Orfeo di Gustave Moreau propone una interpretazione del mito classico che racconta la tragica morte dello sfortunato cantore.
Gustave Moreau, Orfeo (Orphée), 1865, olio su legno, 154 x 99,5 cm. Parigi, Musée d’Orsay
Qui trovi l’immagine dell’opera, vai al sito della del Museo
Indice
Descrizione di Orfeo di Gustave Moreau
Una giovane donna regge la lira di Orfeo sulla quale è poggiata la testa decollata del cantore. Due tartarughe brucano sul terreno in basso a destra. Intorno ai due personaggi si estende un paesaggio collinare.
Interpretazioni e simbologia di Orfeo di Gustave Moreau
Gustave Moreau in questo dipinto interpreta il mito classico di Orfeo. In letteratura fu descritto in antichità da Ovidio nell’undicesimo libro de Le Metamorfosi. L’abilità canora e musicale aveva permesso al protagonista di piegare al suo volere le bestie feroci del regno dei morti.
Dopo la morte dell’amata Euridice il protagonista si esibì ammaliando le Menadi rifiutandosi però di cedere alle loro lusinghe. Per questo le Menadi si vendicarono sbranandoIo e gettando i suoi resti nel fiume Ebro.
Gustave Moreau interpretò il mito aggiungendo un epilogo alla morte del protagonista. Nella tradizione, le Menadi smembrarono il corpo di Orfeo gettandolo nel fiume Ebro. Moreau immaginò invece che le Menadi non avessero disperso le parti smembrate che furono invece ritrovate da una donna tracia. La donna impietosita poi dalla sorte del cantore e indignata dal comportamento delle Menadi, pose la testa decollata di Orfeo sulla sua lira. Nel dipinto Moreau fa incrociare gli sguardi dei due protagonisti che si trovano così uniti per l’eternità.
Come in altre opere Moreau con la scena disseminata di elementi simbolici e la postura del protagonista rappresenta al meglio la poetica del Simbolismo. Anche la composizione elaborata e i colori contribuiscono a caricare l’opera di fascino misterioso. Le tartarughe che compaiono nel dipinto ricordano la natura delle corde della prima lira che secondo il mito furono realizzate da Ermes con gli intestini di questo animale.
Nell’interpretare il mito di Orfeo, Gustave Moreau pose sulla sua testa una corona di alloro che simboleggia immortalità. Inoltre sembra suggerire la vittoria del canto e dell’arte in generale sulla morte e la distruzione.
L’Orfeo di Moreau è un dipinto che si ispira al mito classico interpretato con una poetica simbolista. La scena infatti esprime un’atmosfera mistica, fantastica e un sottile inquietante erotismo.
L’analisi dell’opera continua dopo questo avviso!
Scuola 2023-2024
Storia dell’arte. A breve troverai approfondimenti sulle principali epoche della Storia dell’Arte
Inoltre nuovi materiali per aiutarti nel lavoro: La descrizione del ritratto, La descrizione del paesaggio
I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
Orfeo di Gustave Moreau è conservato presso Museo d’Orsay di Parigi. Gustave Moreau presentò il dipinto al Salon di Parigi del 1886.
Gustave Moreau realizzò Orfeo nel 1865. Il museo del Luxembourg di Parigi acquistò il dipinto nel 1866. L’opera divenne così una delle prime famose di Gustave Moreau.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile di Orfeo di Gustave Moreau
Il paesaggio che ospita la scena è ispirato stilisticamente a quelli dipinti da Leonardo da Vinci. Gustave Moreau per realizzare il viso di Orfeo studiò attentamente lo Schiavo morente di Michelangelo Buonarroti. L’artista infatti possedeva un calco in gesso della scultura.
L’Orfeo di Gustave Moreau è un dipinto a olio su tavola di legno di 154 x 99,5 cm.
I colori sono preziosi e opulenti. L’oro abbonda infatti nelle decorazioni ed è associato ai colori accesi dal significato passionale come il rosso. Il chiaroscuro poi è attenuato e i corpi perdono volume e acquistano una impalpabile consistenza.
Il formato dell’inquadratura ricorda quella di un tarocco, le carte utilizzate per predire il futuro.
Articolo correlato
Orfeo che canta di Libero Andreotti
© 2017-2024 ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci
Bibliografia
- Stefano Fugazza, Simbolismo, Arnoldo Mondadori arte, 1991, ISBN 88-242-0042-7.
- Geneviève Lacambre, Moreau, Giunti, Collana Art e Dossier, 1996, ISBN 88-09-76213-4.
- Geneviève Lacambre, Luisa Capodieci, Dominique Lobstein, Il simbolismo da Moreau a Gauguin a Klimt (Catalogo della mostra Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 18 febbraio – 20 maggio 2007), Ferrara, Ferrara Arte, 2007, ISBN 88-89793-06-6.
La scheda è quasi completa. Ancora qualche giorno di pazienza, grazie per la tua visita!
La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 14 marzo 2021.
Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Gustave Moreau intitolate:
- Cleopatra
- L’Apparizione
- Orfeo
Leggi La vita e tutte le opere di Gustave Moreau
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Gustave Moreau, Orfeo (Orphée), sul sito del Musée d’Orsay di Parigi.
Grazie per aver consultato ADO
Le immagini pubblicate su ADO sono state prodotte in proprio e quindi sono di proprietà dell’autore.