San Girolamo di Andrea del Verrocchio

San Girolamo di Andrea del Verrocchio è un piccolo studio custodito presso la Galleria Palatina di Palazzo Pitti che raffigura il busto di un Santo.

Andrea del Verrocchio, San Girolamo, 1460 circa, tempera su carta incollata su tavola, 40,5 x 27 cm. Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina di Palazzo Pitti, inv. (1912) 370

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Indice

Descrizione del dipinto San Girolamo di Andrea del Verrocchio

Nel dipinto attribuito al Verrocchio è rappresentato un uomo molto anziano. Il volto è infatti attraversato da molte rughe di espressione. Si notano infatti soprattutto intorno agli occhi e sulla fronte. Le guance, poi, risultano scarne e svuotate. Inoltre i segni del tempo sono evidenti anche sotto il mento. Infine i capelli sono radi e bianchi.

L’anziano è privo di barba e le labbra sottili e serrate rivelano un carattere deciso. L’uomo ha poi il viso rivolto verso l’alto e lo sguardo sembra assorto nella contemplazione di un evento divino. Dietro alla nuca del Santo è visibile un’aureola dorata dall’aspetto solido. Il corpo infine è coperto da una veste aperta sul torace. Lo sfondo è scuro e privo di dettagli.

Interpretazioni e simbologia del San Girolamo di Andrea del Verrocchio

Gli storici hanno identificato la figura dell’anziano presente nel dipinto con San Girolamo per via del suo aspetto. Infatti, l’iconografia del Santo lo presenta come emaciato e sofferente nel suo isolamento ascetico nel deserto. Inoltre il protagonista è seminudo e rispetta quindi il modello diffuso dal XV secolo. In precedenza San Girolamo era raffigurato come i padri della Chiesa e vestito da Cardinale come in San Girolamo di Antonello da Messina.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

La pala si trovava nella chiesa di Santa Maria ad Argiano, nei dintorni di San Casciano Val di Pesa. Il San Girolamo di Andrea Verrocchio si trova nella collezione dei Medici dal XVII secolo.

L’artista e la società. La storia dell’opera

L’opera era in origine uno studio preparatorio per un dipinto di maggior respiro. Forse, per la tavola che raffigura Cristo crocifisso fra i santi Girolamo e Antonio abate.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile del dipinto San Girolamo di Andrea del Verrocchio

Lo studio intitolato San Girolamo dimostra quanto il disegno sia stato fondamentale nella formazione degli artisti fiorentini rinascimentali. Nel caso dello studio del Verrocchio il disegno è arricchito poi da interventi cromatici. Inoltre gli storici hanno riscontrato una differenza di qualità tra il modellato della testa e del collo rispetto a quello del busto. Infine, questa considerazione fa pensare che l’opera sia stata realizzata in tempi diversi.

La tecnica

Il San Girolamo di Andrea Verrocchio è una tempera su carta, trasferita in seguito su tela.

Il colore e l’illuminazione

L’opera presenta tonalità calde e scure. La figura è illuminata a destra e la luce proviene dall’alto. Inoltre la fonte sembra coincidere con la direzione verso la quale guarda San Girolamo. Infine lo sfondo completamente scuro contrasta con il busto del Santo illuminato nella parte destra.

Lo spazio

Il busto di San Girolamo è dipinto contro uno sfondo scuro e bidimensionale. Non vi sono quindi particolari dipinti che permettono di ricostruire un ambiente naturale o interno. Il punto di vista dell’osservatore è basso e il volto del Santo assume un aspetto monumentale.

La composizione e l’inquadratura

Nel ritratto che raffigura San Girolamo la figura del Santo occupa quasi interamente la superficie del dipinto. Intorno al personaggio infatti l’inquadratura non lascia spazio allo sfondo che emerge a destra. Questo spazio evoca una presenza divina che si presuppone trovarsi in alto.

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Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Andrea del Verrocchio intitolate:

Bibliografia

  • Paola Grifoni e Francesca Nannelli, Le statue dei santi protettori delle arti fiorentine e il Museo di Orsanmichele, in Quaderni del servizio educativo, Firenze, Edizioni Polistampa, 2006.
  • Beatrice Paolozzi Strozzi, Museo Nazionale del Bargello. Guida ufficiale, Giunti Editore, 1 marzo 2014, EAN: 9788809759626
  • F. Caglioti, A. De Marchi (a cura di), Verrocchio, il maestro di Leonardo, 1° ed. 2019, Cataloghi / CATALOGHI, 978-88-297-0033-2

La scheda è completa. Periodicamente troverai ulteriori approfondimenti, a presto!

La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 27 novembre 2020.

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Andrea del Verrocchio, San Girolamo, sul sito della Galleria Palatina di Palazzo Pitti di Firenze.

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