Il paesino di Collioure è rappresentato dall’alto, dietro alle abitazioni si apre il mare del mezzogiorno Francese. Henri Matisse dipinse la Veduta di Collioure durante il soggiorno del 1905.
Henri Matisse, Veduta di Collioure, 1905, olio su tela, 59,5 x 73 cm. San Pietroburgo, Hermitage
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Indice
Descrizione di Veduta di Collioure di Henri Matisse
Le case di Collioure si vedono in basso, allineate di fronte al mare. Le basse abitazioni sono coperte da tetti a spiovente e sono costruite vicine, separate, solamente, da piccole stradine. Dietro alla casa centrale si erge un campanile che segnala la presenza di una piccola chiesa. Oltre il centro abitato brilla l’acqua del bacino creato dal promontorio. Più, avanti, poi, lo sguardo incontra altre quinte naturali rappresentate da altre insenature. L’orizzonte, infine, è chiuso da una linea di monti lontani.
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Lo stile di Veduta di Collioure di Henri Matisse
Le idee estetiche del gruppo Fauves guidato Henri Matisse, si contrapposero, oltre che alle regole accademiche, anche all’uso del colore impressionista e puntinista. In generale, Henri Matisse, André Derain e Maurice de Vlaminck, rifiutarono l’idea di dipingere ciò che si vede. Questa priorità impressionista venne ribaltata a favore del dipingere ciò che si sente. Da questa scelta deriva l’uso del colore in chiave antinaturalistica permettendo, così di svincolarsi dal suo utilizzo scientifico. Il colore diventa, quindi, un elemento del linguaggio Fauves che viene declinato nei contrasti di luminosità, temperatura e complementarità per comporre testi visivi personali.
Si tratta, quindi, di un uso espressivo del colore e non naturalistico. La prospettiva geometrica si annulla, quindi, nell’uso di campiture bidimensionali e nelle figure deformate. Le linee di contorno, spesse, sottolineano i tetti e le architetture che, altrimenti, si confonderebbero con il paesaggio. La spazialità, priva di volume, viene costruita con l’uso di prospettive di grandezza, di sovrapposizione e contrasti cromatici.
Il colore e l’illuminazione
Il colore personale e gioioso dell’arte di Matisse in Veduta di Collioure si esprime in tutta la sua potenza espressiva. Il terreno in primo piano è colorato con arancio brillante sul quale si confondono alcune piccole figure umane rosse. Le case di Collioure sono rosa, lilla, blu, gialle, dipinte con tinte sature e campiture bidimensionali. Il mare brilla di blu, azzurro e verde mentre i promontori spiccano dipinti di violetto, giallo e arancio.
La montagna lontana si evidenzia con blu e grigio verde. La sintassi utilizzata per articolare i colori è quella dei contrasti. I rossi e i verdi del primo piano, arancio e blu delle case e del mare, viola e giallo sul promontorio. Tutti contrasti di complementarità che creano intense luminosita. Infine, per suggerire i riflessi nel mare, Matisse utilizzò pennellate blu separate dal bianco del fondo.
Lo spazio
I Fauves bandirono dai loro dipinti la prospettiva lineare e altre tecniche di costruzione geometrica dello spazio. La Veduta di Collioure, nonostante ciò, descrive efficacemente lo spazio del paesaggio. Per ottenere questo risultato Matisse utilizzò una giusta sovrapposizione di forme e la diminuzione delle grandezze in profondità. Inoltre, usò sapientemente una prospettiva molto empirica, cioè la progressiva posizione in altezza delle figure in lontananza sul piano dipinto. L’orizzonte, infatti, si trova posizionato quasi in prossimità del bordo superiore del quadro. Anche i colori aiutano a costruire lo spazio attraverso la loro chiarezza. I promontori, la montagna e il mare lontano, verso l’orizzonte sono schiariti rispetto alle figure in primo piano.
La composizione e l’inquadratura
La struttura compositiva fu attentamente studiata in tutti i lavori di Matisse e di Derain durante il soggiorno a Collioure. All’interno del linguaggio Fauves la progettazione di un impianto compositivo efficace fu di grande importanza. Infatti, visto il piacere di rappresentare scene reali e paesaggi, utilizzando un linguaggio antinaturalistico, il dipinto doveva possedere una struttura che potesse sostenere l’immagine. La Veduta di Collioure è strutturata con fasce compositive orizzontali che si alternano fino all’orizzonte.
Il nucleo compositivo intorno al quale si àncora la composizione è rappresentato dalla casa in primo piano e dalla chiesa dietro di essa. La prima fascia è disposta lungo il terreno in primo piano. Seguono, poi il villaggio, l’insenatura, i promontori e, infine, il monte all’orizzonte. L’andamento compositivo del villaggio rompe l’orizzontalità del paesaggio salendo verso sinistra. In questo modo, le case di Collioure creano una curva che sembra racchiudere il mare proteggendo il bacino naturale che si forma a destra,
Approfondimenti
L’invito ad esporre le opere dipinte durante le esperienze dell’estate a Collioure fu avanzato a Matisse e Derain da Georges Desvallières, il vice direttore del Salon d’Automne. All’interno di una sala vennero riuniti Henri Matisse, Albert Marquet, André Derain, Maurice de Vlaminck, Henry Manguin e Charles Camoin. Altri artisti all’estetica affine al gruppo vennero sistemati in sale vicine. Louis Vauxcelles, critico d’arte del “Gil Blas’, definì gli artisti del gruppo Fauves, cioè belve, indicando sul suo articolo la sala espositiva come “cage des fauves”.
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Bibliografia
- Giuliano Serafini, Matisse e il Mediterraneo, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2012, EAN: 9788809764774
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 1 marzo 2020.
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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Henri Matisse, Veduta di Collioure, sul sito del Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo.
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