Via Tasso di Renato Guttuso è un disegno che rappresenta un gruppo di prigionieri sorvegliati dai soldati della Gestapo nazista.
Renato Guttuso, Via Tasso, 1944, disegno, serigrafia, misure?. Citta?, museo?
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Indice
Descrizione di Via Tasso di Renato Guttuso
Due soldati della Gestapo nazista sorvegliano un gruppo di prigionieri che passeggiano in cerchio. Gli uomini indossano abiti civili e hanno le mani legate dietro la schiena. Intanto un ufficiale con una pistola sfoderata controlla il gruppo.
Interpretazioni e simbologia di Via Tasso di Renato Guttuso
Via Tasso a Roma è tristemente nota perché li si trovava il famigerato carcere totalmente aministrato dalle S.S. della Gestapo nazista. In realtà era un edificio civile che conteneva molti appartamenti di tre stanze destinati alla classe borghese delle città. Il principe Francesco Ruspoli ne era il proprietario e lo affittò all’Ambasciata germanica di Roma. Il palazzo all’epoca era relativamente nuovo e offriva quindi locali comodi per gli scopi dei funzionari e dei comandanti. L’obersturmführer Herbert Kappler divenne poi il vero comandante della struttura che fu quindi a capo della Gestapo del Lazio.
L’accesso secondario dal giardino del palazzo diventò così l’ingresso delle spie che si recavano in via Tasso per denunciare i cittadini romani. La parte sinistra dello stabile rispetto alla facciata fu adibito a caserma mentre a destra gli appartamenti furono adibiti a celle. Nel carcere si conducevano interrogatori efferati e presto “via Tasso” divenne un luogo spaventoso e infame.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
Renato Guttuso realizzò questo veloce schizzo a penna insieme ad altre opere durante gli anni passati nella militanza partigiana a Roma.
L’artista e la società. La storia dell’opera Via Tasso di Renato Guttuso
L’artista lavorò soprattutto in clandestinità e utilizzò materiali che reperiva nelle tipografie clandestine. Le opere create durante questi anni per un lungo periodo di tempo furono considerate smarrite. Negli anni del dopoguerra però qualcuno le ritrovò e l’artista le riprodusse con la tecnica litografica. Tornarono quindi insieme in un volume intitolato “Got mitt Uns“. Il titolo del volume ricorda la scritta che compariva sulle fibbie delle SS naziste e si può tradurre come “Dio è con noi“.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile di Via Tasso di Renato Guttuso
Il disegno riproduce con tratti semplici e spigolosi i personaggi. Il contorno poi è a volte incerto e sottolinea il carattere del personaggio. Infatti i prigionieri sono disegnati con linee insicure che caratterizzano il loro stato. I soldati invece sono delineati con tratti forti, decisi e rigidi.
La tecnica
Questa piccola opera di Renato Guttuso è un disegno a contorno a tratti acquerellato e riprodotto con tecnica litografica.
Il colore e l’illuminazione
Il nero dell’inchiostro è applicato direttamente sul bianco della carta di supporto.
Lo spazio
Lo spazio ambientale quindi non è rappresentato ma è descritto grazie alla disposizione verso l’alto dei personaggi e alla loro sovrapposizione.
La composizione e l’inquadratura
L’opera è di forma rettangolare e l’inquadratura orizzontale descrive il gruppo di prigionieri controllati dai militari. La figura dell’ufficiale di destra crea poi una verticale drammatica e dominante sul gruppo di sinistra.
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Bibliografia
- Carlo Levi (presentazione), Renato Guttuso, trent’anni, 1939-1969, TERENZI 1969, ASIN: B00FBJG6KI
- Werner Haftmann, Guttuso, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2018, EAN: 9788809987913
- Crispino Valenziano, Guttuso credeva di non credere, Libreria Editrice Vaticana Roma, 2013.
- Crispino Valenziano, Guttuso Pathos dell’uomo Patemi di Dio, De Luca Editore d’arte- Libreria Editrice Vaticana, Roma, 2016. (testi di Fabio Carapezza Guttuso, Michele Canzoneri, Rino La Delfa, Silvano Maggiani, Cettina Militello, Marida Nicolaci).
- Flaminio Gualdoni, Guttuso, I Maestri dell’Arte Moderna, editore Skira , Milano, 2017.
- (RI) Leggere Guttuso. Percezione, realismo, impegno civile, a cura di Marco Carapezza, Palermo University Press, 2018 ( testi di Francesca Bacci, Antonino Bondì, Nancy, Cesare Brandi, Franco Lo Piparo, David Melcher, Jean Luc Nancy, Richard Wollheim).
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 13 maggio 2020.
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