La finestra aperta a Collioure di Henri Matisse

L’esperienza estiva a Collioure nel sud della Francia permise a Henri Matisse di sperimentale un nuovo linguaggio e realizzare dipinti dai colori Fauves.

Henri Matisse, La finestra aperta a Collioure, 1905, olio su tela, 55,3 x 46. Washington, National Gallery of Art

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Indice

Descrizione de La finestra aperta sul porto di Collioure

Sul davanzale di una finestra spalancata sul porto sono appoggiati alcuni vasi di fiori. Gli infissi si aprono verso l’interno e lasciano filtrare l’atmosfera del mare. Il paesaggio marino è quello della località di Collioure dove Henri Matisse e André Derain, nell’estate del 1905, si trovarono per sperimentare un nuovo modo di dipingere. La facciata esterna della casa è ricoperta da un rampicante che invade anche una parte del balconcino. In basso, sull’acqua, sono ancorate alcune piccole imbarcazioni, con le vele ripiegate, che beccheggiano tra le onde. Verso l’orizzonte si sviluppa il mare e, poi, il cielo. A Collioure furono dipinti i due noti ritratti di Henri Matisse e André Derain realizzati dagli stessi artisti.

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L’artista e la società. La storia dell’opera

L’esperienza che fu etichettata, in senso negativo, dal critico francese Louis Vauxcelles, come Fauves (belve) si consumò nell’estate del 1905 a Collioure, in Francia. Henri Matisse e André Derain si riunirono sul mare per portare avanti una ricerca artistica finalizzata a rompere con la tradizione accademica e pittorica. Allora, Matisse aveva 36 anni e Derain 25. In autunno, poi, i due artisti esposero il risultato del loro lavoro presso il Salon d’Automne di Parigi dove suscitarono orrore e scandalo. Vauxcelles si fece portavoce di questo disappunto e criticò l’uso di colori accesi e antinaturalistici la deformazione delle figure e l’assenza di una corretta prospettiva dello spazio. L’esperienza Fauves lasciò, presto, il posto ad altre sperimentazioni ma provocò una ulteriore rottura delle convenzioni figurative.

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Lo stile de La finestra aperta a Collioure

Le caratteristiche del dipinto che sconcertarono i visitatori del Salon d’Automne del 1905 furono la deformazione delle forme e l’uso antinaturalistico dei colori. La finestra aperta a Collioure di Henry Matisse è un’immagine volutamente deformata nelle figure a partire dalla forma delle imposte. Inoltre, la prospettiva geometrica agisce malamente sulla fuga delle finestre, i colori sono accesi, privi di chiaroscuro e le pennellate veloci e poco accurate.

Il colore e l’illuminazione

I colori sono utilizzati in modo antinaturalistico, arbitrario e con un intento, pare, ludico. Nonostante ciò, il verde scuro utilizzato da Matisse, per indicare l’ombra della stanza, crea un utile contrasto per evidenziare la luce esterna. Anche il rosa scuro, a destra permette di rappresentare i riflessi esterni che si proiettano, comunque, nella parete interna e scura. A partire dalle imposte in arancione chiaro, passando attraverso i verdi brillanti del rampicante e i colori saturi dei vasi si arriva, infine, al paesaggio marino con barche e cielo dipinti di colori chiari e vivi.

Questa progressione luminosa permette anche di creare la profondità. Agisce in modo efficace in alto, creando un controluce oltre il quale brilla il rampicante che filtra la luce esterna. I contrasti, quindi, rappresentano la sintassi del linguaggio cromatico di Matisse, rappresentata dal dialogo fra complementari, il verde e il rosso, l’arancio e il blu. I colori rimangono una scelta antinaturalistica sebbene i loro rapporti contribuiscono alla lettura reale della profondità.

Lo spazio

Gli spazi, interno della stanza, ed esterno del porto, vengono costruiti dalla successione di piani a partire dalla soglia, in basso, procedendo con le imposte ai lati della finestra. La prospettiva geometrica è deformata, comunque, contribuisce alla descrizione dello spazio occupato dalle imposte spalancate. Infine, la progressiva riduzione della dimensione delle figure indica la profondità dello spazio esterno, dalle barche ancorate nel porto alla linea di orizzonte che divide mare e cielo.

La composizione e l’inquadratura

L’inquadratura del dipinto La finestra aperta a Collioure di Henri Matisse crea un particolare gioco di cornici in successione che si ripete nell’apertura della finestra e nel rettangolo del balconcino. L’effetto è quello di un quadro dipinto nel quadro. Il formato verticale, poi, permette di apprezzare il taglio compositivo e sottolinea l’andamento degli alberi delle piccole imbarcazioni. La struttura compositiva è, ulteriormente, sottolineata dalle verticali degli infissi e dalla direzione delle pennellate che creano le campiture verticali. Centralmente, infine, i diversi piani sono scanditi da linearità orizzontali che guidano lo sguardo in profondità fino all’orizzonte.

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Bibliografia

  • Giuliano Serafini, Matisse e il Mediterraneo, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2012, EAN: 9788809764774

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 1 marzo 2020.

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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Henri Matisse, La finestra aperta a Collioure, sul sito della National Gallery of Art di Washington.

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