia del Ritratto di Vittore Grubicy di Giovanni Segantini
Vittore Grubicy de Dragon fu un pittore, critico d’arte e gallerista milanese. Era figlio del barone ungherese Alberto Grubicy de Dragon. la madre, invece, proveniva da una famiglia lodigiana. Iniziò a commerciare in arte insieme al fratello Alberto facendo affari in Inghilterra. Inizialmente promosse gli artisti scapigliati e, in seguito, i protagonisti del Divisionismo quali Giovanni Segantini, Emilio Longoni, Angelo Morbelli e Gaetano Previati. Per problemi di salute dopo il 1900 si dedicò esclusivamente alla critica d’arte supportando giovani esordienti tra i quali Carlo Carrà.
In basso si trova una plancia in legno dipinta sulla quale si trova la firma dell’artista, la data e il nome del collezionista. Questo particolare ricorda le analoghe soluzioni dipinte nei dipinti del Quattrocento e fiamminghi come nel Salvator mundi di Antonello da Messina.
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Il dipinto che ritrae Vittore Grubicy si trova a Leipzig al Museum der Bildenden Kunste.
L’artista e la società. La storia del Ritratto di Vittore Grubicy di Giovanni Segantini
Segantini realizzò il dipinto nel 1887 all’età di 29 anni. L’artista era nato ad Arco, in Trentino, nel 1858.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
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Lo stile del Ritratto di Vittore Grubicy di Giovanni Segantini
Il dipinto è realizzato con pennellate evidenti e campiture con debole chiaroscuro. Infatti le forme sono rivelate dai rapporti tra i colori piuttosto che dal modellato. Inoltre le superfici non sono dettagliatamente descritte e prevalgono i valori tonali messi in evidenza dai contrasti. Non è ancora presente la tecnica divisionista che caratterizzerà i dipinti successivi di Segantini.
La tecnica
Il Ritratto di Vittore Grubicy di Giovanni Segantini è un olio ad impasto su tela.
Il colore e l’illuminazione
Il dipinto presenta colori caldi e terrosi che creano un’atmosfera intima e raccolta. Inoltre le forme si evidenziano grazie alle variazioni di luminosità, tono e temperature delle tinte.
Lo spazio
La parete che si intravede dietro il protagonista è priva di dettagli e rappresenta così uno sfondo neutro che mette in evidenza la sua figura in primo piano.
La composizione e l’inquadratura
Il dipinto è rettangolare con sviluppo verticale al fine di permettere all’inquadratura di incorniciare la figura del collezionista. Inoltre il taglio dell’immagine è particolarmente dinamico. Infatti la composizione è costruita sulla diagonale del dipinto che va da destra in basso verso sinistra. In basso l’intera larghezza del dipinto è occupata dal parapetto di legno che crea una massiccia fascia orizzontale.
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Bibliografia
- Annie-Paule Quinsac, Giovanni Segantini – Disegni, 1978, Compagnia del Disegno, EAN: 5000000284781
- A. P. Quinsac, Giovanni Segantini. Luce e simbolo 1884-1899. Ediz. italiana e inglese, 2000; 1 maggio 2002, Skira, Arte moderna Cataloghi, EAN: 9788881188178
- Annie-Paule Quinsac, Segantini, 2002, Giunti, ISBN 88-09-02631-4
- Asta Scheib, Segantini, 3 maggio 2010, Brioschi, EAN: 9788895399430
- A. P. Quinsac, D. Segantini, Segantini. Il ritorno a Milano, 1 ottobre 2014, Skira, Arte moderna. Cataloghi, EAN: 9788857222127
- L. Giudici, Giovanni Segantini, Lettere e scritti sull’arte, 11 novembre 2014, Abscondita, Miniature, EAN: 9788884164810
- Segantini, 5 novembre 2014, Skira Collana: Skira Masters, Ediz. illustrata, EAN: 9788857225272
- D. Magnetti, F. Timo, Giovanni Segantini e i pittori della montagna-Et les peinters de la montagne., 11 maggio 2017, Skira Ediz. a colori, EAN: 9788857235653
- Laura D’Agostino, Stefania Frezzotti, Luce d’autunno. «Alla stanga» di Giovanni Segantini, un restauro. Ediz. illustrata, Gangemi, EPUB con DRM, EAN: 9788849298222
- E. Pajer, E. Romanelli, Giovanni Segantini. Magia della luce, 30 marzo 2017, Marsilio Collana: Gli specchi, Con DVD video, EAN: 9788831726863
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 16 ottobre 2020.
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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Giovanni Segantini, Ritratto di Vittore Grubicy, sul sito del Museum der Bildenden Kunste di Lipsia.
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