Tiziano Vecellio dipinse la scena principale della leggenda di Tarquinio e Lucrezia diverse volte. Nel dipinto realizzato negli ultimi anni della sua carriera i personaggi sono dissolti nell’atmosfera dell’opera e paiono due fantasmi.
Tiziano Vecellio, Tarquinio e Lucrezia, 1570, olio su tela, 140 x 110 cm. Vienna, Akademie der Bildenden Kunst
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Indice
Descrizione di Tarquinio e Lucrezia di Tiziano Vecellio
Sesto Tarquinio ha raggiunto Lucrezia nella sua stanza. Dopo la cena e l’accoglienza gentile della giovane il figlio del re Tarquinio il Superbo è deciso a possedere la moglie di Collatino. Dopo aver dichiarato il suo amore alla donna il giovane nobile non ottiene i suoi favori e passa alle minacce. Sesto si avventa su Lucrezia con un’arma e, minacciando di ucciderla insieme a un servo per disonorarla, ottiene il suo corpo.
Interpretazioni e simbologia di Tarquinio e Lucrezia di Tiziano Vecellio
La leggenda che narra la vicenda di Lucrezia figlia di Spurio Lucrezio Tricipitino si intreccia con la nascita della Repubblica di Roma. Lucrezia era sposata con Collatino e il sacrificio della donna innescò una ribellione che cacciò Tarquinio il superbo, l’ultimo re di Roma e la sua famiglia. Secondo la narrazione dello storico Livio durante l’assedio della città di Ardea, alcuni nobili romani decisero di spiare le proprie mogli rimaste in città. Collatino per testimoniare la virtù di Lucrezia condusse presso la sua casa un gruppo di colleghi tra i quali Sesto Tarquinio, il figlio del re.
Il giovane principe fu colpito dalla donna e durante una cena a casa di Collatino si invaghì di lei. Sesto Tarquinio tornò una sera da Lucrezia che lo accolse sola e lo ricevette con ospitalità. Nella notte il giovane raggiunse la padrona di casa nella sua stanza e sotto minaccia la costrinse con un ricatto a giacere con lui. Alla partenza di Sesto Tarquinio, Lucrezia distrutta dal dolore fece avvisare il padre e il marito. Una volta giunti la giovane raccontò il fatto e si suicidò. Collatino e Lucio Giunio Bruto guidarono quindi per vendetta la rivolta che allontanò i Tarquini da Roma. I due amici divennero i primi consoli della Res Publica romana.
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Tarquinio e Lucrezia è un’opera dell’ultimo periodo di Tiziano. Fu acquistata nel 1907 e proviene dalla collezione del viennese Schrott.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile di Tarquinio e Lucrezia di Tiziano Vecellio
Tiziano morì a Venezia nel 1576. Le opere dipinte dal maestro prima della morte sono caratterizzate da una forma progressivamente dissolta. I contorni non si identificano e le pennellate amalgamano figura e sfondo. I tratti Infatti sono spessi e posti sulla tela in modo deciso. La superficie pittorica risulta densa e grumosa. Alcune zone risultano modellate direttamente dalle dita del maestro.
Il colore e l’illuminazione
I colori sono limitati a pochi toni, il rosso scuro e l’ocra. Nel dipinto Tarquinio e Lucrezia infatti l’immagine è costruita utilizzando il rosso scuro per lo sfondo e il mantello di Sesto Tarquinio. Il resto della superficie è invece frutto di ocra chiaro e marrone lumeggiato con bianco e giallo. I contrasti sono molto intensi. Le figure dei due protagonisti si stagliano infatti contro lo sfondo scuro e in ombra. La tenda che fa da sfondo alla parte superiore è infatti ombreggiata con toni scuri, quasi neri. In primo piano invece le figure sono decisamente illuminate. Quella di Tiziano dell’ultimo periodo è definita una pittura di solo colore che smaterializza le forme. Sarà di modello ad artisti successivi. Infatti Tintoretto, Rembrandt, Rubens, Goya e Manet faranno riferimento a queste atmosfere cromatiche per proporre una nuova forma di pittura.
Lo spazio
Lo spazio è appiattito in primo piano dalla rappresentazione dei due personaggi contro la tenda dello sfondo.
La composizione e l’inquadratura
La composizione del dipinto Tarquinio e Lucrezia è chiaramente strutturata sulle diagonali dell’opera. Infatti sulla diagonale che sale da destra in basso verso l’alto a sinistra è disposto il braccio di Lucrezia che allontana Sesto Tarquinio. Anche I due volti sono allineati su questa diagonale. Tarquinio si trova su una posizione più alta rispetto a Lucrezia che si abbassa verso l’angolo destro. Lungo la direttrice che sale da sinistra in basso si allinea al corpo di Tarquinio. In alto si appoggia a questa linea ascendente il braccio di Lucrezia afferrato dalla mano sinistra del giovane. Anche la direzione dell’azione si muove lungo la diagonale che sale da destra. Infatti il coltello che sta per ferire Lucrezia si muove dall’alto a sinistra verso il corpo della giovane in basso a destra.
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Bibliografia
- Augusto Gentili, Tiziano, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2016; 2017 EAN: 9788809994263
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 3 marzo 2020.
Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Tarquinio e Lucrezia intitolate:
- Venere di Urbino
- Ritratto d’uomo detto l’Ariosto
- L’uomo dal guanto
- Paolo III con i nipoti
- Ritratto di Carlo V a cavallo
- Autoritratto di Tiziano Vecellio
- Deposizione di Cristo
- Il concerto campestre
- La sepoltura di Cristo
- Il baccanale degli Andrii
- Danae
- Madonna del coniglio
- Bacco e Arianna
- Assunta
- Ritratto di Federico II Gonzaga
- Pala Pesaro
- Ritratto del conte Antonio Porcia e Brugnera
- La bella
- Amor Sacro e Amor Profano
- Tarquinio e Lucrezia
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Tiziano, Tarquinio e Lucrezia, sul sito della Akademie der Bildenden Kunst di Vienna.
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